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Al via la terza Festa Democratica

Con il saluto e la presentazione fatta da Lino Paganelli, responsabile feste del Pd, Gioacchino Cuntrò, segretario Pd di Torino, Gianfranco Morgando, segretario Pd del Piemonte, Antonio Misiani, tesoriere del Pd e Nico Stumpo, responsabile Organizzazione del Pd, ha preso ufficialmente inizio la terza Festa Democratica 2010.
Pochi minuti dopo anche il segretario del Pd, Pier Luigi Bersani è arrivato alla festa per dare un saluto ai volontari e ai militanti e per fare una passeggiata lungo gli stand allestiti nei giardini reali di Torino. “Sarà una grande festa – ha dichiarato il leader democratico – una bella festa, Torino è la città giusta per dare un messaggio a questo Paese. Useremo questa occasione per lanciare il nostro progetto e vedrete che da qui alla fine parleremo poco di Berlusconi e molto di Italia”.

Tutti i relatori hanno voluto ringraziare i centinaia di volontari che hanno contribuito alla realizzazione e all’organizzazione della festa. “La Festa democratica ha due precise connotazioni quest’anno: è nel centro di Torino e in concomitanza dei 150 anni dell’unità di Italia”, così ha introdotto il suo intervento Lino Paganelli. “Nel rispetto dello splendido luogo in cui ci troviamo e della sua storia, cercheremo di solleticare la curiosità delle persone e dare risposte alle tante domande che ci pongono”.

“La politica italiana che pensa al Paese, quella fatta con la P maiuscola e non quella fatta da veleni, fango, dossier e ricatti di agosto, riparte da Torino” così ha dichiarato Antonio Misiani. “Questa festa – ha continuato il tesoriere del Pd – è il frutto dell’impegno della militanza, è sarà fatta da confronti aperto al di là dalle polemiche strumentali degli ultimi giorni. Avrà anche la sua valenza economica in quanto il ricavato delle feste è fondamentale per i circoli e per le strutture territoriali”. “Il berlusconismo è al tramonto – ha concluso Misiani – la sua crisi è sotto gli occhi di tutti e noi dobbiamo dare vita ad un progetto politico alternativo per restituire fiducia e speranza al Paese”.

“Siamo partiti con il piede giusto, in una città bellissima, con la voglia e l’obiettivo di riconsegnare la piazza alla sua gente”, così Nico Stumpo. “E questo in netta contrapposizione con lo spettacolo osceno, fatto di linciaggi che il centrodestra ha dato vita negli ultimi tempi. Il Pd è qui per porre l’Italia al centro della questione politica e non la politica del veleno. E la proposta avanzata da Bersani ne è un chiaro segnale. Di contro ci troviamo davanti ad una politica fatta da 5 punti con lo scopo di non far processare Berlusconi”. La cosa più sbagliata da fare in un periodo di difficoltà generale. “Occorre rilanciare l’Italia – ha concluso Stumpo – andare avanti, riformare il Paese per dare giorni migliori. Da Torino noi ci proviamo”.

“L’impegno che parte dalla Festa – ha dichiarato Gioacchino Cuntrò – è quello di realizzare un programma per Torino in chiave delle prossime elezioni amministrative per dare continuità all’ottimo lavoro fatto dal sindaco Chiamparino in questi anni. Straordinariamente seri e straordinariamente democratici per rappresentare la politica seria per il Paese e per Torino”.

Dello stesso parere anche Gianfranco Morgando che ha voluto sottolineare come la scelta della festa nel centro di Torino ha la fondamentale importanza di incontrare il popolo moderno fatto di mescolanza. E questo incontro ha chiaramente il volere di ridare a Torino un nuovo momento nazionale proprio alla vigilia dei 150 anni dell’Unità d’Italia.

Andrea Draghetti

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“Da quando abbiamo sollevato la questione della legge elettorale vedo che molti la mettono in agenda. Ho sentito varie proposte, credo che questa idea di continuare ad avere una legge in virtù della quale un uomo solo può nominare o nominarsi tutti i suoi deputati sia una cosa impensabile per il futuro”. Lo ha detto oggi a Torino il segretario del Pd, Pier Luigi Bersani, parlando con i giornalisti alla festa democratica.

“Sono convinto – ha sottolineato Bersani – che il discorso di una nuova legge elettorale andrà avanti e lo faremo andare avanti. Credo che il tema che ho sollevato possa essere apprezzato da una parte del centrodestra. Stiamo parlando di regole del gioco, non semplicemente di alternanza di governo”.

“Chiedo anche a loro – ha aggiunto Bersani – se sia pensabile continuare con una legge così. Già Casini mi pare abbia detto qualcosa di chiaro”.

“La nostra non è un’ammucchiata, l’ammucchiata è quella che sta facendo il centrodestra”. Lo ha detto oggi il segretario del Pd, Pier Luigi, alla festa democratica che inaugura oggi a Torino.

“La mia è una proposta politica precisa – ha spiegato Bersani – l’ammucchiata la sta facendo Berlusconi, che pretende di governare con gente che si insulta di continuo”.

“Voglio usare questa occasione per ringraziare i dirigenti del Pd perché hanno dato il contributo positivo. La proposta che ho avanzata – ha spiegato Bersani – tiene conto della testa di tutti, perché adesso c’è bisogno che funzioni la ditta perché il Paese ha bisogno di noi quindi vedo positivamente questi contributi e sono sicuro che potranno essere riassunti nel percorso che ho indicato e che faremo tutti quanti nel Pd”.

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