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«Partita la manifestazione del centrosinistra. Piazza gremita. Premier: "Sono grotteschi"»

Il centrosinistra torna in piazza per manifestare in difesa delle regole, in protesta contro il dl salva-liste del governo ma anche per avanzare proposte sul lavoro e sull’ambiente in vista delle regionali.
Sotto lo slogan “Democrazia, legalità, lavoro. Sì alle regole e ai diritti. No ai trucchi. Per vincere”, dalle 14, a piazza del Popolo, ci sono Pd, Verdi, Sel, Federazione della Sinistra, Socialisti, Idv e associazioni, tra le quali il Popolo viola. In una piazza gremita, dal palco si alternano i segretari dei 7 partiti.
Ha preso la parola Emma Bonino, candidata alla presidenza della regione Lazio: “Serve un nuovo inizio. Rappresento chi vuole legalità, pulizia e rispetto delle regole”. Di Pietro ha parlato di “unità contro Berlusconi”: “Prima il paese si libererà di lui, prima sarà possibile tornare a governare nell’interesse di tutti”. Il commento del premier questa mattina: “Quello di oggi a Roma è davvero un aggregato stravagante e contraddittorio”. Tra i tanti striscioni in piazza anche qualcuno contro il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano: “Pertini non avrebbe mai firmato”.

19:09 Bonelli lancia fiori
“Da questa piazza parte una rivoluzione gentile rispetto a un governo che ha legalizzato l’illegalità, una rivoluzione dei cittadini che ogni giorno rispettano le regole e le leggi” ha detto il leader dei Verdi, Angelo Bonelli. E ha poi lanciato simbolicamente un bouquet di fiori dalla piazza.

18:18 La Russa: “Protesta incentrata su odio”
Per La Russa, “La manifestazione di oggi ha un’anomalia: vede insieme persone che hanno in comune solo l’antiberlusconismo ed è incentrata solo sull’odio. Perché quando tu metti insieme Ferrero, Di Pietro, il Pd, il Popolo viola – il popolo portaiella, non so, il viola è una cosa del genere – il popolo di non so che cos’altro, Grillo e persino Carlomagno – adesso è diventato un personaggio che non è l’imperatore – ci siamo tutti insomma. E li metti insieme a protestare su che cosa?”.

18:15 Gasparri: “A piazza del Popolo fallimento totale”
“Astio tanto, gente poca. Insulti a tutti, Napolitano compreso, proposte zero. La manifestazione della sinistra è stata caratterizzata da un totale fallimento partecipativo”. Lo ha dichiarato Maurizio Gasparri, capogruppo Pdl al Senato.

18:07 Bonaiuti: “Appello contro regime è stato un flop clamoroso”
“La chiamata democratica alle armi contro il regime è stata un flop clamoroso: per forza, il regime non c`è e gli italiani non si lasciano ingannare”. Con queste parole il portavoce del premier, Paolo Bonaiuti, ha commentato la manifestazione di oggi. “Altro che duecentomila! In piazza del Popolo c`erano appena un decimo dei manifestanti dichiarati a gran voce da Di Pietro e dai suoi amici!”, ha aggiunto.

17:57 Letta: “Berlusconi rispetti chi manifesta”
Il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi deve “essere più rispettoso nei confronti di chi partecipa” alle manifestazioni politiche “anche se non ha le sue stesse idee”: lo ha affermato il vice segretario del Pd, Enrico Letta, a margine del Forum di Confcommercio. Secondo Letta, le manifestazioni, compresa quella di oggi del centrosinistra, sono “il sale della democrazia e soprattutto noi saremo rispettosi nei confronti di chi scenderà in piazza sabato prossimo con delle idee diverse dalla nostra”.

17:52 Bocchino: “Temo che si sia manifestato per odio contro il premier”
“Le manifestazioni di piazza sono sempre sintomo di democrazia e quindi vanno sempre rispettate. E’ però incomprensibile il senso della manifestazione tenuta oggi dal centrosinistra. Non si è capito perché hanno manifestato e contro che cosa. Abbiamo il timore che l’unico motivo sia l’odio verso Berlusconi e il centrodestra imposto da Di Pietro”. Lo ha detto il vicecapogruppo del Pdl alla Camera Italo Bocchino.

17:35 La questura: “In piazza 25mila persone”
Secondo la questura di Roma, sarebbero circa 25mila i partecipanti alla manifestazione. Il dato stride con quello fornito dagli organizzatori, che hanno parlato di duecentomila persone.

17:30 Pd: “In piazza la prima festa dell’alternativa”
“Volevamo una prima festa dell’alternativa, mi pare che ci siamo riusciti”. Così Bersani ha espresso il proprio entusiasmo per l’esito della manifestazione. Il segretario del Pd è tornato a battere sul tasto del lavoro, che è “il tema numero uno per gli italiani” e ha invitato a non dividerlo dal tema della democrazia, perché “sono lo stesso argomento”. “Se saldiamo questi temi, vinciamo. Se invece li dividiamo, possiamo correre dei rischi”.

