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“Manovra correttiva” del governo: l’ennesimo slogan

Finanziaria, Fassina: “Arriva la manovra correttiva, l’ennesima pezza”. Passa all’unanimità l’ emendamento del Pd per la promozione del turismo. Della Seta: “Vergogna Tremonti, quasi dimezzati i fondi al museo nazionale della Shoah”. Per ovviare alle proteste contro i tagli, inferti indistintamente dalla Finanziaria in tutti i settori dell’economia italiana, il ministro Tremonti ha lanciato un nuovo slogan che ora a buon dire si può definire elettorale. Si tratta del ‘Decreto Sviluppo’, un buon titolo, ma che di fatto nasconde dei contenuti pressappoco inesistenti. Secondo questa “Manovra Correttiva”, che dovrebbe ribaltare le sorti del nostro Paese, verranno erogati dei nuovi finanziamenti per rilanciare l’economia italiana.

Di fatto si tratta di una ‘legge mancia’, così è stata definita dal Pd e dalle altre opposizioni, perché riguarda dei vecchi fondi già stanziati che sono stati sbloccati, con l’aggravante che questa ‘manovra correttiva’non dispone di un piano organico nazionale, ma finanzierà piccoli progetti scollegati tra loro con il risultato di spercare delle risorse utili.

Mentre in Commissione Bilancio si cominciava a discutere della Finanziaria, le agenzie hanno annunciato l’arrivo a breve di un decreto di 7 miliardi che ne cambia la natura e i contenuti. Secondo Pierpaolo Baretta, Capogruppo Pd della Commissione Bilancio della Camera ‘siamo di fronte al caos e a una totale mancanza di rispetto non solo del Parlamento, ma anche degli italiani ai quali è stato detto che tutto era stato fatto e che tutto era sotto controllo’.

“Questa è un ulteriore prova della crisi nella quale versa la maggioranza e del commissariamento del Governo da parte del ministro dell’Economia – ha concluso Baretta -. Se si prevede un decreto economico lo si presenti immediatamente e diventi parte integrante della discussione sulla Finanziaria”.

“Siamo oramai al ridicolo”, ha dichiarato Stefano Fassina, responsabile economico del Pd. “La Camera ha appena iniziato a discutere la cosiddetta finanziaria tabellare, l’undicesimo provvedimento di finanza pubblica in poco più di due anni, mentre è in arrivo una ulteriore manovra. Non ha nulla per lo sviluppo, mette soltanto pezze sui buchi lasciati aperti dalla manovra correttiva di giugno, la decima. Quella che con interventi per 25 mld avrebbe messo a posto i conti pubblici”.

Inoltre, ha aggiunto il responsabile economico del Partito democratico, ‘il ministro Tremonti dopo aver ironizzato sulle proposte di copertura avanzate dal Pd, ora copia la vendita delle frequenze digitali per recuperare risorse. E’ l’ennesima conferma che il governo ed il ministro dell’economia sono confusi e sbandati da insormontabili problemi politici nella maggioranza”.

L’Italia ha bisogno di una svolta di politica economica che punti al risanamento della finanza pubblica attraverso la crescita e l’equità, e secondo il Partito democratico, che ascolta il grave scontento generale degli italiani, non è di certo questa la via.

Ha analizzato i dati sul risparmio nel nostro Paese, Manuela Ghizzoni, Capogruppo Pd in Commissione Cultura della Camera. Tali dati, ha dichiarato la deputata, ‘indicano ancora una volta che l’Italia avrebbe bisogno di una politica economica che poggi l’indispensabile risanamento della finanza pubblica su una strategia di riforme per la crescita, il lavoro, l’equità’.

“Invece – ha detto Ghizzoni – è in arrivo l’ennesimo intervento di correzione dei conti che soltanto la propaganda può definire ‘Decreto Sviluppo’. Si tratta, in realtà, di altre toppe improvvisate per tentare di chiudere i buchi aperti con le manovre precedenti. Tagli alla cieca e lotterie per approfittare della disperazione della povera gente”.

E parlando in particolare del comparto culturale italiano, tanto apprezzato in tutto il mondo, ma totalmente ignorato dal governo, la deputata democratica, ha denunciato ciò che è accaduto in Commissione Cultura alla Camera in questi giorni. Situazione che rivela una maggioranza allo sbando che ubbidisce al Governo ma litiga al suo interno.

“Ad una Finanziaria che taglia scuola, università, cultura ed editoria la maggioranza risponde con un silenzio imbarazzato e il nervosismo della Lega, mentre la Presidente della Commissione Cultura, Aprea declassa gli emendamenti del Pd a pure intenzioni. Intenzioni che comunque vengono bocciate dall’ ubbidiente maggioranza: no alle borse di studio, no al fondo unico per lo spettacolo, no agli incentivi fiscali per il cinema”.

Il Partito democratico però cercando di arginare le gravi mancanze del governo, continua a presentare numerosi emendamenti alla Finanziaria, per cercare di migliorarne in parte i contenuti. Solo sporadicamente, purtroppo, le proposte del Pd vengono accolte.

Una vittoria del Pd alla Camera è della scorsa settimana, quando è stato approvato all’unanimità e con il parere favorevole del governo, un emendamento del Partito a prima firma Elisa Marchioni, che stanzia 45 milioni di euro per il rilancio del turismo attraverso la promozione del marchio ‘Italia nel mondo’.

Lo ha reso noto la stessa deputata democratica, componente della Commissione Attività produttive di Montecitorio, che ha fatto presente che “grazie a questa modifica della tabella C della finanziaria, il Governo dovrà dare 45 milioni (10 milioni nel 2011, 15 milioni nel 2012 e 20 milioni nel 2013) all’Enit, l’Agenzia nazionale del turismo per metterla nelle condizioni di operare per le proprie finalità all’estero”.

L’attuale finanziamento – ha sottolineato Marchioni – è una presa in giro perché non permette la funzionalità dell’ente visto che i 25 milioni assegnati dal Governo servono solo a finanziare le spese di esistenza dell’Enit. Se non ci fosse stato il nostro intervento, il turismo italiano sarebbe stato fortemente penalizzato. E meno male che il ministro Brambilla non perde occasione per fare annunci fantasmagorici per il rilancio dell’industria turistica italiana. Difenderemo questo emendamento per evitare che nel corso dell’esame in commissione Bilancio alla Camera, la maggioranza o il governo stesso ci ripensino”.

‘Un’autentica vergogna’, invece, come l’ha definita a buon dire il Senatore del Pd Roberto Della Seta, riguarda il fatto che, ‘Berlusconi e Tremonti con l’ultima Finanziaria riducono di oltre il 30% i fondi destinati al Museo Nazionale dell’Ebraismo Italiano e della Shoah di Ferrara, l’unica istituzione museale italiana che si occupi di coltivare e trasmettere la memoria degli ebrei italiani e del prezzo che pagarono all’Olocausto”.

“Si tratta di un altro bel regalo della logica tremontiana dei tagli lineari, che colpisce indiscriminatamente senza badare all’utilità sociale e culturale dei diversi destinatari di finanziamenti pubblici. In questo caso la scelta è particolarmente inaccettabile: decurtare uno stanziamento che ammontava a poche centinaia di migliaia di euro significa zero per le finanze pubbliche e invece pesa moltissimo sulla vita e l’attività del solo museo nazionale italiano dedicato alla Shoah-ha dichiarato Della Seta, con grande sdegno-. Mi auguro che il Ministro Bondi, al quale ho rivolto un’interrogazione urgente, intervenga quanto prima per riparare a questo errore evidente”.

Anto.Pro.

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