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Mafia/ PDL diviso su divieto propaganda sorvegliati. Proposta di legge del PD

Il divieto di avvalersi del sostegno elettorale di persone sottoposte a sorveglianza speciale divide il Pdl anche al momento del voto finale sul provvedimento in Aula alla Camera approvato con 354 voti a favore, 7 contrari (tutti del Pdl), 35 astenuti (34 del Pdl, uno della Lega). In 70 non partecipano al voto. Fonti parlamentari del Pdl rivelano che, una volta giunto al Senato, il provvedimento andrà su un binario morto. Ad astenersi sono stati il leghista Alberto Torazzi, e i deputati del Pdl Ignazio Abbrignani, Deborah Bergamini, Mariella Bocciardo, Anna Grazia Calabria, Carla Castellani, Giuseppina Castiello, Giuliano Cazzola, Giovanni Dell’Elce, Giuseppe Fallica, Nicola Formichella, Francesco Fucci, Fabio Garagnani, Sestino Giacomoni, Gabriella Giammanco, Rocco Girlanda, Mario Landolfi, Giulio Marini, Riccardo Mazzoni, Giustina Mistrello, Chiara Moroni, Giovanni Mottola, Osvaldo Napoli, Massimo Nicolucci, Carlo Nola, Massimo Parisi, Gaetano Pecorella, Mario Pepe, Paolo Russo, Elvira Savino, Giorgio Stracquadanio, Giacomo Terranova, Piero Testoni, Cosimo Ventucci, Raffaello Vignali.
Hanno votato no – sempre del Pdl – Lucio Barani, Luca Barbareschi, Sabrina De Camillis, Giancarlo Lehner, Gianni Mancuso, Sergio Pizzolante, Daniele Toto.
“E’ una trappola contro Berlusconi”, grida un esponente azzurro della prima ora che esce “scandalizzato” dall’Aula. “La Bongiorno e Granata sono stati applauditi come degli eroi dal centrosinistra”, osserva Osvaldo Napoli. “Questo provvedimento rischia di essere una trappola, anche nei confronti di Berlusconi”, aggiunge Isabella Bertolini. “In questo modo le dichiarazioni di un sorvegliato speciale possono mettere in difficoltà un candidato, che può essere Bersani o magari Silvio Berlusconi…”, rincara la dose Francesco Paolo Sisto del Pdl.

Il provvedimento che prevede il divieto di propaganda elettorale per chi è sottoposto alla misura di sorvegliato speciale ha avuto il via libera della Camera. “Ma – rivelano fonti parlamentari del partito di via dell’Umiltà – già si è deciso che al Senato questa roba non passa, verrà subito bloccata”.
Il Pdl resta diviso. Il sì di Montecitorio è arrivato dopo la mediazione del Comitato dei nove in Commissione Giustizia. Il presidente della Commissione, Giulia Bongiorno, ha difeso il testo. Ma già dopo la votazione dell’Aula molti parlamentari della maggioranza (anche della Lega) hanno espresso “un dissenso totale” alla legge. Molti ex azzurri hanno manifestato perplessità proprio sulla norma che prevede di punire anche il candidato.

C’è chi teme, alla luce del caso Spatuzza, che sia un modo per mettere in futuro in difficoltà proprio il premier. Tutti d’accordo sulla giusta finalità del provvedimento ma “il fatto è – osserva la Bertolini – che si lascia totale discrezionalità ai giudici. Come si fa poi a lasciare tutto questo ‘potere’ ad un sorvegliato speciale? Basta che si svegli uno e dica che ha fatto campagna elettorale per un politico e quest’ultimo non può essere candidato… E se arriva un altro Spatuzza? Questa norma sembra essere stata scritta contro Berlusconi… Il disegno di legge ha un obiettivo sacrosanto, ma le leggi devono essere scritte bene”, conclude la Bertolini che ha contribuito alla modifica del testo in Commissione affari costituzionale. “Queste norma è contro la politica”, alza la voce un altro esponente azzurro.
“Non mi voglio rendere complice – aggiunge Lucio Barani – di questa deriva giustizialista della Camera. La Bongiorno ha ricevuto gli applausi anche dell’Italia dei valori…”. “Mi auguro – osserva ancora Francesco Paolo Sisto – che il testo venga modificato in Senato”. In realtà fonti parlamentari del Pdl rivelano che andrà su un binario morto.
Aprileonline.info

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Franceschini “Alla Camera forte spaccatura nel Pdl”
“Oggi nella maggioranza si è registrata una spaccatura molto forte”. Lo dice Dario Franceschini,capogruppo del Pd alla Camera, commentando l’approvazione in prima lettura della proposta di legge “proposta dal Pd e nella nostra quota di calendario” che vieta la propaganda elettorale per i sorvegliati speciali. “La maggioranza ha cercato di ostacolare il provvedimento – attacca Franceschini – ma grazie all’intervento della Bongiorno non c’è riuscita. Oggi è una giornata importante: si introduce trasparenza nella ricerca del consenso”.
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