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Brancher: il Pd presenta una mozione di sfiducia, deve dimettersi

Il capogruppo del Pd, Dario Franceschini, ha annunciato la presentazione di una mozione di sfiducia individuale verso il ministro Aldo Brancher. Non ci sarà un documento unitario di tutte le opposizioni per la riserva dell’Udc ad una iniziativa parlamentare assieme a Idv. La capigruppo di domani mattina deciderà quando calendarizzare la mozione di sfiducia. “La nomina del ministro Aldo Brancher – ha detto Franceschini ai giornalisti al termine di una riunione del direttivo del gruppo del Pd – assume sempre più caratteri oscuri che vanno chiariti fino in fondo. Non basta la rinuncia – ha proseguito – al ricorso al legittimo impedimento, la vicenda resta inqualificabile” per l’assenza di chiarezza sui motivi della nomina, vista l’assenza di deleghe assegnate a Brancher. “Per questo – ha aggiunto Franceschini – persenteremo una mozione di sfiducia individuale. Comincerà subito la raccolta delle firme – ha spiegato Franceschini -. E ci impegneremo affinchè il sostegno sia il più ampio possibile. Se nel frattempo – ha aggiunto il capogruppo del Pd – il ministro Brancher decidesse di dimettersi farebbe un servizio al Paese”. I cronisti hanno quindi chiesto a Franceschini se la mozione sarà unitaria dei gruppi parlamentari di opposizione. “Le mozioni di sfiducia – ha replicato – non le sottoscrivono i gruppi parlamentari, ma i singoli deputati. Noi presentiamo la mozione e poi chiederemo di sottoscriverla al maggior numero di deputati possibile”.

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