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"Ancora un decreto fantasma sugli organici: attacco al tempo pieno nella scuola primaria ma i conti non tornano neppure nelle superiori", di Osvaldo Roman

Con la Circolare ministeriale n. 37 del 13 aprile 2010, a tutt’oggi ancora non disponibile sul sito internet del MIUR, dovrebbe essere stato inviato agli Uffici periferici dell’Amministrazione scolastica lo schema di decreto interministeriale concernente la determinazione degli organici del personale docente per l’anno scolastico 2010-2011. Sulla base del predetto schema di Decreto, non ancora esistente in quanto non registrato dalla Corte dei Conti e non pubblicato dalla Gazzetta Ufficiale, come già accaduto nello scorso anno scolastico in questi giorni si stanno definendo oltre 10mila decreti regionali, provinciali, e scolastici di fatto privi di valore giuridico in quanto emanati in assenza dell’atto fondamentale che riguarda la definizione dell’organico nazionale. Tale anomala situazione rischia di ripetere uno scenario già verificatosi per la definizione degli organici dell’anno scolastico 2009-2010. Infatti il TAR del Lazio reclama ancora, da quasi un anno, la pubblicazione del relativo Decreto interministeriale ritenendosi impossibilitato a decidere sul richiesto annullamento di un atto che, pur non esistendo giuridicamente, ha tuttavia causato la soppressione di 42 mila posti e il licenziamento di alcune decine di migliaia di insegnanti.

Attualmente per quanto riguarda le scuole secondarie superiori la suddetta Circolare e il suddetto schema di decreto operano illegittimamente anche perché i relativi Regolamenti non hanno ancora completato il loro iter e non risultano quindi ancora in vigore.(Tab-a)

In tutta Italia gli UU.SS.PP. sulla base dei loro, così mal concepiti, decreti provinciali hanno comunicato alle scuole le relative dotazioni organiche. Risulta (si veda la Circolare dell’U.S.P. di Roma) che per la scuola primaria facendo riferimento a quanto indicato a pag. 9 della Circolare n.37, contrariamente alle precedenti assicurazioni governative, si è di fatto iniziata la riduzione delle autorizzazione delle classi a tempo pieno. Infatti tale riduzione viene richiesta come compensazione dell’utilizzo dell’orario risultante dalla soppressione delle compresenze, che, solo se non altrimenti impiegate, dovrebbero essere utilizzate, non si capisce come, per continuare l’esistenza della classe o delle classi a tempo pieno altrimenti soppresse. Non è assolutamente chiaro sotto quale profilo didattico, educativo ed economico si ritenga giustificabile la previsione di un orario scolastico di 40 ore settimanali sostenuto da un collettivo di 10 docenti (utilizzando 4 ore di compresenza di ciascuno!).

La riduzione di 8.709 posti dell’organico nella scuola primaria è determinata, oltre che dall’eliminazione di 4.500 posti di specialista per l’inglese e dall’aumento del numero di alunni per classe, anche dal calcolo dell’organico, per le seconde classi, facendo riferimento, come per le prime a 27ore settimanali per classe,(numero classi secondeX27:22). L’anno precedente(2009-10) il numero dei posti per le seconde classi si otteneva moltiplicando il numero delle medesime per 30 e dividendo per 22. In tal modo si realizza una riduzione di organico di oltre 4.000 unità

L’anno successivo 2011-12 toccherà alle terze per concorrere al raggiungimento degli 87 mila posti-docente complessivi da ridurre. Ma poi si proseguirà con lo stesso metodo anche per le classi quarte e quinte negli anni successivi.

Al TAR del Lazio(che ignora il valore delle Relazioni tecniche che accompagnano le leggi di spesa proposte dal Governo), ma anche al Consiglio di Stato e alla Corte dei Conti questa circostanza non è apparsa come la chiara dimostrazione che il Regolamento sul primo ciclo, in difformità allo stesso Piano programmatico, che non prevedeva l’eliminazione delle compresenze nel tempo pieno, non fornisce una puntuale attuazione dell’art.64 della legge 133/08. Ciò perché quella legge si poneva l’obiettivo di ridurre l’organico docente di 87mila posti al fine di aumentare di una unità il rapporto studenti /insegnanti( da 8,9 a 9,9). L’art.64 non si poneva l’obiettivo di ridurre l’organico di 100mila, posti! Tanti saranno nel 2014 se si considera pure l’analogo trascinamento delle riduzioni che si produrranno, oltre il 2012, anche nella scuola secondaria superiore. Nella sola scuola primaria stando al Piano programmatico le riduzioni di organico nel triennio dovrebbero essere le seguenti:

2009-10:-13.060 posti;2010-11:- 8.707 posti;2011-12: (circa)-8500 posti.

Questa eccedenza nei tagli dimostra che non solo l’art.64 non prevedeva l’eliminazione delle compresenze da tutto il tempo pieno ma che non si prevedeva neppure la generalizzata abolizione dei TEAM e la loro sostituzione con il “maestro unico”. Al riguardo si deve segnalare la singolare circostanza rappresentata dal fatto che ad oggi in Italia non esiste un maestro (dicasi uno) con un orario, di 24ore di lezioni settimanali, corrispondente a quanto stabilito dall’art.4 della legge 169/08!

Peraltro a tutt’oggi non risultano ancora disponibili i dati ufficiali dell’anno scolastico 2009-10, relativi alla reale configurazione del numero di classi a tempo pieno o con orari da 30 a 39 ore settimanali, con o senza mensa. Non si riesce quindi ancora a sapere cosa effettivamente significava quel comunicato ministeriale del 10 settembre 2009 in cui si sosteneva che per l’anno 2009-10 le classi di tempo pieno nella scuola primaria sarebbero aumentate dell’8% (in realtà 6,38%!) passando dalle 34.317 del 2008-09 alle 36.508 di quest’anno.

Si tratta di sapere, dato che nell’anno scolastico 2008-09, stando agli ultimi dati ufficiali resi noti dal Miur, a livello nazionale (Tab.b) il 26,7% degli studenti seguiva corsi di 40 ore a tempo pieno il 68% corsi a 28-39 ore e il 4,2% corsi di 27 ore, quale sia il reale numero degli studenti che nell’anno in corso, in conseguenza dei provvedimenti governativi, non frequentano più moduli con orari da 31 a 39 ore con mensa o senza mensa.

Il mese prossimo, con la conoscenza dei dati relativi all’anno in corso, scopriremo quanti degli studenti che godevano di un orario prolungato, da 31 a 39 ore settimanali, sono stati espropriati di tale servizio.

Intanto però la descritta gestione degli organici per il 2010-11 prevede una diminuzione certa del numero delle classi a tempo pieno violando le stesse disposizioni regolamentari!

Da Scuola Oggi 04.05.10