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Editoria: lo strano ‘tempismo’ del Governo

I parlamentari del PD Giuliano Barbolini e Manuela Ghizzoni sulla sospensione delle tariffe postali agevolate: “Evitate le reazioni della stampa sotto elezioni”. Le ricadute a Modena
“A solo un giorno dalle elezioni regionali il Governo ha dimostrato una particolare sollecitudine sospendendo, ma di fatto abrogando, le tariffe postali agevolate per l’editoria, e addirittura ottenendone la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale il giorno successivo. Il tutto, come consuetudine, senza aver sentito le commissioni parlamentari competenti o le categorie coinvolte”.

Questo lo strano ‘tempismo’ sottolineato dai parlamentari del Pd Giuliano Barbolini e Manuela Ghizzoni nelle interrogazioni presentate in questi giorni alla Camera e al Senato. I parlamentari modenesi fanno presenti le pesanti ricadute che il provvedimento avrà sulle piccole associazioni, il no profit e la stampa locale e diocesana “che dal 1 aprile e fino al dicembre 2010, saranno praticamente obbligate a sospendere le pubblicazioni, che rappresentano un capitolo di bilancio essenziale e un efficace strumento per campagne promozionali e raccolta fondi”.

Nella provincia di Modena si assisterà a un duro ‘colpo’ per le pubblicazioni, basta citare l’esempio dell’Anpi di Modena, che per il suo bimestrale sarà obbligata a sostenere una ulteriore spesa di circa diecimila euro l’anno; lo stesso vale per “Notizie” la pubblicazione della Diocesi di Carpi che subirà un aumento di 26.800 euro annui; mentre “Consumatori” la rivista della Coop dovrà sostenere un costo aggiuntivo di 136 mila euro l’anno.

“Questi sono solo esempi – proseguono Barbolini e Ghizzoni – pensiamo alle piccole associazioni di volontariato presenti nella nostra provincia, che offrono un servizio prezioso alla comunità, a cui il Governo impone di contrattare direttamente con le poste i possibili sconti…per loro significa rinunciare a uno strumento essenziale. In pratica – concludono – il Governo si è accorto di non poter controllare tutta l’editoria, allora, dove non è possibile fare una telefonata al direttore si tagliano i ‘problemi’ alla radice”.