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A scuola più tardi, maggioranza divisa Lega: no al ritorno sui banchi a ottobre

Maggioranza divisa sull’ipotesi di posticipare l’apertura dell’anno scolastico. Il senatore Giorgio Rosario Costa (Pdl) ha proposto la riapertura delle scuole il 30 settembre, anche per dare una mano all’industria turistica. Il ministro dell’Istruzione Mariastella Gelmini è aperta all’ipotesi, ma la Lega Nord non ci sta. Ed è contraria anche l’opposizione. «La proposta del Pdl di tornare a scuola il 30 settembre è inattuabile», ha commentato la senatrice del Carroccio, Irene Aderenti, che spiega: «La direttiva europea prevede 200 giorni di scuola e va rispettata. Se togliamo i giorni di scuola del mese di settembre si rischia di non rispettare questo minimo. Inoltre, estendere questa proposta a tutto il territorio nazionale significa mettere in difficoltà le famiglie e i lavoratori dipendenti perchè questi alla fine di agosto, la maggior parte, iniziano il lavoro. E dove mettono i bambini?».

PD E IDV – Anche Pd e Idv, come il Carroccio, sono contrari al rinvio al 30 settembre dell’inizio dell’anno scolastico. I democratici sottolineano che un posticipo dell’inizio delle lezioni metterebbe in pericolo la regolarità stessa del’anno di studi, per violazione delle competenze delle Regioni e delle direttive Ue. «Lo slittamento dell’inizio dell’anno scolastico è un altro modo per far cassa?», ha chiesto provocatoriamente la capogruppo del Pd nella commissione Cultura della Camera, Manuela Ghizzoni. «Il ministro Gelmini è come Maria Antonietta che al popolo affamato diceva di offrire brioche – è il punto di vista di Fabio Evangelisti, vicepresidente del gruppo IdV -. Il mondo della scuola pubblica è sul lastrico, con i genitori che sono costretti a pagare addirittura la carta igienica, e il ministro si dice favorevole al posticipo dell’anno scolastico».

Sì DELLA GELMINI – La Gelmini da parte sua si è detta «molta aperta» alla proposta del senatore Costa. Ai microfoni di Sky il ministro dell’Istruzione ha spiegato che di questa idea «si discute da tempo. Io sono molto aperta su questo. Il nostro Paese vive di turismo e a settembre si possono avere migliori opportunità economiche per le vacanze». «Posticipare l’apertura dell’anno scolastico – ha aggiunto – potrebbe aiutare molte famiglie e dare anche un aiuto al settore turistico. Vedremo come il Parlamento deciderà in merito». La proposta di legge del senatore Costa, in realtà, sarebbe già stata presentata due anni e ad oggi non sarebbe stata ancora discussa dalla commissione Cultura di palazzo Madama: secondo quanto si apprende, l’ipotesi di posticipare la prima campanella dell’anno scolastico in materia di «Determinazione del calendario d’inizio dell’anno scolastico per le scuole pubbliche di ogni ordine e grado» non figurerebbe nemmeno all’interno del calendario delle proposte da discutere.

I SINDACATI – Divisi comunque sulla questione anche i sindacati confederali Flc Cgil e Uil scuola. Secondo Mimmo Pantaleo (segretario della Flc Cgil) quella del parlamentare Pdl è un’idea «un po’ stravagante: non se ne capisce il senso a meno che, come sospettiamo noi, dato il parere favorevole anche della Gelmini, posticipare l’inizio dell’anno serva al ministero per prendere tempo per risolvere le mille incertezze in cui oggi versa il sistema. Il punto vero – ha aggiunto Pantaleo – è che c’è una situazione caotica, soprattutto alle primarie e alle superiori. Le vacanze estive sono una scusa, dietro il progetto di posticipare ci sono le conseguenze delle politiche sbagliate del governo». Possibilista, invece, Massimo Di Menna (Uil scuola), per il quale «l’idea non è poi così malvagia, ma il mese di settembre dovrebbe essere dedicato ad attività “parallele”, come attività di integrazione per bambini stranieri, corsi di recupero per gli studenti con lacune, accoglienza e orientamento alle prime classi superiori. La proposta si può approfondire trovando una soluzione – ha spiegato Di Menna – ma ancora una volta registriamo che sulla scuola si fanno tante proposte che creano dibattiti senza poi intervenire seriamente sui problemi strutturali del sistema, come il sostegno alla scuola pubblica e la retribuzione del personale».

