partito democratico, politica italiana

Franceschini interviene all'Assemblea Nazionale del PD

Franceschini: “Tutti uniti per cambiare la legge elettorale”. Il capogruppo PD interviene anche su immigrazione e sull’unità del PD

Il Pd deve lanciare “un appello a tutti” i partiti per cambiare la legge elettorale “per poi tornare alla normalita’ del bipolarismo”.
Lo ha detto il capogruppo del Pd alla Camera, Dario Franceschini, intervenendo all’Assemblea nazionale del partito.
Franceschini ha detto di credere che Berlusconi “tentera’ il colpaccio, visto che il suo consenso si sta erodendo a vista d’occhio”. Egli quindi vorra’ andare presto ad elezioni sfruttando una legge elettorale che “assegna il 55% dei seggi anche a chi vince con il 32%, uno scenario plausibile visto il temporaneo schema tripolare. ‘Siamo nel massimo rischio che corre una democrazia europea nel 2010 – ha proseguito – come dimostra la nostra quotidiana battaglia per la difesa dei normali principi di democrazia”.
Insomma “siamo in una situazione di emergenza – ha spiegato ancora Franceschini – a cui si risponde con strumenti di emergenza: e cioè un appello a tutti quelli che ci stanno, per cambiare questa legge elettorale e poi tornare alla normalità del bipolarismo”.
Immigrazione, abbiamo idee diverse dalla destra.
“Sono d’accordo che servono regole certe per l’immigrazione, che bisogna tutelare la sicurezza degli italiani, ma deve essere chiaro che noi su queste cose abbiamo un’idea diversa dalla destra”. Così il capogruppo alla camera Dario Franceschini, interviene nel dibattito interno sull’immigrazione spiegando “noi rimarremo sempre contrari a chi spara sui barconi, a chi vuole scuole differenti per i bambini stranieri e a chi non vuole dare la cittadinanza ai bambini nati in Italia. Io sto con il Cardinale di Milano che predica accoglienza e integrazione”. Franceschini insiste sulla necessita’ di dire “a voce alta che non siamo d’accordo” con chi spara sugli immigrati. E insiste sulla necessita’ di una risposta univoca ad ogni problema e soprattutto sull’importanza di considerare tutta la societa’ italiana: “un partito nazionale – ha detto – e’ quello che ha dentro di se’ tutta la societa’ italiana e non solo un blocco sociale, che non prende dunque solo alcune associazioni sindacali ma tutte”.
L’invito del capogruppo e’ di “fare battaglie che facciano riemergere le differenze con la destra anche dicendo cose scomode”.
Il PD un partito unito.
“Alle primarie ho detto che qualunque fosse il risultato mi sarei sempre impegnato per il partito e non sara’ qualche amicizia personale o una storia passata a farmi cambiare idea. Il Pd deve essere un partito unito, ma lo deve essere senza ipocrisie. Non vorrei che si sospendessero le divisioni durante le assemblee nazionali per poi riprenderle il giorno dopo sui giornali. Questo non andrebbe. So che la malattia dell’indebolimento del leader ci ha fatto un male enorme negli ultimi sedici anni, dalla nascita dell’Ulivo in poi. La nostra gente non lo può più sopportare”. Insiste il capogruppo Pd alla Camera: “Io già al congresso dissi che dal giorno dopo avremmo sostenuto lealmente chi ha vinto le primarie. Quell’impegno io lo manterrò, ed è più forte di qualsiasi storia passata e di qualsiasi individuale. Nessuno intende rinunciare alle idee sulle quali ha raccolto il consenso, ma le metto a disposizione di un progetto comune. Pier Luigi, voglio che tu sappia che noi manterremo quell’impegno di costruire questo partito insieme”.
da www.partitodemocratico.it

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