17:28 Bondi: “L’opposizione segue Di Pietro senza fiatare”
“La manifestazione di oggi ha messo in chiaro che ormai l’opposizione tutta segue senza fiatare la linea politica dettata da Di Pietro e non prova il minimo imbarazzo per le parole eversive, violente, sguaiate e pericolose di un uomo che non sarebbe accolto neppure come ospite in nessuna famiglia rispettabile”. Lo ha dichiarato il coordinatore del Pdl Sandro Bondi.

17:22 Bersani: “Berlusconi inzia ad accontentarsi”
“Si vede che Berlusconi comincia ad accontentarsi”. Così Bersani ha risposto ai giornalisti che gli chiedevano un commento sulle dichiarazioni di Silvio Berlusconi che considererebbe una vittoria alle prossime elezioni conquistare anche solo una regione in più.

17:19 Epifani: “Piazza consapevole della gravità della situazione sociale”
“Quello che lega questa piazza è la consapevolezza della gravità della situazione sociale”. Lo ha detto il segretario della Cgil, Guglielmo Epifani, alla manifestazione del centrosinistra. “Stiamo vivendo un passaggio delicato della vita democratica del paese. C’è un problema – ha detto Epifani – di regole nelle istituzioni mentre una democrazia si sostanzia proprio nelle regole”.

17:02 Bersani: “Liste o non liste, noi vinceremo”
“Non è una lista in più che ci preoccupa, noi vinciamo lista o non lista”. Lo ha detto, tra gli applausi, il segretario del Pd Pier Luigi Bersani. E, sempre su questo tema, ha sottolineato che Berlusconi (“che dovrebbe prendere la carriola e portare via un po’ di macerie che sono lì all’Aquila da un anno”) si è voluto fare le regole a uso e consumo: “Ha voluto farsi un vestito su misura, salvo poi scoprire che era sbagliato perché il sarto era ubriaco”. “E’ la legalità – ha concluso Bersani – che ci preoccupa, sono le regole ma accettino un consiglio: la prossima volta le liste se la facciano fare dalla Protezione Civile”

16:54 Bersani: “Andiamo a vincere, costruiremo l’Italia del futuro”
“Impediremo che Berlusconi ferisca nel profondo l’unità della nazione. Lo combatteremo, ma non avremo lui negli occhi. Avremo l’Italia del futuro, costruita su regole, lavoro, onestà”. “Andiamo a vincere – ha concluso il segretario del Pd – e grazie a tutti voi per la vostra forza”.

16:42 Bersani: “Berlusconi fa tutto tranne che il suo mestiere”
L’attacco al premier del segretario del Partito Democratico Pierluigi Bersani: “Il governo mostra a tutti di poter fare quello che vuole. I canali di informazione sono invasi e condizionati fino all’imposizione del silenzio, e l’agenda di governo è sostanzialmente in mano a uno solo, che la occupa con leggi per sé e per i suoi”. Berlusconi? “Un capo del governo che fa tutto tranne che il suo mestiere. Ora è anche caporedattore del tg, come abbiamo visto in questi ultimi giorni”.

16:39 Gli organizzatori: “Siamo duecentomila”
“A Roma siamo in duecentomila”. E’ quanto hanno riferito ai giornalisti gli organizzatori della manifestazione in piazza del Popolo.

16:12 Di Pietro: “Da oggi unico argomento di Idv sarà liberare il paese”
Sul palco Antonio di Pietro. “Oggi siamo qui per contrastare la deriva fascista di questo paese. Solo su questo dobbiamo impegnarci tutti insieme da oggi in poi. Noi di Italia dei Valori non affonteremo altri argomenti che liberare il paese dal piduista Berlusconi”. “Siamo pronti a fare la nostra parte al fianco degli altri partiti della coalizione”, ha aggiunto Di Pietro. “Se abbiamo delle mele marce, mettiamole fuori noi: così dobbiamo fare per le regionali, e così faremo per le prossime elezioni”. Dal leader di Italia dei Valori nessun attacco al capo dello Stato.

16:08 Casini: “Da centrosinistra errore gravissimo”
Il leader dell’Udc Pier Ferdinando Casini considera “un errore politico gravissimo” la manifestazione di oggi contro il governo. “Una piazza che recupera l’Ulivo – ha detto dopo aver concluso il suo intervento al forum di Confcommercio – e in cui si esibiscono cartelli e oltraggi al capo dello Stato è un errore politico e un aiuto insperato a Berlusconi in un momento in cui deve dare delle risposte sulle cose che non ha fatto”.

16:00 Ferrero: “Insieme per battere Berlusconi”
“Alle prossime elezioni insieme per battere Berlusconi”, così Paolo Ferrero, portavoce nazionale della Federazione della Sinistra, dal palco di piazza del Popolo. “Dobbiamo difendere il paese dalla dittatura berlusconiana, e dobbiamo farlo insieme”. Ferrero ha proposto un referendum su nucleare, privatizzazione dell’acqua e poliche del lavoro.

