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Università, da Pd pacchetto emendamenti per contenere danni e valorizzare i ricercatori

Ghizzoni:risorse adeguate a media Ocse, tutele per precari, in cattedra in 6 anni. “Il partito democratico ha presentato un pacchetto di emendamenti al ddl università volto a contenere i danni di una riforma profondamente sbagliata perché inserita in una logica di tagli, lesiva dell’autonomia degli atenei, che non garantisce le legittime aspettative di chi già lavoro nelle università e chiude le porte ai giovani. La verità è che con questa legge si rischia di perdere un’intera generazione di talenti che ha già pronte le valigie per andare all’estero dove verrebbe valutata solo per il proprio valore scientifico. I nostri emendamenti prevedono che l’Italia raggiunga il livello medio Ocse di investimenti per il sistema universitario; che il 50% dei finanziamenti agli atenei sia ripartito secondo i risultati conseguiti; che i meccanismi per garantire il diritto allo studio tengano insieme merito e reddito; che ai giovani precari sia attivato un contratto di lavoro con adeguate tutele sociali; che si possa entrare in cattedra dopo 6 anni di esperienza come ricercatore a tempo determinato; che sia istituito una carriera unica del professore universitario alla quale si acceda con idoneità e valutazione; che venga sbloccato il turn-over e le inique misure contro il personale previste dalla manovra estiva. E’ un pacchetto di emendamenti che riprende idee coraggiose di rinnovamento delle università e che riscrive profondamente il ddl Gelmini. Su questi emendamenti sfidiamo il Governo e le diverse forze della maggioranza”. Così la capogruppo democratica nella commissione Cultura della Camera Manuela Ghizzoni.