partito democratico, politica italiana

"Non ci rassegniamo all'esproprio del Parlamento", di Dario Franceschini

“Il Pd non si rassegna all’esproprio del Parlamento da parte del governo, con il suo continuo ricorso a maxi-emendamenti corredati da richieste di fiducia. Questa legislatura e’ caratterizzata dal combinato disposto di maxi-emendamento piu’ fiducia’, a cui il governo ricorre in continuazione, e questo ha tolto spazio all’iniziativa legislativa.

L’aula non e’ piu’ luogo di confronto legislativo, ma neanche di confronto politico. Ed ecco che l’Aula appare distratta. Ma noi non ci rassegniamo a questo esproprio. Su 119 provvedimenti finora approvati a Montecitorio, solo 5 sono di iniziativa parlamentare, e alcuni di questi sono ‘atti dovuti’ come il ddl che istituisce la Commissione Antimafia.

Dobbiamo pretendere le quote dell’opposizione, vale a dire che vengano riservati degli spazi per il voto sulle iniziative delle opposizioni. E queste quote non devono comprendere solo mozioni, ma anche disegni di legge. Per esempio a fine febbraio il Pd ha chiesto e ottenuto che venga votato il suo ddl sugli ammortizzatori sociali’.
Questi provvedimenti magari non verranno approvati ma almeno costringeremo maggioranza e governo a misurarsi su questioni concrete, e in questo modo li metteremo in difficolta”.
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