15:49 Castagnetti: “Piazza di allegria ma anche di preoccupazione”
”C’e’ allegria e senz’altro gioia di ritrovarsi insieme ma c’è anche molta indignazione. E’ una piazza seria, che sa che il momento che stiamo vivendo è drammatico per il paese”. Lo ha detto Pierluigi Castagnetti (Pd), a margine della manifestazione del centrosinistra a Piazza del Popolo.

15:44 Ovazione per Vendola
La piazza applaude Vendola: per il governatore della Puglia una vera e propria ovazione
15:37 Vendola: “Il centrosinistra ha ritrovato il suo popolo”
L’Italia non è una repubblica televisiva fondata sullìimpunità: così Nichi Vendola dal palco di piazza del Popolo. “Il racconto berlusconiano non funziona più. Dobbiamo rendere credibile la prospettiva dell’alternativa. Oggi in questa piazza il centrosinistra ritrova il proprio popolo, che per lungo tempo aveva smarrito. La politica deve dare speranza a chi non ne ha più: abbiamo il compito di risollevare in piedi l’Italia stanca e sofferente”.

15:27 Franceschini: “Dalla piazza grande vitalità”
“E’ un grande segno di vitalità”. Dario Franceschini giudica così la manifestazione di piazza del Popolo. “Il decreto salva-lista è l’ultimo tassello di un lungo elenco di provvedimenti che violano le leggi, così il messaggio che passa è quello che se si è più furbi si fa strada, messaggio del governo che va contrastato”, ha detto il capogruppo del Pd alla Camera. “Berlusconi sta trasformando queste elezioni nell’ennesimo referendum pro o contro di lui per cancellare il fallimento del governo, ma dappertutto i cittadini dicono che vorrebbero confrontarsi sui temi reali che interessano il paese”.

15:22 Vendola: “Oggi è un giorno importante per la politica”
“Altro che ‘ammucchiata’, come dice il presidente del Consiglio: oggi è un inizio importante della politica che ritrova la piazza e della piazza che ritrova la politica”. Così il governatore della Puglia, Nichi Vendola. “Sei sigle di partito non sono ancora sufficienti, bisogna espandersi e coinvolgere tutta la società civile”.

15:18 Verdi: “Questa piazza non è un’ammucchiata”
“Berlusconi ha definito questa piazza una ‘ammucchiata’, ma non è il lettone di Putin, è una piazza che dà una grande prova di democrazia”. Lo ha detto il leader dei Verdi, Angelo Bonelli, parlando dal palco della manifestazione.

15:13 Carlomagno a piazza del Popolo
E’ arrivato anche Rocco Carlomagno alla manifestazione del centrosinistra. Diventato noto alle cronache per il battibecco con il premier Silvio Berlusconi e la “rissa” con il ministro La Russa, Carlomagno ha agiutato le acque anche a piazza del Popolo. Ha infatti discusso a lungo con la sicurezza perché avrebbe voluto essere ammesso nell’area sottostante il palco dove si trovano organizzatori, politici e giornalisti accreditati.

15:08 Di Pietro: “Uniti contro Berlusconi”
“Siamo qui in piazza per ricordare ai cittadini che la resistenza si costruisce insieme, anche tra coloro che la pensano diversamente”. Lo ha detto il leader dell’Idv, Antonio Di Pietro. “In questa piazza più partiti si sono rimessi insieme, e questo significa che nei momenti di grande difficoltà ci si mette insieme, come fecero i nostri padri: democristiani, comunisti, repubblicani e socialisti. Allo stesso modo oggi noi ci mettiamo insieme, perché prima liberiamo il Paese dal fascista e piduista Berlusconi e prima potremo tornare a governare nell’interesse di tutti”.

15:01 Bonino: “Siamo qui senza steccati”
“Noi siamo federatori e siamo qui senza steccati”, ha detto la Bonino. “Questo non può essere il momento dello sconforto, ma quello della riscossa democratica e civile”. ”Temo nei prossimi giorni ancora molte trappole”. Poi ha aggiunto, rivolegodosi ai manifestanti: “Cittadine e cittadini, mi piace oggi chiamarvi così perché in questo vocabolo è racchiusa e sintetizzata la speranza e l’impegno che ci deve muovere nei prossimi giorni nonostante tutto ciò che abbiamo visto non solo sul piano elettorale”.

14:56 Bonino: “Serve un nuovo inizio. Dobbiamo essere speranza”
“Serve un nuovo inizio a partire dalla concezione della politica. Spero di rappresentare anche chi in passato ha votato altro ma ora sente come noi il bisogno di legalità, pulizia, rispetto delle regole, decenza e decoro istituzionale”. Così Emma Bonino, candidata alla presidenza della Regione Lazio, ha scaldato piazza del Popolo. “Noi dobbiamo essere la speranza – ha affermato – la proposta e non solo la sterile protesta. Un mondo diverso è possibile, dipende da voi tutti ma occorre essere alternativi al vecchio e al regime da basso impero”.

