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«La tragedia del Pakistan e l'indifferenza d'agosto», di Lello Naso

C’è una classifica delle sventure? C’è una priorità della generosità? Ci sono morti – ci si passi l’aggettivo – più simpatici di altri? Disgrazie più mediatiche? Istintivamente, anche con un moto di ribrezzo, verrebbe da dire di no. Invece la cronaca dimostra il contrario. Quest’anno, il mondo intero si è mobilitato per il terremoto di Haiti. Miliardi di euro di aiuti da ogni paese, anche dai più poveri, star di Hollywood in passerella, protezioni civili in campo per contendersi la regia delle operazioni. Navi di soccorsi che partivano e arrivavano settimane dopo. Conti correnti attivi, televisioni in perenne diretta.

Il Pakistan è sommerso dalle piogge da un mese. È interessata una superficie pari a venti volte la Lombardia. I morti sono oltre 1.600, un numero imprecisato i dispersi, gli sfollati oltre tre milioni su sette milioni di alluvionati. Secondo i geologi, il riflusso produrrà ancora morte e devastazione. Il resto del mondo, per quel poco che le tv trasmettono, guarda più o meno indifferente. Ci sono paesi più attivi – la Gran Bretagna, la Svizzera – altri quasi inermi, tra cui l’Italia e gli Stati Uniti, tra i più solerti ad Haiti. La riserva di generosità si è esaurita nei Caraibi? Il Pakistan è un paese antipatico, la culla del terrorismo islamico?

Secondo gli psicologi di massa c’è un po’ di tutto questo. Contribuisce a fare la differenza anche il periodo in cui avvengono le disgrazie. Haiti è stata affossata a inizio anno, subito dopo Natale. Lo stesso era avvenuto con lo tsunami che aveva travolto i paesi dell’Oceano Indiano il 26 dicembre del 2004. In quel caso la molla erano stati i tanti turisti stranieri coinvolti, italiani compresi.

Le vittime lontane, questo è noto, interessano poco. Ad agosto, durante le ferie, è più scomodo fare un versamento, organizzare i call center, i soccorsi. In spiaggia anche le disgrazie diventano un’eco lontana. Al rientro in città fare una donazione diventa più semplice. Non ci sono più alibi.

da www.ilsole24ore.it