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Scuole, ecco gli effetti della “cura” Gelmini

“Assegnati a Modena solo 9 docenti invece dei 70 richiesti, nessun docente in più alle scuole d’infanzia, classi affollate alle superiori, tempo pieno a rischio alle elementari”.
L’on. Manuela Ghizzoni, capogruppo Pd in commissione Istruzione e Cultura della Camera, commenta gli effetti della “cura” Gelmini sul sistema scolastico modenese. Ecco di seguito la sua dichiarazione.
«Le assegnazioni delle cattedre in questa vigilia di inizio d’anno scolastico confermano quanto andiamo sostenendo da tempo: sulla scuola è stato fatto in questi anni un gioco al massacro e adesso ne pagano le conseguenze i precari, gli studenti e tutto il mondo della scuola e la qualità del sistema educativo.

Dopo una richiesta, peraltro largamente insufficiente, dell’Ufficio Scolastico Provinciale di circa 70 posti sull’organico di fatto, il Ministero ha attribuito a Modena solamente 9 docenti e ha lasciato irrisolti tutti i problemi, a partire dalle scuole dell’infanzia. Nelle ultime settimane, il Ministro Gelmini è intervenuta su ogni questione di dibattito pubblico, tranne che sulle materie di sua competenza. Un silenzio assordante, probabilmente dovuto alla consapevolezza che l’imminente anno scolastico si aprirà in tutto il Paese con gravi disagi per le carenze di organico determinate dai tagli irresponsabili del Governo Berlusconi.

A Modena e provincia, a differenza di quanto sostenuto dall’Ufficio scolastico provinciale, la situazione non è per nulla tranquillizzante. Alle superiori i ragazzi si troveranno in classi più affollate e con una offerta formativa ridotta determinate dalla cosiddetta “riforma” Gelmini, mentre i tagli di organico impediscono di soddisfare le richieste di tempo pieno alla scuola primaria e di tempo prolungato alle medie. Stessa sorte per la scuola dell’infanzia che, sebbene in forte sofferenza di organico, non ha ricevuto nemmeno un docente in più, rendendo così inesigibile il diritto all’istruzione per moltissimi bambini modenesi. Le rassicurazioni di fine luglio che tutto si sarebbe sistemato grazie all’organico di fatto sono state smentite Ministro e Amministrazione periferica dello Stato hanno fatto il gioco delle tre carte con le famiglie, gli studenti, gli insegnanti… purtroppo, come sempre, non c’è carta che vince, e adesso scopriamo solo la carta che perde, ossia tutta il mondo della scuola e la crescita del Paese»