14:47 Nencini: “Presidente della Repubblica non può essere partigiano”
“Il presidente della Repubblica non può essere un partigiano”. Per questo il segretario dei Socialisti Riccardo Nencini, primo a parlare sul palco, ha scelto di dedicare un lungo passaggio del proprio intervento proprio a siglare la pace con il Quirinale dopo alcune contestazioni arrivate in particolar modo dai dipietristi per la firma al decreto sulle regionali. La piazza, popolata soprattutto da dipietristi e democratici, ha raccolto e applaudito più volte.

14:42 Ricorsi elettorali: decisioni del Consiglio di Stato dopo le 18
Sono attese per dopo le 18 le decisioni del Consiglio di Stato sui ricorsi elettorali riguardanti l’esclusione della lista provinciale di Roma del Pdl, l’esclusione del listino “Roberto Fiore presidente” e quella riguardante il listino di Roberto Formigoni la cui esclusione è stata chiesta dalla Federazione della Sinistra. Per le 18 i giudici amministrativi di secondo grado hanno convocato le parti.

14:40 Iniziati gli interventi dei leader politici
Sul palco, dopo la musica, sono inziati gli interventi dei leader politici, con Riccardo Nencini dei Socialisti italiani. Parleranno poi Emma Bonino, Antonio Di Pietro, Paolo Ferrero, Nichi Vendola, Angelo Bonelli e Pier Luigi Bersani.

14:37 Striscioni: “Resistenza contro il telefascismo”
“Resistenza contro il telefascismo”: così uno degli striscioni esposto dai manifestanti, mentre su un pupazzo che riproduce il premier Silvio Berlusconi alla fine della piazza si legge “A Berlusconi interessa solo non essere processato”.

14:33 D’Alema: “Opposizione più forte, si vedrà con il voto”
“Oggi l’opposizione è più forte in Italia e si vedrà alle regionali”. Lo ha detto Massimo D’Alema, che ha aggiunto: “l’Unità delle forze dell’opposizione è molto importante quando si tratta di valori fondamentali come la democrazia e il lavoro, quindi è giusto essere uniti oggi”.

14:25 Bertinotti: “In piazza da militante”
“Essere in piazza è un dovere, anche per chi è oramai un militante della riserva. La militanza vale per tutta la vita”. Così l’ex presidente della Camera Fausto Bertonotti, anche lui in piazza con il centrosinistra. “Da sempre – ha detto Bertinotti – penso che la partecipazione sia decisiva, ma la politica deve saper trasformare questa energia”. “Berlusconi è in difficoltà – ha aggiunto – ma questo non vuol dire che il sistema da lui costruito sia prossimo al collasso ma oggi comincia a incrinarsi nel suo profondo”.

14:22 Sandwich con porchetta: “Fatevi un panino alla Milioni”
I giovani comunisti hanno allestito un banchetto dove vengono venduti panini con la porchetta, stand ribattezzato ”Fatevi un panino alla Milioni”. Tra i tanti striscioni molti appelli al lavoro che non c’è, alla giustizia e molti inneggianti: ”Italiani svegliatevi”. Gira anche qualche scritta che recita ”Sandro Pertini quanto mi manchi. Napolitano e Vittorio Emanuele III a volte ritornano”.

14:19 Al via la manifestazione
Mentre piazza del Popolo si riempie di persone, si sta aprendo ufficialmente la manifestazione. Sul palco sono saliti gli Etruria Criminal Band e molti esponenti politici stanno raggiungendo il retro palco. Tra loro, in attesa dei big, i Pd Nicola La Torre, Vincenzo Vita, Maurizio Migliavacca, Fabrizio Morri e Matteo Orfini; gli Idv Luigi De Magistris, Silvana Mura, Felice Belisario e Massimo Donati, il socialista Bobo Craxi, e ancora Gavino Angius, Marco Fumagalli, Armando Cossutta. Poco dopo le 14.30, la prima a salire sul palco sarà la candidata alle regionali nel Lazio Emma Bonino.

14:16 Bondi: “Manifestazione contro non si sa cosa”
”Noi non rispondiamo, il 20 marzo, alla manifestazione di oggi della sinistra. Facciamo una manifestazione nel corso della quale presentiamo i nostri candidati alle Regioni e i nostri programmi. La manifestazione di oggi, invece, e’ una manifestazione contro ma non si sa che cosa”. Così Sandro Bondi, coordinatore del Pdl

14:13 Popolo viola: “Non si gioca con i bari”
Sono in molti a indossare indumenti viola. Su alcune magliette la protagonista del celebre fumetto Mafalda che urla “Basta!”. Tra gli slogan più curiosi, quello che ha preso in prestito un famoso quadro di Caravaggio, “I bari”, sul quale è stata sovrapposta la faccia di Berlusconi con sotto lo slogan “Non si gioca con i bari”.

14:09 Slogan nei confronti di Napolitano: “Pertini non avrebbe firmato”
A piazza del Popolo sventolano le bandiere e gli striscioni dei partiti che hanno aderito alla manifestazione. Non mancano, però, gli slogan “scomodi” nei confronti di Giorgio Napolitano. Molti giovani indossano una maglietta con la scritta “Pertini non avrebbe mai firmato”. Su uno striscione si legge: “Nano e Napolitano datevi la mano”.

