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Steton, Ghizzoni: bene l’accordo ma il governo è assente

“Piano anticrisi della Regione e intervento degli enti locali hanno ridotto l’impatto”. L’on. Manuela Ghizzoni esprime soddisfazione per l’accordo raggiunto alla Steton. Ma non nasconde le sue preoccupazioni per una crisi pesante che colpisce lavoratori, famiglie e imprese. Ecco di seguito la sua nota.
«Alla vigilia della Festa del Primo Maggio, l’accordo raggiunto alla Steton ci consola, ma non cancella la nostra preoccupazione per una crisi pesante che colpisce lavoratori, famiglie e imprese. Anche questa volta il Piano anticrisi della Regione e l’intervento degli enti locali hanno ridotto l’impatto della crisi economica su lavoratori, imprese e famiglie.

A riprova che l’accordo siglato nella primavera del 2009 tra Regione Emilia-Romagna, Associazioni di Impresa e Sindacati resta l’unico strumento che consenta di tamponare gli effetti della crisi, mentre continuiamo a non avere una politica nazionale anticrisi degna di questo nome e in grado di mettere finalmente al centro il lavoro e la crisi economica e sociale.

Purtroppo siamo ancora una volta a chiederci dove sia il Governo. Servono interventi da parte dello Stato con politiche anticicliche e una riforma degli ammortizzatori sociali. Il Pd ha presentato una proposta di legge sulla riforma degli ammortizzatori sociali che prevedeva anche l’estensione della cassa integrazione. La proposta, in un primo tempo approvata in commissione Lavoro, ha trovato poi il parere contrario del Governo ed è stata stravolta. L’ennesima prova del disinteresse del Governo nei confronti del dramma che vivono ogni giorno milioni di famiglie colpite dalla crisi economica.

Proprio in questi giorni la Camera ha approvato il collegato lavoro. Il Governo è stato battuto, grazie ad un nostro emendamento, su uno dei punti per il quale anche il Presidente della Repubblica aveva chiesto correzioni, ossia l’arbitrato. Anche in questo caso il governo ha dimostrato di puntare più a ridurre le tutele dei lavoratori e a indebolirli, piuttosto che a risolvere i problemi del lavoro. Un bel modo per festeggiare il Primo maggio!”.

“Speriamo vi sia al più presto un’inversione di marcia nell’interesse del nostro Paese – conclude Ghizzoni – perché il Premier non può continuare a negare una crisi che rischia di travolgerci tutti. La Festa del Primo maggio sia l’occasione per rilanciare il tema del lavoro da mettere in cima all’agenda della politica».