economia, politica italiana

"Bagnasco e il federalismo «Se disgrega é un disvalore»", di M. Antonietta Calabrò

Calderoli rassicura: la nostra riforma unisce. Ma il Pd: no, divide

ROMA – Monito del cardinal Bagnasco: il federalismo se disgrega è un disvalore, è ricchezza solo se costruisce l`unità. Risposta del ministro Calderoli: Bagnasco può stare tranquillo, il nostro progetto servirà proprio a evitare la disgregazione.

Plaude il governatore veneto Zaia. In un`intervista all`Osservatore romano, dedicata alla figura di Antonio Rosmini, rispondendo a una domanda sull`attualità del progetto federalista da lui elaborato, il presidente della Cei afferma testualmente:

«La molteplicità, in tutti i campi, è una ricchezza se costruisce l`unità; se invece disgrega e allontana, allora non diventa più un valore ma un disvalore».

E aggiunge: «Si vorrebbe, a tutti i livelli e in tutti gli ambiti, che le specificità delle persone, come delle culture e delle regioni, diventino una ricchezza per il bene dell`insieme, un bene che deve essere reale per tutti». Come si vede la parola «federalismo» non è usata dal cardinale e nell`intervista è esplicitato che essa è stata realizzata a Stresa il i ° luglio, in occasione del 155° anniversario della nascita del beato Rosmini. Ma il fatto che sia stata pubblicata ieri, mentre il federalismo è uno dei IIeri”~ `19 luglio L`intervista all`<`Osservatore romano», pubblicata ieri, risale al l` luglio, anniversario della nascita di Rosmini temi caldi sul tappeto, ha fatto assumere maggiore peso alle parole di Bagnasco. Pronta la replica della Lega. «Sul federalismo – commenta il ministro Roberto Calderoli – il cardinal Bagnasco può stare tranquillo: la riforma che stiamo realizzando è quella di un federalismo che storicamente ha unito quello che era diviso o ha impedito, attraverso la valorizzazione delle diversità, della responsabilità e della trasparenza, ineludibili processi di disgregazione».

Il presidente della Regione Veneto, Luca Zaia, sottolinea che Bagnasco fa ripartire il percorso di Gioberti e Rosmini, visto che il federalismo «non a caso è di matrice cattolica», ma sottolinea anche che oggi «di non rispettoso ed egoistico c`è il fatto incontestabile che tre-quattro Regioni pagano il conto per tutte le altre». Calderoli ha anche annunciato che «alla ripresa dei lavori chiederemo un nuovo incontro, dopo quello avvenuto tempo fa insieme a Bossi, con lo stesso presidente Cei per presentare i decreti delegati, che rappresentano la soluzione sia della questione settentrionale che di quella meridionale».

«L`analisi del cardinal Bagnasco è corretta. Purtroppo di questo federalismo sappiamo ben poco, nè quanto costa nè chi ne beneficerà», commenta Enrico Farinone` (Pd). E il responsabile Economia del partito, Fassina: «Non unisce ma divide».

Corriere della Sera del 21 agosto 2010