13:50 Polverini: “Se c’è Pdl Lazio meglio, ma io vado avanti lo stesso”
“Io vado avanti lo stesso come ho fatto in questi giorni. Se c’è il Pdl di Roma è meglio, altrimenti andremo avanti come sempre”. La candidata del centrodestra alla Regione Lazio, Renata Polverini, ha risposto così a chi le chiedeva un commento sulla decisione del Consiglio di Stato che si esprimerà oggi sulla lista del Pdl. “A prescindere da quello che verrà deciso, io sono candidata alla presidenza e le persone mi possono votare”, ha detto.

13:48 Schifani: “Spero non vi siano toni troppo accesi”
“Il diritto di protestare fa parte della democrazia e talvolta ne è anche il sale. Spero che non vi siano toni accesi con dichiarazioni o manifesti che tendano ad esasperare questa campagna elettorale che si sta svolgendo in un clima velenoso”. Lo ha detto il presidente del Senato, Renato Schifani. “Tutte le manifestazioni che si svolgono in un ambito corretto sono sacrosante – ha aggiunto – perché sono previste dalla Costituzione”.

13:04 Migliavacca: “A Berlusconi piacciono solo le sue piazze”
“La manifestazione di piazza del Popolo sarà una grande manifestazione di popolo, civile e serena. Una manifestazione per la democrazia, per il lavoro e la libertà di informazione. Vedo che Berlusconi, prima ancora che inizi, già ne parla male. Lui dice sempre che le manifestazioni di piazza sono il sale della democrazia, ma evidentemente gli piacciono solo le sue”. Lo dichiara Maurizio Migliavacca, coordinatore delle segreterie del Pd.

12:59 Bonino: “Manifestazione sia proposta e speranza”
“Mi auguro che quella di oggi sia una manifestazione di proposta e soprattutto di speranza”. Lo ha detto la candidata alla presidenza della Regione Lazio, Emma Bonino. “Dobbiamo dare noi l’esempio di una politica alta. Ghandi diceva ‘siete voi il cambiamento che volete vedere nel mondo’: mi auguro che sia non tanto e non solo una manifestazione contro un regime da basso impero, come ormai si vede in tutte le sue manifestazioni, ma una manifestazione per un grande Lazio responsabile”

12:46 La Russa: “La sinistra cerca scorciatoie”
“La sinistra non vuole proprio desistere, non vuole confrontarsi sui contenuti del governo del fare. Preferisce le scorciatoie giudiziarie, quella gossippara, quella delle intercettazioni senza rilievo penale o, peggio, quella delle Repubbliche Sovietiche, e cioè di cercare di correre da sola in alcune città”. Lo ha detto il ministro della Difesa Ignazio La Russa

12:41 Il centrosinistra a piazza del Popolo
Il centrosinistra torna in piazza per manifestare in difesa delle regole, in protesta contro il dl salva-liste del governo ma anche per avanzare proposte in vista delle regionali sul lavoro e sull’ambiente. Sotto lo slogan “Democrazia, legalità, lavoro. Sì alle regole e ai diritti. No ai trucchi. Per vincere”, dalle 14, a piazza del Popolo, il Pd chiama a raccolta Verdi, Sel, Federazione della Sinistra, Socialisti, Idv e associazioni, tra le quali il Popolo viola. Sul palco si alterneranno i segretari dei 7 partiti e prenderà la parola anche Emma Bonino

12:25 Vicariato di Roma non dà indicazioni
“Non è possibile equiparare qualunquisticamente tutti i progetti politici, perché non tutti incarnano i valori in cui crediamo. Né si possono concedere deleghe di rappresentanza politica a chi persegue altro progetto politico, che ci è estraneo e che non condividiamo”. Lo afferma una nota del Vicariatro di Roma che sarà pubblicata domani da “Roma7”.

12:21 Rotondi: “Non escludo Consiglio Stato ammetta Pdl a Roma”
“Il Consiglio di Stato ha una giurisprudenza consolidata a favore della possibilità dei cittadini di esprimersi. Quindi non escludo che possa ammettere la lista del Pdl a Roma. Non escludo sorprese”. A dirlo è Gianfranco Rotondi, ministro per l’Attuazione del programma.

12:09 Berlusconi: “Giudici hanno violato legge elettorale”
In attesa del responso del Consiglio di Stato per Roma, e dopo che “a Milano si è chiarito che era tutto legittimo e regolare”, per Berlusconi “una cosa è stata chiarita definitivamente, e cioè che i nostri delegati non hanno alcuna colpa mentre i magistrati degli uffici elettorali hanno violato la legge comportandosi in maniera punitiva verso nostri delegati”. Intervenuto telefonicamente al Tg4, il presidente del Consiglio auspica: “Spero sia chiaro a tutti e soprattutto a nostri elettori”.

