economia, politica italiana

Manovra economica, le norme già a rischio modifica

Dalle piccole farmacie comunali ai tagli per la sicurezza, dalla sanatoria sugli immobili alle pensioni delle donne impiegate nella pubblica amministrazione. Il decreto con la manovra economica non ha ancora iniziato l’iter legislativo alla Camera e già si apre il cantiere su alcuni nodi che potranno essere modificati nel corso dell’iter.

L’apertura a possibili modifiche, fatta dal premier Silvio Berlusconi, non potrà comunque depotenziare l’impatto economico dell’intervento previsto. Lo ha ribadito anche il ministro per la Pubblica Amministrazione Renato Brunetta: «Fatti salvi i saldi – ha detto il ministro – nessuno può negare che la manovra possa migliorare nel passaggio alle Camere. Anzi, mi piacerebbe che da 24,9 si arrivasse a 25 miliardi di euro». Di certo, anche se il ministero dell’Economia punta a un passaggio il più possibile blindato, sono molte le misure che potrebbero essere inserite o modificate. Eccone alcune.

– SICUREZZA : Anche per Polizia, Carabinieri e militari arrivano i tagli lineari e il blocco degli aumenti previsti per tutti gli altri dipendenti pubblici. Ma per il comparto il «congelamento» taglia anche promesse fatte nel passato, come l’utilizzo in favore dei dipendenti impegnati in prima linea contro la criminalità dei fondi per il riordino della carriere, fondi accantonati da anni. Il pressing è già iniziato. Il riconoscimento della specificità del settore è stato chiesto dal ministro della Difesa Iganzio La Russa e ieri rassicurazioni sono arrivate ai vertici delle forze dell’ordine direttamente dal presidente del Consiglio.

– FARMACIE RURALI : Il ministero della Salute sta studiando un emendamento per «salvare» le farmacie rurali, cioè quelle ubicate nei paesi con meno di 5 mila abitanti che, in base alla manovra, sono a serio rischio di chiusura. A seconda delle regioni l’impatto della manovra potrebbe comportare – è stato calcolato – la chiusura di molte farmacie private.

– PENSIONI : l’Europa chiede una accelerazione nell’ adeguamento dell’età pensionabile per le donne del pubblico impiego. Il confronto vedrà domani il ministro del Lavoro Maurizio Sacconi in Lussemburgo per un confronto. Attualmente è previsto un calendario che porta l’età a 65 anni in modo graduale. Una eventuale accelerazione – che vede i sindacati contrari – potrebbe essere inserita in manovra.

– IMMOBILI E CONDONO : Il ministro dell’Economia, Giulio Tremonti, è stato chiaro e, parlando ad AnnoZero, ha assicurato che «non ci sarà alcun condono». Ma non è escluso che possa arrivare una forma più decisa di sanatoria rispetto a quella già prevista che consente a proprietari di «immobili fantasma» di regolarizzare la propria posizione, permettendo anche a chi possiede un immobile «regolare» di sanare abusi riguardanti ampliamenti e pertinenze. L’idea di alcuni parlamentari è quella di sanare piccoli abusi «di necessita».
Modifiche potrebbero comunque arrivare per correggere la norma che ora consente di mettersi in regola con il fisco, ma lascia ai Comuni la facoltà di agire per le irregolarità urbanistiche: gli stessi immobili «sanati» sotto l’aspetto fiscale, se non interverranno modifiche, potrebbero risultare abusivi per le norme edilizie.

– CEDOLARE AFFITTI : Non è prevista dalla manovra ma potrebbe essere proposta già al Senato, dove la manovra comincia il proprio iter, dai parlamentari più vicini al presidente della Camera, Gianfranco Fini. Il cosiddetto «pacchetto Baldassarri», chiamato così perchè messo a punto dal presidente delle commissione Finanze, l’economista Mario Baldassarri, oltre a ipotizzare una tassazione percentuale sugli affitti (la cosiddetta cedolare secca), avanza anche l’ipotesi di un taglio dell’Irap e tagli «chirurgici» su alcune voci di spesa.

– SCATTI ANZIANITÀ SCUOLA : la manovra prevede il blocco triennale degli scatti di anzianità per il personale scolastico. È questo uno dei punti su cui la Cisl, che in generale ha appoggiato la manovra varata dal governo, ha avanzato i propri distinguo. Non è escluso che alla fine ci possano essere modifiche.

– IMPOSTA SOGGIORNO A ROMA : È un’altra delle norme al centro di molte polemiche. Così non è escluso che l’ipotesi di introdurre una mini-tassa sui turisti che soggiornano a Roma, fortemente osteggiata dagli operatori turistici della Capitale, possa essere alla fine modificata.

L’Unità 06.06.10