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"Ribellarsi allo scandalo", di Roberto Saviano

I giudici dicono che la ´ndrangheta è entrata in Parlamento. E´ un´affermazione terribile: proviamo a fermarci un momento e cerchiamo di capire cosa vuol dire. Significa che il potere mafioso ha messo piede direttamente nel luogo più importante, delicato dello Stato: quello dove il popolo si fa sovrano, dove la democrazia si realizza. E´ questa la vera emergenza di cui dovremmo discutere. E´ come un terremoto, una valanga, solo che la colpa non è del fato: non è stata una calamità. Sapevamo tutto. La criminalità organizzata prima crea zone dove il diritto non entra, poi si espande, pervade l´economia, si appropria del Paese, e infine entra lei stessa nello Stato. Ci sono anni di inchieste, prove raccolte, fiumi di denaro che testimoniano l´immenso potere delle mafie d´Italia. Prima le cosche siciliane, poi le calabresi e campane hanno tolto al sud ogni possibilità di sviluppo e avvelenano l´intera economia.
Ma la vera emergenza non è questa. L´emergenza è che tutto questo passi come l´ennesimo scandalo silenzioso, al quale siamo rassegnati. L´emergenza è che tutto ciò non faccia sentire nel cuore, nello stomaco, nella mente di ogni italiano (qualsiasi sia il suo credo e la sua posizione politica) un´indignazione che lo porti a ribellarsi, a dire: “Ora basta”.
La Repubblica 25.02.10