12:05 Letta (Pd): “Manifestazioni costruttive”
“Sono ottimista sulle manifestazioni di stasera: secondo me saranno assolutamente costruttive e incentrate sui temi degli italiani”. Lo ha detto Enrico Letta, vicesegretario del Pd. Letta si è poi soffermato sui temi che saranno affrontati nel corso della protesta. “La legalità e le regole sono il primo – ha detto – poi c’è il lavoro, l’argomento che interessa di più e a tutti, e sarà il tema centrale di queste manifestazioni”.

12:04 Cicchitto: “Manifestazione Pdl per portare alla normalità la politica”
“Berlusconi fa un appello al popolo. La manifestazione di sabato è volta al tentativo di veder tornare alla normalità l’attività politica”. Lo sottolinea il presidente alla camera del Pdl, Fabrizio Cicchitto. “All’avvio di questa legislatura Berlusconi voleva avviare un confronto con l’opposizione. Poi, dopo il famoso discorso del 25 Aprile, si è scatenato un diluvio ed è nato quello che io ho chiamato il network dell’odio, fatto da gruppi finanziari ed editoriali, da Di Pietro, da parte del Pd e dai magistrati che fanno politica”.

11:57 Rotondi: “Manifestazioni della sinistra sono contro Napolitano”
“La campagna elettorale si fa in piazza, solo che loro non la fanno contro di noi, ma contro Napolitano e questa è una brutta cosa”. A dirlo è Gianfranco Rotondi, ministro per l’Attuazione del programma. Rispondendo a una domanda se sia giusto che anche i partiti di governo vadano in piazza, Rotondi ha risposto: “Perché, i partiti di governo non devono chiedere i voti? Vanno in piazza sempre. Anche De Gasperi andava in piazza”.

11:56 Berlusconi: “Grottesco la sinistra in piazza per la libertà”
“Ho sempre detto che le manifestazioni di piazza sono espressione incontestabile di democrazia, ma quella di oggi a Roma è davvero un aggregato stravagante e contraddittorio. Con il solito Di Pietro, ormai leader incontrastato della sinistra”. Lo ha detto al Tg 4 il presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi che ha aggiunto: “E’ grottesco che sia questa ammucchiata a manifestare per la libertà. Mentre è a noi, che abbiamo nel nome e nel sangue la libertà, che si cerca di togliere la libertà di voto e financo la libertà di parlare al telefono”.

da www.repubblica.it

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«Siamo 200mila: “Sì alle regole, no ai trucchi”», di Giovanni Gagliardi
Grande partecipazione di tutta la sinistra alla manifestazione indetta dal Pd dopo il decreto salvaliste
Nessun attacco nei confronti del capo dello Stato. Fischi e slogan contro Berlusconi e il direttore del Tg1
Piazza del Popolo inondata da rap e politica. Sul palco tanta musica, un appassionato intervento di una precaria della scuola. Stand gastronomico: ”Fatevi un panino alla Milioni”. E Frankie Hi-Nrg legge la Costituzione

ROMA – “Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono uguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali”. Anche il rapper Frankie Hi-Nrg ha voluto dire la sua davanti alla piazza del centrosinistra a Roma. Il cantante ha letto l’articolo 3 della Costituzione e tra gli applausi ha aggiunto: “Noi vogliamo un’Italia che rispetta la Costituzione, vogliamo che sia un’Italia delle regole e non un puttanaio”.

Una manifestazione, solo due settimane dopo quella indetta dal Popolo Viola, ha visto piazza del Popolo stracolma sotto lo slogan: “Sì alle regole, no ai trucchi per vincere”. Sul palco la vj Paola Maugeri ha fatto gli onori di casa ai leader politici e ai rappresentanti del mondo del lavoro e del precariato che si sono succeduti per tre ore di musica e politica. “Siamo duecentomila”, ha detto tra un boato di applausi. Una cifra alla quale la questura, come di consueto, ha tolto uno zero.

Nessun attacco, come temuto, nei confronti del capo dello Stato per la contestata firma al decreto salvaliste, con esclusione di uno striscione “Vendesi repubblica rivolgersi Napolitano”, (“Chiedete a chi lo ha fatto”, si è smarcato Antonio di Pietro). E tante bandiere di tutti quei partiti e gruppi della sinistra che alle ultime elezioni si sono ritrovati fuori dal Parlamento e in polemica dura con il partito di Bersani. Richiamati dal Pd, promotore della manifestazione, sono accorsi i sostenitori della Prc-Pdc, Sinistra ecologia e libertà, Verdi. Un ritorno che, secondo Armando Cossutta (vice presidente dell’Anpi), “può rappresentare la base per una riaggregazione di tutte le forze politiche del centrosinistra”. Un tema, quello dell’unità per battere Berlusconi, che è risuonato in tutti gli interventi, sempre accompagnato da fragorosi applausi.

