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Prepariamo giorni migliori per l'Italia

“Prepariamo giorni migliori per l’Italia” sarà lo slogan dell’ Assemblea nazionale di venerdì e sabato prossimi e la frase che racchiude il senso di Pd Open, l’insieme di iniziative del Partito Democratico per costruire il programma. Un percorso di confronto e dibattito con la mobilitazione dei circoli, dei forum e di tutti gli eletti del Pd che si concluderà entro la fine dell’anno con la realizzazione del programma di alternativa di governo basato su dieci parole.

Nel presentare Pd Open e le prime parole, Enrico Letta, vice segretario dei democratici si è voluto soffermare sul tema della motivazione etica che sostiene il progetto: “nelle favole, la morale arriva alla fine, in politica all’inizio”. Questa motivazione etica si realizza innanzi tutto con la riduzione dei costi della politica.

Letta ha voluto ricordare come la proposta del ministro Calderoli di tagliare del 5% lo stipendio dei parlamentari e dei ministri va considerata come una vera provocazione. Potrebbe essere un punto di partenza considerando che nella scorsa legislatura, il governo Prodi aveva già realizzato un taglio del 30% dello stipendio dei ministri. “Partendo dal presupposto dell’autonomia delle Camere, serve maggiore trasparenza. Ad esempio attraverso la certificazione dell’azione dei parlamentari e la retribuzione degli assistenti perché tutti i soldi che non hanno tale certificazione vanno restituiti all’erario”.

Ma per Letta e per il Pd esiste una pregiudiziale che non può essere trascurata: Berlusconi deve mette la propria faccia in televisione accanto alla parola “sacrificio”. “È una questione di equità – ha aggiunto Rosy Bindi, presidente dell’Assemblea del Pd – per tutti i redditi più alti a partire da quelli dei parlamentari, perché occorre una misura che tocchi tutto il Paese. I parlamentari dovranno fare il doppio di quello che viene chiesto dal Paese.

“Con Pd Open – ha continuato la Bindi – il Pd realizzerà un programma per l’alternativa che prende corpo nel nostro Paese”. Il Pd si assume la responsabilità di dare risposte concrete alle necessità dell’Italia.

“Con la modifica del suo Statuto – ha aggiunto Maurizio Migliavacca, coordinatore della Segreteria – proposta all’unanimità dal Comitato incaricato, il Pd sarà un partito più vicino agli iscritti, agli elettori e ai cittadini”. Dall’assemblea nazionale verranno approvate misure a tutela della moralità pubblica e della buona politica attraverso un’anagrafe degli eletti; dichiarati incompatibili i doppi incarichi; devoluto il 50% delle risorse finanziarie al territorio.

Istituzioni. Da ciò che è Stato a ciò che sarà. In linea con le scelte fatte dai padri fondatori della Repubblica, il Pd propone la sua impronta riformista: istituzioni più snelle ma nello stesso tempo più efficaci.

Università e ricerca. Ultimo appello. Il mondo del Sapere sta vivendo una situazione critica. La causa principale sta nella pessima politica del governo fatta di tagli indiscriminati pari a un miliardo di euro per i prossimi tre anni. Il Pd si schiera con fermezza e convinzione dalla parte dei ricercatori, vittime di questa politica superficiale e sbagliata.

Lavoro. Il futuro dei giovani è un presente: io lavoro. Il lavoro è il vero dramma per i giovani. La disoccupazione o la precarietà segnano difficoltà profonde e deprimenti. Sono necessarie riforme e nuovi strumenti a tutela del lavoro e dell’occupazione. Primo punto: gli ammortizzatori sociali.

Green Economy. In italiano: un affare pulito. L’obiettivo del Pd è quello che il tema ambientale e le politiche della green economy siano un vero e proprio affare ovvero che corrispondano ad un punto in più del Pil. Valorizzando innanzi tutto il sud del Paese.

Giustizia. Sulla bilancia della giustizia dobbiamo avere tutti lo stesso peso. La riforma della Giustizia è un obiettivo fondamentale solo se vengano garantiti tre principi cardine: efficienza, tempi certi e uguaglianza per tutti davanti alla legge.

Europa. La nostra Europa è federale, la nostra Italia è unità. In questi momenti difficili per l’Europa e l’Euro occorre rilanciare con maggiore forza la proposta federale. È necessaria un’Europa unita sia economicamente, sia politicamente.

Entro l’anno, con la stesura delle dieci parole del programma del Pd, ci saranno 10 iniziative in altrettanti luoghi simbolici dell’unità dell’Italia. Di sicuro si darà tappa in 5 grandi città: Bologna, Genova, Milano, Napoli e Torino.

Pd Open sarà un impegno corale, segno profondo di coinvolgimento di tutto il partito senza alcuna logica nominalistica. Pd Open sarà il cambio di passo.

A.Dra

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