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"La memoria corta della Gelmini", di Pippo Frisone

Sabato 25 c.m. alla Festa del Pdl a Milano, il Ministro Gelmini è tornata ancora una volta sul fenomeno del precariato in Italia per addossare tutte le colpe alle sinistre e ai sindacati.
Vorremmo ricordare all’on.Ministro alcune semplici verità che la sua corta memoria omette di ricordare. In particolare:
a) dal 10.5.1994 a oggi il centro-destra ha governato con Berlusconi ben 4 volte e negli ultimi dieci anni, tolto il biennio dell’ultimo governo Prodi, per otto anni di seguito.
b) è stata la sua collega Moratti a intervenire a più riprese sulle graduatorie permanenti dei precari, abolendo la 4 fascia, facendola confluire sulla terza, mettendo i precari storici contro sissini e paritarie, dando così avvio a un contenzioso che si trascina ancor oggi
c) è stata ancora la Moratti a raddoppiare il punteggio ai precari delle scuole private paritarie, mettendoli in posizione più vantaggiosa

d) i piani pluriennali di stabilizzazione e immissione in ruolo dei precari, uno del governo D’Alema (60mila assunzioni) e l’altro del governo Prodi (150mila), sono stati sistematicamente boicottati e vanificati dai governi di centrodestra.
e) Nel 2002 fu il governo Berlusconi a bloccare per due anni consecutivi ( 2001/02 e 2002/03) le assunzioni in ruolo dei precari.
f) I governi di centro-destra hanno voluto e gestito col DM.n.21/05 l’ultima sanatoria che aumentò a dismisura le graduatorie, istituendo per i precari con 360 giorni, corsi abilitanti speciali e di specializzazione sul sostegno
g) Il governo Berlusconi con la legge n.133/08 ha dato un colpo mortale al precariato, tagliando 135mila posti di lavoro in tre anni.
h) è stato il ministro Gelmini a inventarsi le code alle graduatorie ad esaurimento per il biennio 2009/11, salvo poi bocciarle e ritornare col prossimo aggiornamento all’inserimento a pettine.

E’ scontato che anche i governi di centro-sinistra hanno avuto i loro ritardi e le loro colpe, soprattutto quella di non essere riusciti a portare a termine le riforme annunciate.
Sul precariato sarebbe ingeneroso dare addosso alle sinistre come fa la Gelmini, dimenticandosi che per oltre 40anni la scuola è stata nel bene e nel male appannaggio esclusivo dei ministri democristiani.
Quanto ai sindacati cosa dovevano fare se non battersi per stabilizzare il personale precario che nel ‘74 costituiva la metà del personale in servizio?
Dal 74 al 84 furono immessi in ruolo quasi 600mila precari e di tutto questo non ne facciamo una colpa ai sindacati, anzi torna a loro merito!
Le continue sanatorie che si sono succedute dalla L.270/82 in poi testimoniano l’incapacità d’una classe politica non in grado di affrontare in maniera organica e di sistema tutti i problemi della scuola e tra questi quello del precariato ha rappresentato il sintomo e non la causa…
La Legge 326/84, la legge 417/89 e la legge 124/99 sono stati tentativi di risolvere più l’emergenza che dare stabilità e credibilità all’intero sistema.
Quanto alle ”riforme epocali“ del Ministro Gelmini queste sono sotto gli occhi di tutti.
La distruzione di 135mila posti di lavoro in tre anni, la cronica carenza di finanziamenti, le riforme che servono solo a fare cassa, fanno tutt’uno con la precarietà della scuola che riflette una società in crisi anch’essa sempre più precaria e divisa, senza certezze per il futuro che fa fatica a dare ai giovani una speranza per il loro avvenire.

da ScuolaOggi 27.09.10

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