Molti palloncini galleggiavano sulla piazza, da quelli dei Verdi con lo striscione “Fermiamo il nucleare” a quelli della Cgil e dell’Italia dei Valori. Poi sciarpe viola e tanti striscioni: “Rozzi, prepotenti, irresponsabili. Ci meritiamo di meglio”, “L’unico modo per polverizzare l’avversario è rispettare le regole”. “Berlusconi fatti processare” è stato uno degli slogan dei manifestanti. “Il tempo è scaduto, giustizia è lavoro subito” era il grande striscione affisso dai lavoratori di Agile ed ex Eutelia anche loro in piazza così come il Popolo Viola. E tanti, soprattutto nelle prime file, quelli senza un lavoro stabile. Con loro anche una delegazione abruzzese, ‘Il Popolo delle Carriole’, per la ricostruzione dell’Aquila. Tra la folla, alcuni volontari hanno distribuito volantini sui quali si legge “I cittadini italiani annunciano la scomparsa della democrazia, uccisa dal governo Berlusconi il 5 marzo 2010 attraverso l’approvazione del decreto interpretativo per le elezioni regionali. I funerali si terranno il 28 e il 29 marzo 2010″.

A contornare piazza del Popolo gli stand dei partiti, di ‘Emma Bonino presidente’. E non solo. I giovani comunisti avevano allestito un gazebo dove venivano venduti panini con la porchetta e vino sotto al cartello: ”Fatevi un panino alla Milioni”, con evidente riferimento al pasticcio delle liste elettorali del Pdl nel Lazio. E ancora striscioni con appelli: ”Italiani svegliatevi”. E scritte ”Sandro Pertini quanto mi manchi”, “Napolitano e Vittorio Emanuele III a volte ritornano”. Presente anche un gruppo Facebook che sostiene Nichi Vendola, autore di uno degli interventi più applauditi assieme a quello di Barbara Evola, siciliana e precaria della scuola.

Tanti i temi che hanno scaldato la piazza, ma a scavalcare addirittura Silvio Berlusconi nelle critiche del popolo del centrosinistra, è stato il direttore del Tg1, Augusto Minzolini. Lo ha citato, dal palco, Di Pietro e dalla piazza è partita una salva di fischi contro un ‘Tg1 senza pudore’, come recitava uno dei cartelli della manifestazione. Al termine c’è stato ancora tempo per un mini corteo improvvisato dal Popolo Viola lungo la circonferenza della piazza.

da www.repubblica.it

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«Opposizione in piazza: siamo 200mila. Bersani: “Lista o non lista, vinceremo”»

I partiti sfilano con il “popolo viola”. La Bonino: “Questo è nuovo inizio”. Berlusconi: “Solo un’ammucchiata”
Per prima cosa i numeri. «Siamo in duecentomila», dicono gli organizzatori. Stime abbondandi ma la prova della piazza è superata. Il centrosinistra è tornato oggi a manifestare insieme in difesa della regole per protestare contro il dl salva-liste del governo ma anche per avanzare in vista delle regionali proposte sul lavoro e sull’ambiente.

La piazza
Tanta gente da tutta Italia, di tutte le categorie, di tutte le età, giovani, anziani e famiglie con bandiere di tutti i colori e striscioni e cartelli per dire, come recita lo slogan della manifestazione, “Sì alle regole, no ai trucchi per vincere”. Il popolo del “Regole Day” ha riempito Piazza del Popolo a Roma sebbene la forbice tra il lato degli organizzatori e quello della questura (200 mila e 25 mila) sia ampia. Una piazza che ha ascoltato dalle 14 fino al tramonto gli interventi dei leader politici e le note dei numerosi artisti, da Frankie Hi-Nrg a Simone Cristicchi, che si sono alternati ai capi dei partiti dal grande palco ai piedi del Pincio.

Il “Popolo viola”
Una protesta colorata, dal rosso di partiti come Rifondazione, Sinistra e Libertà, ma anche della Cgil, alla grande macchia bianca dei palloncini dell’Italia dei Valori e dei numerosissimi stendardi del Pd, fino al giallo della campagna elettorale di Emma Bonino, all’arancione dei giovani Democratici ed al verde degli ambientalisti. Su tutti però, trasversale, spiccava il colore del Popolo viola che, con magliette, sciarpe, felpe e striscioni, ha punteggiato ovunque la piazza. E dal Popolo viola sono arrivati gli striscioni più ironici, come quello che invitava a votare Ali Baba “perchè almeno i ladroni sono solo quaranta”. Ma c’era anche il quiz sulle vicende giudiziarie di Berlusconi, i cartelli con i dipinti di Caravaggio con l’effigie del premier e slogan come “Non si gioca con i bari”, e “Ebbri di potere”.

Nel mirino Berlusconi, Minzolini e Gelmini
Ed è stato proprio il presidente del Consiglio il più bersagliato dalle critiche della piazza: un suo fantoccio con clava e denaro in mano ha fatto più volte il giro della piazza, seguito da una telecamera di gommapiuma dalla quale usciva una lingua biforcuta. “Berlusca in tribunale, è finito il carnevale” tra gli slogan più gettonati. Attacchi anche al Governo, in particolare al ministro dell’Istruzione, Maria Stella Gelmini, contro cui si è scagliata dal palco, tra gli applausi della folla, un’insegnante precaria siciliana. Tanta ironia invece contro il presentatore delle liste del Pdl, Alfredo Milioni, che avrebbe fatto tardi, si dice, per pranzare, “in onore” del quale sono stati messi in vendita dei panini a lui dedicati. In un altro cartello Pdl diventa Panino della libertà, con candidati i diversi tipi di companatico. Molti gli slogan legati alla stretta attualità, come quelli contro il direttore del Tg1, Augusto Minzolini.