STUDENTI E GENITORI – Contrari anche la Rete degli studenti e l’Unione degli studenti, per non parlare del Moige, il Movimento Italiano Genitori, secondo cui «la proposta di posticipare l’apertura delle scuole a ottobre per favorire le famiglie nell’organizzazione delle vacanze, e in tal modo anche la stagione turistica, non ha niente a che fare con l’istruzione e la formazione degli studenti, due fattori che non possono essere posti in secondo piano rispetto a esigenze legate al settore turistico o economico».

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Scuola, apertura dopo il 30 settembre? Gelmini “molto aperta”, Lega contraria

Prime reazioni alla proposta di legge del senatore Costa (Pdl). Secondo il ministro dell’Istruzione “si aiuterebbe il settore turistico”. Ma il Carroccio si chiede come farebbero le famiglie: “Dove mettono i bambini?”. Contrari Pd, Cgil, apertura della Uil. Il ministro dell’Istruzione Mariastella Gelmini si dice “molto aperta” sulla proposta di legge del senatore Pdl Giorgio Rosario Costa di iniziare le lezioni scolastiche dopo il 30 settembre 1. Intervistata da Sky Tg24, Gelmini ha spiegato che di questa idea “si discute da tempo. Io sono molto aperta su questo. Il nostro Paese vive di turismo e a settembre si possono avere migliori opportunità economiche per le vacanze”. Ma è scontro nella maggioranza: la Lega ha bocciato l’idea sul nascere perché andrebbe contro la direttiva Ue che prevede 200 giorni di scuola. Contrari anche il Pd e la Flc Cgil, mentre la Uil Scuola si dice disponibile a ragionare sull’argomento.

“Posticipare l’apertura dell’anno scolastico – sostiene il ministro – potrebbe aiutare molte famiglie e dare anche un aiuto al settore turistico. Vedremo come il Parlamento deciderà in merito”. Opposta la posizione della Lega Nord: “La proposta del Pdl di tornare a scuola il 30 settembre è inattuabile, in quanto la direttiva europea prevede 200 giorni e va rispettata, perché se togliamo i giorni di scuola del mese di settembre si rischia di non rispettare questo minimo – ricorda la senatrice Irene Aderenti – Inoltre, estendere questa proposta a tutto il territorio nazionale significa mettere in difficoltà le famiglie e i lavoratori dipendenti perché alla fine di agosto la maggior parte iniziano il lavoro. E dove mettono i bambini?”.

La pensa allo stesso modo il Pd con il capogruppo del Pd nella commissione Cultura della Camera, Manuela Ghizzoni, che fa notare come “sia difficile, con uno slittamento a inizio di ottobre, mantenere i duecento giorni che sanciscono la regolarità dell’anno scolastico a meno di protrarre la didattica a giugno inoltrato. Serve a fare cassa?” chiede provocatoriamente. “Siamo al delirio, alla macelleria scolastica. Subordinare l’inizio della scuola alle esigenze del turismo ha dell’incredibile. E’ un’idea barbara, frutto di una cultura politica rozza e cinica. La stessa che ha decretato i tagli e che adesso vuole continuare a tagliare, cancellando un altro mese di scuola” aggiunge il senatore del Pd Giuseppe Lumia.

Sulla proposta del senatore Costa si dividono i sindacati della scuola. Secondo Mimmo Pantaleo (segretario della Flc Cgil) quella di Costa è un’idea “un po’ stravagante: non se ne capisce il senso a meno che, come sospettiamo noi dato il il parere favorevole anche della Gelmini, posticipare l’inizio dell’anno serva al ministero per prendere tempo per risolvere le mille incertezze in cui oggi versa il sistema. Il punto vero è che c’è una situazione caotica, soprattutto alle primarie e alle superiori. Le vacanze estive sono una scusa, dietro il progetto di posticipare ci sono le conseguenze delle politiche sbagliate del governo”.

Possibilista, invece, Massimo Di Menna (Uil Scuola), per il quale “l’idea non è poi così malvagia, ma il mese di settembre dovrebbe essere dedicato ad attività ‘parallele’, come attività di integrazione per bambini stranieri, corsi di recupero per gli studenti con lacune, accoglienza e orientamento alle prime classi superiori. La proposta si può approfondire trovando una soluzione, ma ancora una volta registriamo che sulla scuola si fanno tante proposte che creano dibattiti senza poi intervenire seriamente sui problemi strutturali del sistema, come il sostegno alla scuola pubblica e la retribuzione del personale”.

Contrario al rinvio anche il Moige, Movimento dei genitori, perché così si “danneggiano gli studenti” ma anche i genitori “che a settembre devono tornare al lavoro”. Mentre favorevole è la Fiavet (Federazioni viaggi e turismo) perché così “i vantaggi sarebbero notevoli per tutti” anche sul fronte dei prezzi.

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