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Un altro regalo alle ecomafie

Il governo dei condoni colpisce ancora: in Campania stop alla demolizione degli edifici abusivi. Realacci appoggia Napolitano: “Si inseriscano i reati ambientali nel codice penale”. Il Governo dei condoni non perde mai il vizio. Dal Consiglio dei Ministri arriva un segnale devastante nei confronti della lotta all’abusivismo edilizio: in una regione come la Campania, dove le infiltrazioni della camorra nel settore dell’edilizia hanno segnato il territorio, è previsto lo stop alle demolizioni delle case abusive. “Un bel regalo davvero che come una beffa arriva proprio il giorno dopo l’Earth day” commenta Ermete Realacci, responsabile Green economy del PD.

Adesso, ulteriori pericolosi segnali arrivano anche da nuovi provvedimenti di questo Governo, come quello sulle intercettazioni, che così com’è rischia di indebolire il contrasto anche nei confronti dei crimini ambientali e delle ecomafie o i reiterati tentativi di proporre nuovi condoni edilizi.

Ma tutto questo, come sottolineato da Realacci, “nei fatti, non si discosta da ciò che è avvenuto negli anni passati, è fedele ad una linea ben precisa: non c’è Governo Berlusconi che si rispetti che non porti in dote un condono edilizio. E’ stato così nel 1994 e nel 2003 ed oggi partendo dalla Campania, si rischia di innescare un drammatico effetto domino in altre regioni italiane dove già il solo annuncio di questo provvedimento porterà a nuovi abusi e a nuovi scempi”.

Intanto, dal Presidente Napolitano arriva un importante richiamo sulla necessità di inasprimento delle pene nei confronti dei reati ambientali. “E’ un fronte su cui il nostro Paese ancora sconta un’ inaccettabile ritardo – concorda Realacci – nonostante abbia pagato in molte occasione un tributo troppo alto in termini di vite umane, salute dei cittadini, danni all’ambiente e al territorio.
Si tratta di reati odiosi come l’abusivismo edilizio, lo smaltimento e il traffico illecito di rifiuti, l’inquinamento dell’acqua e dell’aria, che hanno devastato molte aree del Paese, reso fragile il territorio e minato il futuro di chi ci vive – e le tragiche frane verificatesi al sud dell’Italia pochi mesi fa ne sono purtroppo un esempio- senza che lo stato usasse gli strumenti adeguati per combatterli. Il Governo ascolti il richiamo del capo dello Stato a cominciare dalle proposte di legge bipartisan, fra cui una presentata dal sottoscritto, e inserisca i reati ambientali nel codice penale; sarebbe una riforma di civiltà che il nostro Paese attende da tempo e già troppe legislature sono passate senza che questa necessaria innovazione del nostro codice penale, che pure aveva sempre raccolto un consenso da parte di tutti gli schieramenti politici, andasse a buon fine”.

Entra nel merito della questione anche Stella Bianchi della Segreteria del Partito Democratico, Responsabile Ambiente, che dichiara: “Questo è il vero volto del Governo della destra: apre spazi a chi non rispetta le regole a danno di tutte le imprese oneste, come se non fosse noto che tragedie come i crolli ad Ischia sono il frutto di una furbizia miope di chi costruisce dove non dovrebbe e senza rispettare le regole”. “Il diritto alla casa è sacrosanto – prosegue la Responsabile Ambiente- e non può essere risolto in termini di abusivismo di necessità, non può diventare oggetto di scambio in cerca di consensi”.

I Senatori del Pd Roberto Della Seta e Francesco Ferrante, quali esponenti ecodem affermano: ” E’necessario ricordare che almeno un terzo di tutte le nuove costruzioni realizzate nel meridione nell’ultimo quarto di secolo è abusivo: case costruite senza licenza, spesso in aree a rischio sismico, vulcanico e idrogeologico, e di questa piaga, che vede protagonista la criminalità organizzata la Campania è certamente il territorio simbolo” .

“Negli ultimi dieci anni in Campania sono state costruiti 60mila immobili abusivi, tanti quanti ce ne sono complessivamente in una città di medie dimensioni come Caserta; l’industria del cemento illegale – ricordano i senatori ecodem – è uno dei settori trainanti dell’economia camorristica, e oltre a depredare il territorio la malavita ricicla grazie alle costruzioni abusive una enorme quantità di soldi frutto di attività illecite, il 67% dei comuni campani sciolto per infiltrazione mafiosa ha tra le motivazioni proprio l’abusivismo edilizio”.

Concludono Ferrante e Della Seta : “Il Governo con questo provvedimento spiana la strada ad uno nuovo mega condono, prendendo a pretesto la situazione di disagio abitativa circoscritta ad un numero limitato di famiglie, mettendo in cantiere una legge regionale che, adducendo pretestuosamente una necessità di equità per i cittadini campani che non hanno usufruito del condono precedente, apre le porte a una sanatoria che affosserà definitivamente la tutela del territorio campano, gentile omaggio alla criminalità organizzata”.

“La sospensione degli effetti di una sentenza penale passata in giudicato si traduce in realtà in una amnistia mascherata”, sostiene la Capogruppo del Pd nella Commissione giustizia della Camera, Donatella Ferranti che aggiunge: “lo strumento del decreto è del tutto anomalo visto che in questa situazione viola gravemente il principio della certezza della pena, genera pericolose sacche di impunità per pochi privilegiati, ed è uno schiaffo nei confronti dei cittadini onesti”. “E’ veramente sconcertante che il ministro della Giustizia, Angelino Alfano e il ministro dell’Ambiente, Stefania Prestigiacomo, abbiano dato il loro assenso ad un provvedimento che meritava una attenta valutazione e comparazione degli interessi pubblici in gioco”- conclude la Ferranti.

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