attualità, politica italiana

Lo show di Silvio

Intervenendo al World Political Forum a Mosca, Berlusconi parla solo dei suoi problemi. Attaccando magistratura e Fini. “Ho un bel discorso preparato dai miei collaboratori. Ma siamo stati male informati e l’argomento è fuori tema”. Inizia così l’intervento di Silvio Berlusconi al Forum sulla Democrazia, in corso a Mosca. Nella sala scende il gelo. Nel corso dell’intervento le telecamere inquadrano più volte Medvedev che si guarda la punta delle scarpe.

Perché Berlusconi, parla solo di politica italiana e per l’occasione, rispolvera i classici: la magistratura che ha troppo potere, l’architettura costituzionale che non gli permette di governare come vorrebbe e in chiusura, attacca Gianfranco Fini, reo di essere un professionista che vuole costruirsi la sua aziendina politica.

Così Belrusconi ci regala un’altra, ennesima, imbarazzante figura internazionale.

In sala era presenta anche Massimo D’Alema, che ha definito “grave e inusuale usare una sede internazionale per lanciarsi in polemiche politiche interne, lanciare frecciate ai suoi alleati, criticare la magistratura ed esprimersi sulla natura democratica dei partiti del suo Paese. Mi auguro che un capo del governo di questo genere se ne vada al più presto per il prestigio del Paese”.

Per Pier Luigi Bersani, segretario del Partito Democratico, quando Berlusconi va all’estero “straparla in un modo che per il nostro paese è come ricevere «uno schiaffo. E’ singolare che un presidente del consiglio faccia schiaffeggiare il suo paese. Si trattenga si sfoghi qui e lasci stare il nostro paese nel mondo”.

Un discorso, quello di Berlusconi, che va chiaramente in senso contrario al monito del Capo dello Stato, Giorgio Napolitano che aveva chiesto alla politica sostegno magistratura e alle forze dell’ordine nella lotta alla criminalità organizzata, come sottolinea Donatella Ferranti capogruppo del Pd nella commissione Giustizia della Camera: “Siamo alle solite ogni volta che è in difficoltà, il premier dà libero sfogo al suo rancore nei confronti dei magistrati”.

Un attacco ai magistrati, fa notare Andrea Orlando, presidente forum Giustizia del Partito Democratico, che è ancora più grave “in un momento in cui la magistratura è oggetto dell’aggressione di pericolose organizzazioni criminali, l’ennesimo tentativo di delegittimazione del Capo del governo è ancora più grave.”
“Nel contesto politico attuale – prosegue Orlando – assume poi carattere grottesco addebitare alla magistratura la causa dell’ingovernabilità poiché l’affermazione è fatta dal leader di una maggioranza che da settimane si sta terremotando da sola.”

Il maldestro tentativo del ministro Alfano, di coprire la gaffe del premier, parlando della giustizia come di un malato, è, poi, grottesco, chiude Orlando: “A un servizio giustizia oggettivamente in crisi questo governo non ha somministrato neppure un’aspirina, ma solo leggi ad personam, tagli e nessun serio tentativo di riorganizzazione.”

Per David Sassoli, presidente della delegazione del Pd al Parlamento europeo: “Ancora una brutta figura, ancora l’Italia messa alla berlina dal presidente del Consiglio. E’ intollerabile che il premier utilizzi lo scenario del World Political Forum per togliersi i sassi dalle scarpe sulle sue vicende personali e consumare una vendetta da quattro soldi contro i suoi avversari interni. Lo spettacolo offerto oggi dal capo del governo è la dimostrazione lampante di quanto sia ormai urgente per il Paese chiudere con il berlusconismo e col suo pericoloso armamentario di retorica e populismo”.

Per Maurizio Migliavacca, coordinatore della segreteria del PD: “Da Mosca Berlusconi ha riaperto il triste teatrino della politica che è andato in onda per tutta l’estate. Il solito spettacolo desolante. Chiusa l’avvilente parentesi estiva ora si ricomincia con gli insulti, le accuse e i veleni, lasciando come al solito confinati in soffitta i problemi delle famiglie e delle imprese”.

In sala, durante l’intervento di Berlusconi, sorrisi imbarazzati e la risata dell’accademico russo-americano Nikolaj Zurbin, che spiegherà: “Non riuscivo proprio a trattenermi. Politicamente, un livello basso, non adeguato a un premier di un paese importante. Però ci siamo divertiti. Tempi e pause da vero showman”.

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