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Haiti, il PD vicino alla popolazione

I democratici diffondono un appello a sostegno dei terremotati. Nel frattempo il gruppo parlamentare PD da il via alla raccolta fondi fra deputati e senatori. “La tragedia che ha colpito il popolo di Haiti richiede un forte ed immediato intervento di tutta la comunità internazionale a sostegno dei milioni di persone che soffrono per le conseguenze di uno dei più devastanti terremoti della storia. Haiti è il più povero paese del Continente americano ed ora la situazione della popolazione, delle donne, dei bambini è disperata.

Il Partito Democratico vuole partecipare allo sforzo per l’emergenza e la ricostruzione di Haiti, a sostegno delle parti più vulnerabili della società. Il PD rivolge un appello ai cittadini italiani, ai propri militanti, alle proprie organizzazioni perché si compia uno sforzo straordinario in solidarietà alle vittime del terremoto di Haiti. Abbiamo deciso di sostenere alcuni primi programmi di aiuto, promossi e gestiti da Ucodep-Oxfam e da Agire, Organizzazioni non governative di provata esperienza e già presenti con progetti di sviluppo ad Haiti. Altri se ne aggiungeranno nei prossimi giorni. Chiediamo a tutti di contribuire agli aiuti alle vittime del terremoto di Haiti”.

È questo l’appello del PD a sostegno delle vittime del terremoto di Haiti. Oggi, a quattro giorni dal sisma che ha raso al suolo la capitale caraibica, si stimano oltre 100mila vittime e più di 3 milioni e mezzo di sfollati. Fra i morti Gigliola Martino, 70 anni, identificata come la prima vittima italiana. Decine ancora gli italiani residenti di cui al momento la Farnesina non ha notizie.

Ad Haiti si continua a scavare. I soccorritori, tanti ma mai abbastanza, stanno lottando contro il tempo e soprattutto contro quella maledetta statistica secondo cui il 79% delle vittime si salva nelle prime 72 ore, per estrarre dalle macerie persone ancora vive. Lo scenario di quelle che una volta erano le strade cittadine riporta agli occhi di chi l’ha visto le scene del film “2012” con la differenza che questa volta non c’è il lieto fine. C’è chi improvvisa un piccolo funerale tra le macerie e c’è chi chiede acqua, disperatamente. Soccorrere sta diventando drammaticamente difficile, sia per il crollo degli ospedali, eccetto uno ormai al collasso, sia perché le strade sono bloccate da accumuli di cadaveri. È l’apocalisse, altro che 2012.

Piero Fassino questa mattina ha espresso la sua solidarietà a Emmanuel Charles, ministro Consigliere di Haiti in Italia. Il Partito democratico sta prendendo contatto in queste ore con le ONG presenti sull’isola per promuovere, con il concorso anche dei gruppi parlamentari di Camera, Senato e Strasburgo, una raccolta di fondi a sostegno dell’azione di emergenza umanitaria.

I presidenti dei gruppi parlamentari del Pd, Anna Finocchiaro, Dario Franceschini e David Sassoli hanno questa mattina deciso di avviare una sottoscrizione tra i parlamentari italiani ed europei del Partito democratico per sostenere ed aiutare con un contributo economico le popolazioni dello stato di Haiti colpite in queste ore dalla catastrofe sismica.

L’europarlamentare del Pd, coordinatore per il gruppo dei Socialisti e Democratici nella sottocommissione Sicurezza e Difesa, Roberto Gualtieri dichiara: “L’immane tragedia che ha colpito le popolazioni di Haiti ha gettato nella disperazione centinaia di migliaia di famiglie a cui va dato immediato aiuto e sostegno. Bene l’azione tempestiva della Commissione europea che ha gia’ stanziato un pacchetto iniziale di 3 milioni di euro per gli aiuti umanitari immediati”.. ”Ma non basta e’ necessario avviare subito la procedura per attivare la riserva per gli aiuti di emergenza in modo da ottenerne altri ancora. Il Consiglio e la commissione vengano in Parlamento a riferire sul funzionamento del Community Protection Mechanism e del suo monitoring information center e sull’attivazione delle procedure per l’assistenza consolare per i cittadini Ue presenti ad Haiti per evitare quanto accaduto durante lo Tsunami e durante gli attentati a Mumbai”

Nicola Latorre, vicepresidente dei senatori Pd ha dichiarato: “Non c’è dubbio che questo è il momento del dolore e della solidarietà verso le popolazioni colpite dal sisma ma mi auguro che presto arrivi anche il momento della riflessione. Una tragedia drammatica come questa in un paese sviluppato avrebbe avuto effetti meno devastanti. C’è una parte del mondo che vive in condizioni tragiche e noi, insieme a tutti gli altri paesi del mondo che vivono uno stato di benessere, dobbiamo interrogarci su cosa si può fare per superare distanze e differenze che non sono più tollerabili”.

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