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Lavoro Italia, il PD incontra le parti sociali

La crisi economica non può aspettare il governo. “Abbiamo presentato alle forze sociali le nostre proposte su fisco, lavoro, patto di stabilità e abbiamo espresso le nostre preoccupazioni sullo stato dell’economia, delle imprese e dell’occupazione. E abbiamo raccolto la stessa preoccupazione anche da parte delle forze sociali e una forte esigenza di governabilità e di governo”. Così Pier Luigi Bersani, segretario del Pd al termine di un incontro con le parti sociali a cui hanno partecipato, tra gli altri, Emma Marcegaglia e i segretari di Cgil, Cisl e Uil.

“Viene fuori con grande acutezza – ha aggiunto il leader democratico – che in questo momento c’è un’assenza di governo e se la instabilità politica porta ad una fase elettorale avremo per mesi una situazione molto complicata”.

Un chiaro segnale d’allarme che è stato condiviso da tutte le parti sociali: prima si esce da questa impasse-crisi politica e prima si potrà riavere un governo stabile capace di dare nuovi impulsi alle politiche industriali economiche e fiscali e far ripartire l’economia.

All’incontro dove il Pd ha esposto le proprie proposte per una riforma del fiscale hanno partecipato la presidente di Confindustria, Emma marcegaglia, i segretari di Cgil, Cisl e Uil, Susanna Camusso, Raffaele Bonanni e Luigi Angeletti, il presidente di Rete imprese, Carlo Sangalli e quelle di Confcooperative Luigi Marini, oltre ai rappresentati di Abi, Anna Finocchiaro e Dario Franceschini, capigruppo Pd di Camera e Senato e il responsabile economico Pd Stefano Fassina.

Un governo di transizione è per il Pd la possibile soluzione per uscire dalla «palude» nella quale si è impantanato il governo. È il momento di un patto sociale basato su nuove norme sul lavoro, tutele per i lavoratori precari (“perché un’ora di lavoro precario non può costare meno di un’ora di lavoro stabile”), un salario minimo garantito per chi non è tutelato dal contratto nazionale e una legge sulla rappresentanza.

Il Pd si batterà nei prossimi giorni per il ripristino dello sgravio del 55% per gli investimenti destinati alla green economy. Un obiettivo condiviso anche dal neo segretario della Cgil, Susanna Camusso che ha commentato “c’è stato un giudizio comune sulla necessità che nella manovra ci siano strumenti per la crescita come l’eco bonus”. Per Raffaele Bonanni “la crisi purtroppo non è finita, anzi ci sono segnali preoccupanti. Si fa sentire la mancanza in Europa di un governo politico. La politica sia pronta a fare la sua parte con nuova legge elettorale e indichi una strada al Paese contro i populismi di destra e di sinistra». Angeletti ha posto l’accento sulla necessità di aver un governo capace di guidare l’Italia fino al 2013 “oppure è meglio andare a elezioni”. Per la Marcegaglia è necessario “fare presto per perché il Paese non può vivacchiare. L’appello è sempre lo stesso: occuparsi dei problemi dell’economia e dell’occupazione, trovare una soluzione che permetta a questo paese di essere veramente governato.

A.Dra

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