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Di che si occupa il governo? Crisi, disoccupati, scuola? No dei campi da golf!

Su proposta della Brambilla il Consiglio dei Ministri approva il disegno di legge che consente di costruire 18 buche nei parchi. Alla faccia delle emergenze reali… Puppato: “Piuttosto facciamoli nelle cave dismesse”. Come uscire dalla crisi? Semplice, campi da golf per tutti. Ecco la nuova ricetta del Governo proposta dal Ministro del Turismo Michela Vittoria Brambilla ed approvata oggi in Consiglio del Ministri. “Più strutture per il golf, anche di tipo ricettivo per incentivare il turismo, pianificando verdi campi da gioco e relativi resort all’ interno di aree protette” ha spiegato la lungimirante ministra – quando ha annunciato il testo del Ddl, nel corso della conferenza stampa convocata appositamente, ha poi assicurato tutti i perplessi, opposizione e parte della maggioranza che: “Non ci saranno oneri per le casse dello Stato”, senza specificare però come verrà finanziato il progetto.
Il bello è che presentano il golf come un traino del turismo sostenibile ed ecocompatibile attraverso la costruzione di aree da gioco apposite in parchi naturali. Il golf dunque, come un settore strategico da incentivare, sebbene questo sport nel nostro Paese – come messo in luce dalla stessa relazione tecnica allegata al Ddl- sia appannaggio di pochi soggetti.
Sarcastica e ragionevolmente critica Anna Finocchiaro, Presidente dei Senatori del Pd: “Una soluzione comoda e alla portata di tutti, dopo gli incentivi per l’acquisto delle barche da diporto, ci sembra un’opportunità che ad esempio le migliaia di operai in cassa integrazione potranno cogliere al volo; purtroppo non è una barzelletta, né una battuta, ma una proposta concreta ormai approvata. “Cara maggioranza, prosegue la senatrice, non ci siamo proprio, gli italiani sono stufi di prese in giro fatte con una leggerezza che sfiora l’incoscienza; ormai siamo alle chiacchiere da circolo del Tennis o da Club della caccia, senza voler offendere nessuno”. “Ci sembra che questo Paese, conclude la Presidente del Gruppo Pd, come dimostrano anche gli ultimi dati ISTAT con 380 mila disoccupati in più nel quarto trimestre del 2009, abbia bisogno di ben altre ricette per uscire dalla crisi”.
Stella Bianchi, responsabile Ambiente della Segreteria nazionale del Partito Democratico, dichiara allarmata: “Speriamo che il golf non diventi nelle intenzioni del Governo un’occasione buona per tentare di saltare vincoli ambientali e paesaggistici e magari per lanciare speculazioni edilizie in qualche area del Paese”. “ E’ impensabile costruire campi da golf nei parchi e puntare al business delle annesse strutture ricettive in zone di pregio paesaggistico, che devono rimanere tutelate e aperte alla fruizione di tutti”- e conclude- “ In un Paese tanto ricco di bellezza naturali ed artistiche come il nostro, ci sono innumerevoli altre misure per sostenere il turismo oltre al golf, delle quali però sembra non esserci traccia nell’azione del Governo”. Dello stesso parere Ermete Realacci, responsabile green economy del Pd che aggiunge: “I nuovi campi da golf non dovranno però essere intesi come un cavallo di Troia per dare il via libera a nuove colate di cemento e a speculazioni edilizie in aree di pregio del Paese dove il cemento non dovrebbe assolutamente entrare”.
Laura Puppato, Presidente nazionale del Forum Politiche Ambientali del Pd, valuta tecnicamente il Ddl approvato e dichiara: “ I campi da golf sono realtà semiproduttive che necessitano di una manutenzione specifica ed accurata, come l’utilizzo costante di fertilizzanti e prodotti chimici per abbattere le erbacce e mantenere vivo il prato, irrigazioni continue ed abbondanti, insomma attività di manutenzione non compatibili con le aree protette di parchi e boschi del nostro Paese”. E considera: “Se venissero utilizzate delle aree dismesse, con un grande investimento economico, si potrebbe realizzare una riqualificazione del territorio, ma i parchi è bene che restino parchi, rispetto ad un uso turistico è preferibile che venga salvaguardata la flora e la fauna autoctona”.
Interviene anche Francesco Ferrante della Commissione Pd Ambiente e Territorio del Senato, commentando il via libera da parte del Consiglio dei Ministri al disegno di legge sul golf fornisce un esempio pratico di ciò che potrebbe verificarsi: “ Mi auguro che il Ministro dell’ambiente, Stefania Prestigiacomo si opponga a questa trovata della sua collega di governo, anteponendo la salvaguardia del paesaggio a un campo a 18 buche, con mega resort annesso, che potrebbe sorgere nel bel mezzo della tenuta di San Rossore in Toscana o nel parco naturale della Biderosa in Sardegna”.
“Dopo le briciole del decreto incentivi, che avranno scarsi effetti sulla vita degli italiani, apprendiamo di cosa si occupa il Governo: campi da golf, non c’è bisogno di sottolineare che così non si affrontano i problemi del Paese ma solo quelli di pochi eletti”, lo afferma Andrea Lulli, Capogruppo del Pd in Commissione Attività Produttive di Montecitorio. E prosegue: “ Non sappiamo se il Ministro Brambilla sappia veramente di cosa stia parlando, vista la sua totale inconsistenza, ma il Ddl è un’offesa a chi non ha lavoro e non riesce ad andare avanti. “ In un primo tempo – prosegue Lulli – abbiamo pensato che l’annuncio di Brambilla fosse finalizzato a rilanciare la produzione dei maglioncini per giocare a golf, il che poteva essere un aiuto indiretto al settore manifatturiero; ma la signora evidentemente non conosce la condizione di vita delle famiglie artigiane e perciò non sa neanche della necessità di dare loro un aiuto”. “Le parole del Ministro al Turismo –prosegue- sono uno schiaffo in faccia alla parte più debole del Paese dato da un Governo che pensa a far star meglio chi già sta bene, i piccoli operatori turistici che non sanno come andare avanti sono invece lasciati alla deriva; il settore turistico italiano aspetta da tempo interventi per affrontare la crisi”. “ Il Ddl varato dal Governo è un condono edilizio preventivo che denunciamo con decisione” – e conclude – “Quello di cui c’è necessità è il rinnovamento e l’ammodernamento del patrimonio alberghiero italiano, come proposto da tempo dal Pd”.
D’altronde è risaputo, il golf è uno sport popolare, giovane e dinamico, alla portata di tutti: basta avere sacca, mazze, palline, scarpette apposite, e tanto, tanto tempo libero a disposizione per girare con l’ausilio dell’apposita macchinetta elettrica da una buca e l’altra … . Insomma con circa 1200 euro di attrezzatura e 80 euro al mese … o scusate all’ora… di lezioni ce la si può cavare. Perché sia un’attività sportiva praticata da una ristretta elite resta veramente un mistero no?

A.Pro.
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