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Università. Ghizzoni (Pd), Gelmini ascolti le proteste dei ricercatori. Le loro sono richieste di buon senso

“Il governo ascolti le richieste dei ricercatori che stanno ricorrendo anche a forme di proteste estreme ma civili. Non chiedono altro che un gesto di attenzione da parte della politica, che per il momento non è arrivato”. Lo ha detto Manuela Ghizzoni, capogruppo Pd in commissione Cultura della Camera.
“Le risorse reperite dalla legge di stabilità – ha proseguito Ghizzoni – non possono essere finalizzate in alcun modo alla progressione in carriera dei ricercatori di ruolo e tantomeno alla assunzione dei ricercatori precari poiché sono appena sufficienti a pagare gli stipendi di coloro che già lavorano nelle università. Ci auguriamo che la discussione in Aula alla Camera sul ddl Gelmini sia l’occasione per recepire queste richieste di buon senso. L’università italiana ha bisogno delle competenze scientifiche e didattiche dei ricercatori di ruolo e precari per poter competere con gli altri paesi europei e internazionali”.

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Università, Pd a Gelmini: metta da parte pregiudizi e ascolti proteste
Ghizzoni: permane scippo di 300 milioni ad atenei

“Ma quale miliardo in più: la verità è che in Finanziaria non c’e’ nemmeno un euro in più. Ci sono piuttosto 276 milioni di euro in meno rispetto a quest’anno. Ne mancavano 1.076 all’appello sul fondi di finanziamento ordinario degli atenei, ne vengono restituiti solo 800. Ne quindi mancano 276. E’ una questione matematica oltreché che politica”. Così la capogruppo del Pd nella commissione Cultura della Camera, Manuela Ghizzoni, che aggiunge: “e come se non bastasse, si impongono al parlamento tempi contingentati e il governo si chiude a qualsiasi contributo delle opposizioni per cambiare un provvedimento centralistico che mette a repentaglio l’autonomia degli atenei e non offre alcuna prospettiva a chi nell’università già ci lavora e aspira ad entrarci. Il ministro metta da parte i suoi pregiudizi e ascolti le ragioni delle proteste”.