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"Finocchiaro: questa manovra è iniqua e fa ricadere solo sulle fasce deboli e i redditi medio-bassi i sacrifici”

La capogruppo del PD al Senato Anna Finocchiaro intervistata a tutto campo alla festa nazionale del Partito Democratico sulla Green Economy a Carpi: “Stanno chiudendo i rubinetti dei diritti sociali e di cittadinanza e assetando gli italiani”. Un folto pubblico ha partecipato a Carpi all’iniziativa con la capogruppo al Senato del PD Anna Finocchiaro alla Festa nazionale del Partito Democratico sulla Green Economy. A poche ore dalla battaglia parlamentare condotta dall’opposizione contro la manovra, approvata al Senato grazie alla blindatura del voto di fiducia, la capogruppo del PD è giunta nella città dei Pio accolta da quasi 400 persone per rispondere alle domande della giornalista di TRC Roberta Vandelli. L’ampia intervista ha toccato i temi dell’economia, della politica e della condizione sociale del paese, senza trascurare gli scenari futuri che possono aprirsi in seguito alle tensioni interne alla maggioranza di centrodestra.

“Questa manovra sarà pure necessaria – ha commentato la capogruppo del PD – ma noi riteniamo che non debba ricadere solo sulle fasce più deboli dei cittadini e sui redditi medio bassi e i sacrifici debbano essere distribuiti in modo equo”.

“Non è vero che il Governo non ha messo le mani nelle tasche dei cittadini: gli italiani con redditi medi e bassi vengono ulteriormente impoveriti dal taglio di trasferimenti e di risorse necessarie per i servizi di welfare degli enti locali – ha spiegato Finocchiaro – Il Governo non ha messo in campo peraltro nessuna misura che punti alla crescita, allo sviluppo, al lavoro. È una manovra che corrisponde all’idea di Paese del centrodestra, che vuole cancellare lo stato sociale e ogni sistema di welfare”.

“Stanno chiudendo i rubinetti dei diritti sociali e di cittadinanza del Paese, assetando gli italiani – ha sottolineato la senatrice del PD – e non ci prendano in giro dicendo che lo vuole l’Europa, perché all’Europa interessa solo il saldo della manovra, e non come vengono trovati i 25 miliardi di Euro per sostenerla. L’Europa non ci obbliga, come fa il centrodestra, a scaricare solo sui ceti più deboli il peso della manovra, che gli italiani sperimenteranno sulla propria pelle”.

La senatrice ha affrontato anche altri temi di politica italiana, a partire dal problema prioritario del Paese “che riguarda la condizione di 2 milioni di giovani tra i venti e trent’anni che oggi non studiano, non lavorano, non partecipano ad alcun percorso formativo e sono sfiduciati: noi dobbiamo fornire a questi ragazzi una prospettiva di futuro e restituirgli fiducia”.

Finocchiaro ha inoltre sottolineato l’esigenza di una legge elettorale che richiami gli eletti alle loro responsabilità, “L’attuale legge è un cancro per il nostro Paese, perché gli eletti sono scelti dalle segreterie di partito e senza nessun confronto con il reale consenso che hanno nel territorio, e così abbiamo un parlamento composto in larga parte da signorsì che rispondono solo agli ordini di Berlusconi”, e ha affrontato gli scenari politici futuri: “Purtroppo non vedo all’orizzonte e nell’immediato la possibilità, peraltro auspicabile, di un governo di transizione, nonostante il progressivo logoramento della maggioranza”.