I leader politici
Qualcuno ha parlato di ritorno dell’Unione di prodiana memoria. Vero o no, sta di fatto che intorno alle regole e in nome di una «riscossa democratica» il Pd targato Bersani ha portato in piazza per la prima volta una futura possibile alleanza di governo. Un puzzle nel quale, però, non figura ancora l’Udc. «Oggi è la festa di primavera dell’alternativa. Diremo che un’altra Italia è possibile, combatteremo Berlusconi ma non avremo lui negli occhi», sprona il leader Pd, sollevato che tutto sia filato liscio senza attacchi al Capo dello Stato Giorgio Napolitano. Sul palco sono saliti i sei leader dei partiti più Emma Bonino, venuta più a fini elettorali che per rappresentare i Radicali. Il primo a parlare è Riccardo Nencini, certo non il leader migliore in quanto a notorietà, per scaldare i manifestanti come invece farà, più tardi, il governatore Nichi Vendola, che piace, tanto, non solo nella sua Puglia e che è applaudito come Bersani.

Il “nuovo inizio”
Per il «nuovo inizio», come sia Bonino sia Vendola battezzano la prova di piazza del nuovo centrosinistra, sono arrivati vecchi e nuovi leader, Bobo Craxi come Luigi De Magistris, chi, come Diliberto e Ferrero, è rimasto fuori dal Parlamento e chi vede nelle regionali il primo passaggio della rinascita. È inevitabile che Berlusconi sia il collante principale di questa alleanza anche se Bersani e il Pd insistono sulla proposta, oltre che sulla protesta, per evitare di essere tacciati di antiberlusconismo. C’è chi, come il governatore pugliese, descrive il premier come «una bestia ferita che con i suoi colpi di coda cerca di ferire il paese» e chi, come il segretario Pd, ironizza usando definizioni del Cavaliere stesso: «Berlusconi detto Carnera prenda la carriola e porti via un pò di macerie dall’Aquila». Il più indignato contro il premier è certo Di Pietro, che onora l’impegno di non attaccare il presidente della Repubblica ma picchia duro sul presidente del Consiglio e sulla «deriva antidemocratica e fascista» del «piduista» Berlusconi.

Pd, la sfilata degli ex segretari
Per l’occasione anche il Pd ritrova l’unità interna. Walter Veltroni arriva nel retropalco ma non parla. Massimo D’Alema, invece, parla molto con le telecamere e, sotto gli occhi di tutti, dà un buffetto a Nichi Vendola dopo lo scontro dei mesi scorsi. C’è anche l’altro ex segretario Dario Franceschini che come l’altro ex Ppi Pierluigi Castagnetti smentisce che gli ex popolari non vedessero di buon occhio una manifestazione insieme a Di Pietro. «Da qui arriva un messaggio molto importante di unità, è sbagliata l’equazione “manifestazione di popolo uguale populismo”», analizza D’Alema che non demorde dalla speranza di agganciare l’Udc (anche se casini è tornato a bolare come un «grave errore» la scelta del Pd di scendere oggi in piazza). A fine giornata il più soddisfatto è Pier Luigi Bersani, alla sua prima prova di piazza da segretario. La fatica di tenere a bada Di Pietro e di mettere insieme partiti e associazioni, a suo avviso, ha pagato.

“Ammucchiata stravagante”, scontro Berlusconi-Pd
Riguardo alla manifestazione c’è spazio anche per una nuova polemica tra il Pd e il premier. Berlusconi ha detto di ritenere «paradossale» che la sinistra scenda in piazza per la libertà, «quando è a noi chesi cerca di togliere la libertà di voto e financo la libertà di parlare al telefono». Intervenuto telefonicamente al Tg4, il premier è stato duro: «Io rispetto le manifestazioni di piazza, espressione incontestabile di democrazia. Ma questa di oggi è davvero un aggregato stravagante e contraddittorio: con il solito Di Pietro ormai leader incontrastato che ha ammanettato insieme l’estrema sinistra, il Pd di Bersani, il Popolo Viola e i nuovi giustizialisti della Bonino. È paradossale che questa ammucchiata manifesti per la perdità della libertà quando è proprio a noi che amiamo la libertà, che si cerca di togliere la libertà di voto e financo la libertà di parlare al telefono». La replica del Pd è affidata al coordinatore delle segreterie Migliavacca: «Vedo che Berlusconi, prima ancora che inizi, già ne parla male. Lui dice sempre che le manifestazioni di piazza sono il sale della democrazia, ma evidentemente gli piacciono solo le sue».

da www.lastampa.it