partito democratico, politica italiana

Un’agenda sociale per il 2010

Bersani indica al centrodestra le riforme da fare subito: provvedimenti per l’occupazione e per il sistema pensionistico dei più giovani. Penati: “Non si intasi il parlamento con leggi ad personam”. Il confronto sulle riforme è nelle mani della maggioranza, tutto dipenderà dagli “atti” che la maggioranza compirà a gennaio. Di sicuro il PD vuole partire dalle riforme sociali, Bersani non ha “pregiudizi”, ma sottolinea: innanzitutto servono provvedimenti per l’occupazione e per il sistema pensionistico dei piu’ giovani. “Facciamo qualcosa per animare l’economia. Nel centrodestra l’ideologia che si diffonde è ‘il temporale passa’. Ma per chi è sotto l’acqua non risulta che il temporale passi”. E’ stato uno dei passaggi cruciali dell’intervista a SkyTg24 dove ha ribadito lacontrarietà alle leggi ad personam: “Noi siamo tutti convinti che non possiamo in nessun modo appoggiare leggi che risolvono i problemi di una persona sola. Ci appelliamo a Berlusconi, che si è paragonato a De Gasperi: ecco, prenda a cuore la prospettiva di questo Paese, si renda conto, che, vista la nostra disponibilità davanti a una prospettiva di riforma, una riflessione sua su come fin qui si sono affrontati i problemi del presidente del Consiglio, forse dovrebbe farla”. Per il segretario del PD “questo è il punto sul quale si aprirà il nuovo anno. Il pregiudizio ad un percorso di accordo sulle riforme non verrebbe da noi, può solo venire da loro, dipenderà dagli atti che faranno a gennaio”.
Perché per il momento «volano parole grosse», come «amore», «odio», mentre sarebbe meglio «accontentarci di parole più sobrie: responsabilità, correttezza, serietà, attenzione alle questioni vere che sta vivendo la gente». Le grandi questioni sociali devono restare al primo punto dell’ordine del giorno, perché molte cose «di cui stiamo parlando, pur importanti, ho l’impressione che passino sulla testa della gente». Per questo si augura che il 2010 sia l’anno delle grandi riforme per le future generazioni, «una nuova contrattazione unificata per l’ingresso nel mondo del lavoro, nuove condizioni pensionistiche» per i giovani.

Fare come Obama.
L’Italia, dice Bersani, “dovrebbe fare come Obama», che in piena crisi getta nuove basi per il futuro, anche se le scelte si mostrano impopolari, perché uno deve usare il consenso che ha per fare governo non usare il governo che ha per fare consenso. Noi abbiamo molta propaganda e poco cambiamento”.

Le leggi ad personam non intasino il Parlamento. “Il Paese ha bisogno delle riforme e per il PD sono importanti quelle istituzionali, così come quelle sociali – dichiara Filippo Penati, capo della segreteria politica di Pier Luigi Bersani – perché si possa andare avanti su questa strada è indispensabile che sotto la parola riforme non venga messo altro. Si discuta in Parlamento dei temi che interessano tutto il Paese e non lo si intasi con proposte che invece interessano sempre la solita perona. Alla ripresa – aggiunge Penati – vogliamo parlare delle proposte che abbiamo già avanzato, contenute nella bozza Violante, insieme ad una vera e propria agenda sociale per il 2010, a partire dall’occupazione, dalle condizioni di lavoro delle nuove generazioni e dalle prospettive del sistema previdenziale per i giovani che devono avere una pensione dignitosa.Ora tocca alla maggioranza far seguire i fatti alle parole. Dimostri di saper essere coraggiosa e costruttiva, privilegi gli interessi di tutti e il Pd in Parlamento non si sottrarrà a questa responsabilità”.

Ecco un promemoria per il governo allora: animare l’economia sbloccando gli investimenti, incentivare maggiori consumi, garantire più liquidità per le imprese, fare una vera manovra economica, perché quell’ideologia del centrodestra, secondo cui «il temporale passa» ci sta per far finire sotto il diluvio.

Ma.Lau.
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