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Conservatorio di Milano: De Biasi (Pd), ministro Gelmini spieghi la sostituzione di Borrelli

“Non vorrei che si trattasse dell’ennesimo caso di spoil system: se fosse così, sarebbe un atto di prepotenza e, ancora una volta, un episodio di uso della cultura a fini di puro potere”.
Lo ha affermato la deputata del Pd Emilia De Biasi dopo aver appreso da notizie di stampa della sostituzione di Francesco Saverio Borrelli dalla presidenza del Conservatorio di Milano con Arnoldo Mosca Mondadori. Sulla vicenda la parlamentare Democratica ha presentato un’interrogazione al ministro Gelmini “per sapere quali siano le ragioni che hanno portato alla non riconferma di Francesco Saverio Borrelli e sulla base di quali criteri detta sostituzione sia avvenuta”.

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“La Gelmini licenzia Borrelli dal Conservatorio di Milano”, di TERESA MONESTIROLI

Dopo tre anni alla presidenza del Conservatorio di Milano, Francesco Saverio Borrelli, ex-procuratre capo, viene “licenziato”. Il ministro dell´Istruzione Mariastella Gelmini, a cui spetta la nomina della carica di presidente degli istituti musicali, a sorpresa sceglie Arnoldo Mosca Mondadori, editore specializzato in produzioni televisive, figlio del giornalista Paolo Mosca. La bozza di decreto che doveva riconfermare l´ex procuratore generale della Repubblica a capo della prestigiosa istituzione musicale era già pronta ma, senza alcun preavviso, è stata cestinata per cambiare il nome del destinatario.
«L´ho appena saputo anch´io – commenta Borrelli al telefono, a tarda sera – L´originaria decisione della Gelmini di rinnovare il mio incarico per un altro triennio sembra essere stata revocata all´ultimo minuto». Come mai? «Non ne ho la più pallida idea – prosegue l´ex-procuratore capo – forse il problema è la mia età avanzata, anche se garantisco di aver dedicato il meglio delle mie energie a questo incarico. Certo la situazione al Conservatorio, dal punto di vista economico, è stata e continua a essere difficile. Ma, come è sempre successo nella mia vita, mi sono affezionato sia al compito che alle persone con cui ho condiviso il lavoro e penso di averlo svolto con impegno».
I candidati alla presidenza del Conservatorio milanese, scelti dal Consiglio accademico dell´istituto oltre a Borrelli, erano Arnoldo Mosca Mondadori e Filippo Bellavita pellegrini, ex-commercialista entrato nel cosiglio di amministrazione del Conservatorio come membro del ministero, nominato ai tempi del ministro Fabio Mussi.
Dopo la scelta del candidato, e la esclusione di Borrelli nessuna comunicazione ufficiale gli è mai stata recapitata. Il presidente è stato raggiunto all´estero dalla telefonata di un amico che lo aggiornava su insistenti voci di corridoio sulla sua sostituzione al Conservatorio. Si è arrivato al paradosso che, totalmente all´oscuro dell´accaduto, Borrelli ha dovuto chiamare un maestro della scuola per chiedere conferma. Scoprendo che il suo posto era stato già assegnato a Mosca Mondadori, uno dei tre nomi segnalati al ministero dal consiglio accademico. «Evidentemente è accaduto qualcosa di cui non sono a conoscenza – conclude molto amareggiato l´ex presidente, nominato nel 2007 dall´allora ministro Mussi – perché della terna proposta dal consiglio so che il mio nome era sostenuto da nove consiglieri su undici e avevo già avuto rassicurazioni che il ministro mi avrebbe riconfermato. Le motivazioni della mia esclusione le scoprirò giovedì prossimo quando tornerò in Conservatorio. A quel punto a liberare l´ufficio dalle mie cose».
Il Conservatorio di Milano non è nuovo a nomine e esclusioni dei suoi presidenti. Già nel 2007, dopo due mandati e una riconferma che sembrava quasi sicura, fu “silurato” anche Francesco Micheli, il finanziere con la passione per la musica che era stato presidente dal 2000. In quell´occasione furono anche una parte degli insegnanti a chiedere il cambio della presidenza per dissidi con Micheli.
La Repubblica 09.04.10

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