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Manuela Ghizzoni a sostegno delle iniziative contro la manovra promosse dalla Cgil a Carpi

“Il Governo tolga le mani dalle tasche dei cittadini e dei comuni e cambi una manovra sbagliata, iniqua, contro i lavoratori e devastante per gli enti locali. Il federalismo del Governo è tutto chiacchiere e distintivo”. “Come sosteniamo nelle nostre proposte, la manovra finanziaria sarà devastante per gli enti locali e per i cittadini che usufruiscono dei servizi comunali. Il sindacato ha colto nel segno, indicando chiaramente le conseguenze dei provvedimenti sbagliati e iniqui del Governo – ha commentato la parlamentare Manuela Ghizzoni, in relazione alla nota diffusa dalla Cgil sulle iniziative a Carpi previste il 22 maggio – è falso che la manovra non mette le mani nelle tasche dei cittadini come sostiene Tremonti, perché interviene tagliando scuola, ricerca, università e cultura, e dà un colpo mortale alle autonomie locali, con tagli pesanti che puniscono solo i lavoratori dipendenti e mettono in ginocchio gli enti locali”.

“È assurdo che un lavoratore dipendente contribuisca alla manovra in modo così incisivo e i Paperoni alla Berlusconi non ci mettano nemmeno un euro. Buon senso ed equità vorrebbero che ciascuno facesse la propria parte per ciò che può dare – afferma la deputata carpigiana – Il Governo deve invece togliere le mani dalle tasche dei cittadini e dei comuni usati come bancomat”.

“Le stime per il comune di Carpi di una riduzione di 6 milioni di Euro tra il 2011 e il 2012 sono impressionanti. Basta con il federalismo delle chiacchiere: la Carta per le autonomie, insieme al federalismo fiscale, dovevano dare certezza agli enti locali sulle loro funzioni e risorse disponibili. E invece – spiega Ghizzoni – nel corso dell’esame alla Camera, il testo è stato di volta in volta svuotato dei suoi contenuti più innovativi: non c’è la semplificazione e nemmeno la lotta alla duplicazione delle funzioni, è saltato il taglio delle province e infine è stata di fatto rinviata l’attuazione della Carta a non prima dei prossimi dieci anni, ossia quando entrerà in vigore il federalismo fiscale”.

“Quella che verrà approvata sarà quindi una carta inutile e priva di qualsiasi innovazione. Per adesso – conclude la deputata – l’unico risultato che i cittadini dei nostri territori avranno da questo federalismo ‘tutto chiacchiere e distintivo’ del centrodestra è che gli enti locali saranno costretti a chiudere servizi fondamentali”.