università | ricerca

Ma quale miliardo in più per l'Università? Meno 276 milioni

Intevento dell’on Ghizzoni alla Camera dei Deputati per illustrare emendamento a sua firma a incremento del Fondo di finanziamento ordinario per l’università

Signor Presidente, approfitto dell’illustrazione del nostro emendamento soprattutto per fare chiarezza sulla reale disponibilità del Fondo di finanziamento ordinario per l’università. Nei giorni scorsi la propaganda del Governo ha comunicato al Paese – non nego – con una certa efficacia che, grazie al maxiemendamento della settimana scorsa, sono stati dati un miliardo in più all’università e risorse al disegno di legge Gelmini.
Questa è una menzogna, non corrisponde a verità, non c’è alcun miliardo in più a favore dell’università e non ci sono risorse per la presunta riforma. Anzi, al netto degli 800 milioni che sono stati iscritti nel maxiemendamento, il Fondo di finanziamento ordinario per il prossimo anno 2011 registra ancora un segno meno, meno 276 milioni, dato che il disegno di legge di stabilità varato dal Consiglio dei Ministri il 15 ottobre aveva previsto un taglio su questo fondo di un miliardo e 76 milioni di euro. Si fa presto a raggiungere questa cifra, basta sommare il taglio lineare di 126 milioni con i 550 milioni del cosiddetto Fondo Padoa-Schioppa-Mussi che avete soppresso e i 400 milioni che avevate recuperato per quest’anno, con lo scudo fiscale, e che, ovviamente, per il prossimo anno non ci sono più. È facile fare la somma: 126 più 550 più 400 fanno 1 miliardo e 76 milioni di euro che avete tagliato al Fondo di finanziamento ordinario.
È certamente positivo, quindi, che con il maxiemendamento abbiate stanziato 800 milioni, ma non si tratta di risorse in più, si tratta, semmai, della restituzione di risorse che avevate sottratto. Colleghi, vi chiedo, soprattutto a quelli della maggioranza, un attimo di attenzione, perché con la disponibilità che il fondo raggiunge in questo modo siamo a 6,9 miliardi; si pagano a malapena gli stipendi di coloro che sono iscritti nei ruoli dell’università, dato che è a tutti noto che per questo scopo – e si tratta di spese obbligatorie – occorrono 6,8 miliardi. È falso e demagogico affermare che all’università sono state date risorse in più. Le rassicurazioni del Ministro Gelmini sulla possibilità di trovare altre risorse – rassicurazioni che sono state riprese ieri in una dichiarazione del senatore Valditara e, oggi, da un famoso quotidiano economico-finanziario – sono solo parole, parole al vento. Adesso noi, che stiamo discutendo il disegno di legge di stabilità, abbiamo bisogno di fatti, di cifre scritte nero su bianco, mentre quelle finora iscritte a bilancio presentano un segno rosso in quanto hanno un segno meno, e questo deve essere chiaro.
PRESIDENTE. Deve concludere, onorevole Ghizzoni.
MANUELA GHIZZONI. Signor Presidente, ritengo di avere ancora un minuto. In queste condizioni, quindi, è ideologico e velleitario, peraltro, parlare di un emendamento per ulteriori assunzioni di personale. Non le potete fare perché vi sono appena le risorse per pagare gli stipendi di quelli che sono di ruolo.
Signor Presidente, lo so che questa disposizione, inserita nel maxiemendamento, che parla, appunto, di assunzioni teoriche di personale, di professori associati è la modalità per camuffare l’impossibilità del Ministro di assumere un impegno e una promessa fatta, che era quella di assumere 9 mila associati in sei anni. Questa è una promessa inadeguata, che ho spiegato essere demagogica, ma, soprattutto, è una promessa mancata, è l’espressione più chiara del vostro modo di governare, cioè promesse demagogiche e promesse non mantenute (Applausi dei deputati del gruppo Partito Democratico).