economia

Cala il potere d'acquisto. Le famiglie italiane risparmiano solo il 13,4% del reddito

Scende il potere di acquisto delle famiglie italiane nel primo trimestre dell’anno. Lo segnala l’Istat – che mercoledì ha anche pubblicato un’analisi sui prezzi delle città -secondo cui nei primi 3 mesi del 2010 il reddito disponibile delle famiglie in termini reali) é diminuito dello 0,5% rispetto al trimestre precedente e del 2,6% rispetto al I trimestre 2009. Scende anche la propensione al risparmio: il rapporto tra il risparmio lordo delle famiglie e il loro reddito disponibile (questa la definizione dell’Istat) ha raggiunto il 13,4%, riducendosi di 0,6 punti percentuali rispetto al trimestre precedente e di 1,6 punti percentuali rispetto allo stesso periodo del 2009.

Nel primo trimestre 2010, inoltre, é proseguita la flessione del reddito disponibile delle famiglie, che é diminuito dello 0,2% in valori correnti rispetto al trimestre precedente, mentre é tornata a crescere la spesa delle famiglie per consumi finali (+0,5%).

Il tasso di investimento delle famiglie (definito dal rapporto tra gli investimenti fissi lordi delle famiglie, che comprendono gli acquisti di abitazioni e gli investimenti strumentali delle piccole imprese classificate nel settore, e il loro reddito disponibile lordo) nel primo trimestre 2010 si é attestato all’8,5%, 0,1 punti percentuali in meno rispetto al trimestre precedente, risentendo di una riduzione degli investimenti (-1,1%) superiore a quella del reddito disponibile (-0,2%). Rispetto al corrispondente periodo del 2009, continua l’Istat, gli investimenti fissi lordi delle famiglie si sono ridotti (-10,5%) in misura superiore alla flessione del loro reddito disponibile, determinando una riduzione del tasso di investimento del settore di 0,8 punti percentuali.

da www.ilsole24ore.it