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L'appello de l'Unità: "Salviamo Melevisione"

La RAI ha deciso che dall’ottobre 2010 la Melevisione, e con lei l’intera Fascia Bambini di Rai Tre, non andrà più in onda. I genitori, gli insegnanti, gli abbonati alla TV del “servizio pubblico” hanno reagito chiedendo, con diecimila firme su Facebook e una valanga di mail, che la Melevisione viva ancora. La RAI ha risposto con un comunicato che promette vaghe “offerte più mirate” ed evita di rispondere a ciò che gli italiani le chiedono: cosa farà del Fantabosco.
La Melevisione è un piccolo frutteto che ha resistito per undici anni in mezzo all’espandersi delle colture intensive e transgeniche della TV, produttrici di programmi tutti forti e tutti uguali. Eppure oggi molti paesi cominciano a preoccuparsi per i loro bambini obesi, a vietare per legge merendine chimiche studiate per educare il palato a sapori più forti del reale, che fanno sentire insipide le mele. Ma questa preoccupazione non tocca i genitori “decisori” d’Italia. O non per i figli loro: i figli di chi potrà, nei canali a pagamento, troveranno cibi più sani per la mente, se li desiderano. Ai figli di tutti gli altri, invece che ingrandirlo e porlo più in vista, toglieranno anche quel cestino di Mele posato in un angolo, a cui tuttavia qualcuno attingeva. Non hanno ancora capito, e rischiano di capire a loro e nostre spese, che i bambini non sono figli nostri o altrui, ma del paese.
Chiediamo che la Melevisione continui a vivere, a produrre nuove serie, a restare visibile a tutti i bambini d’Italia che vogliono vederla. Chiediamo che rimanga su Rai Tre almeno finché il digitale terrestre non avrà completato una reale ed efficace copertura nazionale.

APPELLO MELEVISIONE
Hanno aderito:
Concita De Gregorio
Lidia Ravera
Loretta Napoleoni
Silvia Ballestra
Moni Ovadia
Carlo Lucarelli
Giancarlo De Cataldo
Tiziana Pomes
Roberto Alajmo e il figlio Arturo
Igiaba Scego
Beppe Sebaste

L’Unità 26.02.10

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