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Fermiamo i tagli alla sicurezza

Il Pd in Piazza Montecitorio per portare la solidarietà alle centinaia di poliziotti e militari che partecipavano alla manifestazione di protesta contro gli effetti disastrosi della manovra finanziaria. Letta: “La sicurezza è la prima vittima della manovra e del ddl sulle intercettazioni”. Erano un migliaio davanti al Parlamento per protestare contro i tagli indiscriminati e lineari sulla sicurezza. Rappresentanti della Polizia, Vigili del fuoco, Corpo forestale, Cocer Guardia di Finanza e Aeronautica indignati per una manovra finanziaria che non garantisce nessun sviluppo ma mortifica e rende sempre più insicuro il posto di lavoro. Tanta dignità sotto il caldo dei 40 gradi romani e grida “vergogna, vergogna”, tutto sotto il controllo a vista dai loro “colleghi” che presidiavano Piazza Montecitorio.

Difficilmente ora la Questura potrà giocare sui numeri dei presenti. I rappresentanti delle forze dell’ordine mostravano nastri neri al braccio ed epitaffi in segno di lutto: “oggi il Paese è in lutto, perché è morta la sicurezza”.

“Chiediamo al governo – ha spiegato il segretario del sindacato di Polizia Sap, Nicola Tanzi – che si intervenga attraverso l’interpretazione della norma relazione tecnica di accompagnamento alla manovra. È vero che il governo ha blindato il decreto, ma siamo fiduciosi che si possa ancora intervenire”. In ballo c’è una questione di non poco conto: la sicurezza dei cittadini “già minata con i tagli operati dalla precedente manovra fiscale”.

Tra i manifestanti è arrivato anche Enrico Letta, vice segretario del Pd. “La sicurezza – ha dichiarato il leader democratico esprimendo il proprio sostegno alla protesta degli esponenti delle forze dell’ordine – è la prima vittima della manovra e del ddl sulle intercettazioni”.

“Se il governo – ha continuato il vicesegretario Pd – ha problemi di tempi, siamo disposti noi, come Pd, a farci carico dei tempi per cambiare la manovra sulle cose che vanno cambiate. Oppure subito dopo faccia un decreto che corregga la manovra su interventi come questo della sicurezza che per noi sono storture insostenibili”.

Anche Emanuele Fiano, presidente del forum Sicurezza del Partito Democratico, era presente in Piazza Montecitorio per portare la solidarietà del Pd alle centinaia di poliziotti e militari che partecipavano alla manifestazione.

“Siamo intervenuti – ha dichiarato Fiano – anche nell’aula dei deputati per portare la nostra solidarietà a quanti, ogni giorno, a rischio della propria vita, difendono sul territorio nazionale e non solo i principi della Costituzione e si sentono oggi umiliati e offesi dai tagli sconsiderati compiuti dal governo”.

Ora, oltre al lavoro di opposizione in Aula, c’è da sperare che a Berlusconi giunga “l’intercettazione” della protesta delle forze di polizia: queste sì che sono atti rilevanti.

“Le bandiere di tutti i sindacati del settore sicurezza stanno sventolando da stamattina in piazza Montecitorio. La manifestazione unitaria di Siulp, Sap, Ugl Polizia di Stato, Siap, i sindacati della polizia penitenziaria e i Cocer delle Forze Armate contro i tagli della manovra economica dimostra l’abbandono di questo governo verso chi si occupa dell’incolumità dei cittadini”. Lo ha detto Rosa Villecco Calipari, partecipando alla protesta davanti alla Camera.

“Anche oggi – ha sottolineato Calipari – è arrivato il plauso del ministro Maroni per l’operazione condotta nei confronti di uno dei clan più pericolosi della ‘ndrangheta”.

“Caro ministro – ha concluso la vicepresidente – ben vengano i complimenti, ma questa manovra va a pesare sul comparto con un contributo dell’11%. Chiusura di commissariati, diminuzione delle volanti sul territorio, abbassamento alla lotta all’immigrazione clandestina e, in contemporanea, allungamento dei tempi per le richieste di soggiorno che consentono l’inserimento degli stranieri che onestamente lavorano nel nostro Paese. Questa è la politica del governo Berlusconi, le promesse e gli elogi non possono nasconderla”.

A.Dra

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