politica italiana

"Milleproroghe, tabacchi più cari e stretta sul pubblico impiego", di Roberto Petrini

Settecento emendamenti: da Padre Pio a Sanremo Possibile la fiducia in aula al Senato. Il personale della Pa subirà nuovi tagli fino al 10% Sì alla rivalutazione degli immobili per le imprese, salvate le zone franche urbane . Battaglia pre elettorale sul terreno del «milleproroghe». Da Padre Pio (un milione per Petralcina) al mercato dei fiori di Sanremo, fino alla sanatoria preventiva (originata da un emendamento leghista) sulle migliaia di affissioni abusive dei manifesti politici che sarà valida ben oltre il termine delle consultazioni regionali di marzo: fino al 31 maggio. E poi: più tasse per 10 milioni per quest´anno sui tabacchi (anche se formalmente il motivo è nobile: a favore dei trapianti di rene). Senza contare i tagli drastici alla pubblica amministrazione: si prevede una riduzione del 10 per cento del personale entro il 2012 e solo l´opposizione del Pd ha portato alla deroga per giustizia e forze dell´ordine. Sventata, nei giorni scorsi, anche la beffa di un nuovo condono edilizio per la minaccia di ostruzionismo delle opposizioni.
I «piani bassi» della Finanziaria 2010, rimasti fuori durante la sessione di bilancio, sono riemersi nel decreto «milleproroghe». In commissione Affari costituzionali del Senato, dove il decreto che scade il 28 febbraio è in prima lettura, l´altra notte è successo di tutto: alla fine gli otto articoli originari sono stati sommersi da ben 68 modifiche. Il testo arriverà così oggi in aula, ma ad attenderlo ci sono già 700 emendamenti. Si porrà la fiducia? Il presidente dell´assemblea Schifani è sembrato escluderlo. Il problema tuttavia non è tanto la fiducia di per se, ma come è accaduto con la Finanziaria è il maximendamento: se il governo ponesse la fiducia su un nuovo testo si vanificherebbe infatti l´intero lavoro della commissione dove, oltre all´assalto alla diligenza, ci sono state anche modifiche migliorative supportate dall´opposizione. E´ per questo motivo che in molti ritengono che la fiducia potrebbe essere posta direttamente sul testo concordato in commissione.
Tra le varie norme c´è ad esempio un ordine del giorno bipartisan che rinvia al gennaio del 2012 la stretta del governo sui contributi all´editoria cooperativa, no profit e di partito che sta destando preoccupazione e per oggi è prevista una mobilitazione della Fnsi per vigilare sulla conferma da parte dell´aula. Così come è stato allontanata di un anno, fino al 31 dicembre del 2010, l´introduzione di un contributo per chi sostiene cause di lavoro in Cassazione. Confermata anche la norma del governo Prodi che prevede le agevolazioni per le zone franche urbane per 23 città italiane in un primo momento cancellate. Tra le «milleproroghe», inoltre, anche la proroga degli sfratti a fine 2010.
Ciò non toglie che il decretone abbia subito un vero e proprio assalto: nuovi «clienti» si profilano per le risorse previste dalla riapertura dello scudo fiscale (sul quale entro il 15 giugno il ministro dell´Economia dovrà riferire in Parlamento). Tra coloro che avranno diritto a quelle risorse un emendamento della maggioranza introduce anche Roma capitale, Coni, olimpiadi per disabili e minoranze etniche. Proroghe anche per le agevolazioni per la piccola proprietà contadina mentre arrivano sconti per il gasolio dei taxi, dei taxi boat e della ambulanze.
Intanto ieri il Senato ha dato il via libera decreto protezione civile. I sì sono stati 140 e i no 116. Tra gli 11 astenuti il presidente della Commissione Finanze Baldassarri (Pdl) che contesta la creazione della Servizi Protezione Civile spa.
La Repubblica 10.02.10