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"Scuola, casa, crisi. Alle Camere se ne parla meno del lodo Alfano", di Andrea Carugati

Lo stesso tempo, 13 ore, dedicato dalla Camera al lodo Alfano e ai precari della scuola. Solo tre ore in più a un tema caldissimo come il potere d’acquisto delle famiglie. Sono numeri che emergono da uno studio del Comitato per la legislazione di Montecitorio, che fotografano l’attività della Camera. E il risultato è in linea con questi primi giorni di gennaio, in cui la ripresa dei lavori parlamentari è segnata in entrambe le Camere dalle leggi «ad libertatem» per Berlusconi, dette dai più leggi «ad personam», parola che però «indigna» il premier, come più o meno tutto quello suona come una critica o che gli ricorda le sue pendenze penali. Il Pd e il suo leader Bersani hanno buon gioco a ricordare che «in tutto il mondo l’agenda dei governi alla ripresa è segnata dai temi sociali e del lavoro, delle misure fiscali per le imprese e per le famiglie», ma queste semplici constatazioni vengono immediatamente contestate dal centrodestra al suono di: «Avete paura delle regionali, di Di Pietro, di De Magistris».

Mai numeri di questi primi 20 mesi di legislatura confortano la tesi del Pd, e mettono nero su bianco l’anomalia italiana: 13 ore per il lodo Alfano, 16 per l’emergenza del potere d’acquisto delle famiglie, certificata dall’Istat: un calo dell’1,6% se si raffrontano il periodo ottobre 2008-settembre 2009 con ottobre 2007-settembre 2008. Poco più di 19 ore sono state dedicate dalla Camera all’emergenza rifiuti, 10 alle imprese in crisi, tre quarti d’ora alla pena di morte, 15 alla criminalità organizzata, 14 scarse alla spesa sanitaria, solo 4 al disagio abitativo, 18 al terremoto d’Abruzzo. Spiccano, tra i temi che hanno visto più concentrati i deputati, le circa40 ore compressive dedicate ai vari ddl e decreti sicurezza, le 24 ore destinate al trasporto aereo e alla drammatica crisi Alitalia, le 29 per istruzione e università, 27 per il federalismo fiscale, 22 per le misure anti-crisi. Tredici ore per il decreto cosiddetto salva precari della scuola: per 13mila insegnanti lo stesso tempo dedicato al lodo Alfano. Si tratta di numeri aggiornati ametà dicembre 2009, che naturalmente non tengono conto delle sedute di questi giorni, con il processo breve al Senato e il legittimo impedimento che sta viaggiando a tempi record in commissione alla Camera e che andrà in aula il 25 gennaio. Altre preziose ore sottratte a temi ben più cari alle famiglie italiane in crisi, ore che vedranno le aule parlamentari impegnate a risolvere i problemi giudiziari del premier.

Altre ore del già piuttosto risicato tempo di lavoro del nostro parlamento, tre giorni scarsi a settimana di aula. Un parlamento, ricorda lo stesso Comitato per la legislazione, già travolto dai decreti legge, e quindi snaturato nella sua funzione di legislatore a vantaggio del governo. Basti pensare che in questa legislatura la conversione di 42 decreti legge incide già al 32,3% sul totale delle leggi approvate, il dato più alto nelle ultime quattro legislature. Durante il secondo governo Prodi, ad esempio, la percentuale di decreti si era fermata al 28,5%. Nella XIII legislatura (1996-2001), la percentuale era sotto il 20%. Una crescita «esponenziale», sottolinea il presidente del comitato Lino Duilio (Pd), che parla di una «metamorfosi della funzione normativa » e di una «messa in discussione della classica tripartizione tra i poteri dello Stato».

da www.unita.it