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Le “mille piazze” del Pd per parlare al Paese reale, di Jolanda Bufalini

La montagna andrà a Maometto venerdì 11 e sabato 12, ovvero dirigenti, parlamentari, amministratori del Pd saranno tutti mobilitati nelle “Mille piazze” del prossimo fine settimana.
«Invece di portare le persone in un unico posto – spiega Nico Stumpo, responsabile organizzazione del Pd – andremo noi nei luoghi vivi del paese per criticare il governo e anche per fare le nostre proposte per uscire dalla crisi».
Imprese, lavoro, sanità, famiglie, giustizia, scuola i temi scelti, che regione per regione, circolo per circolo, gli organismi locali declineranno, secondo ciò che sul territorio è sentito con maggiore urgenza. Venerdì i banchetti Pd si troveranno nei pressi di luoghi di lavoro e di studio (venerdì c’è anche la manifestazione sindacale di tutti i comparti della conoscenza), sabato nelle piazze, nei mercati, davanti ai centri commerciali. Un’unica iniziativa centrale, di lancio delle altre, è prevista giovedì 10 con Bersani a Roma. Il segretario andrà – spiega il segretario regionale Alessandro Mazzoli – prima all’Ispra, il centro di ricerca per la tutela ambientale dove un taglio drastico mette a rischio l’occupazione. Poi a Testaccio, al teatro Vittoria. Per promuovere “Mille piazze” c’è uno spot radiofonico che andrà su decine di emittenti: la sigla del Tg Uno, il titolo sul processo breve e poi lo slogan, «Sempre problemi suoi ma quando parliamo dei problemi nostri…». Youdem ha mandato i suoi inviati nelle realtà in crisi, da famiglie che non arrivano alla fine del mese.

Nei luoghi di lavoro Intanto, scontando qualche ritardo per il lungo ponte dell’Immacolata, sono al lavoro le realtà territoriali. Racconta Giorgio Sagrini, segretario dell’Emilia Romagna, che a «tutti gli elettori delle primarie – i cui nomi sono stati caricati su un data base – è stato inviato un fascicolo con le proposte del Pd contro la crisi». In Emilia Romagna venerdì e sabato l’obiettivo è avere almeno un’iniziativa in ogni comune grande o piccolo della Regione. Ma il lavoro dei 650 circoli non si fermerà al 12. «Con il tesseramento 2010 – spiega Sagrini – vogliamo ricreare la presenza del partito nei luoghi di lavoro, il 19 e 20 dicembre apriremo molti nuovi circoli al Petrolchimico di Ferrara, al porto e all’Enichem di Ravenna, nell’Ateneo di Forlì, per fare alcuni esempi. E ci saranno di Bersani, Bindi, Franceschini».

Dal Centro-nord alla punta dello stivale. In Calabria, racconta il segretario Carlo Guccione, sono già 221 i banchetti organizzati nei quartieri, nelle ville comunali, nei mercati. Si parlerà molto di Mezzogiorno, «deve essere un motore per uscire dalla crisi» e di sanità perché «La Calabria rischia il commissariamento per il debito prodotto all’80% dalla giunta di centrodestra».

Sanità e crisi economica saranno al centro anche delle iniziative nel Lazio che protesta per il blocco di 4 miliardi da parte del governo. Blocco che mette in ginocchio le imprese fornitrici che Regione e Enti locali non riescono a pagare. Lunedì 14 su questi temi verterà l’assemblea regionale del Pd. Tre regioni in cui si voterà a marzo. In Calabria, sulla base di una legge regionale, si terrano le primarie di coalizione il 10 gennaio. Il 19 dicembre scade il termine per le candidature (sin qui Agazio Loiero, Doris Lo Moro, Giuseppe Bova). «Puntiamo – dice Carlo Guccione – a una nuova alleanza per il Mezzogiorno che parli anche all’Mpa e all’Udc».
L’Unità 08.12.09