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Montagne di rifiuti e di bugie

Una storia di ordinaria follia. Quella di ieri è stata la giornata più surreale e significativa su come il governo pensa di risolvere il problema dei rifiuti a Napoli. Un escalation di mediocrità, approssimazione e falsità iniziate già all’apertura del Parlamento. Questa una sintesi cronologica.

La politica italiana si è svegliata con l’amara diagnosi fatta dagli ispettori della Ue sulle condizioni della spazzatura a Napoli. Un giudizio semplice e impietoso: la situazione è la stessa registrata due anni fa nel massimo dell’emergenza. Ma come? Ben 7 volte Berlusconi aveva dichiarato di aver fatto il miracolo e di aver risolto il problema dei rifiuti già nel primo Consiglio dei ministri che, per la gioia dei media, si era svolto a Napoli. Cosa è successo nel frattempo? Cosa è successo mentre Bertolaso si affrettava a nascondere la spazzatura sotto il tappeto?

Napoli è stata abbandonata. Napoli ha acquisito la nomea mondiale di sporcizia e di degrado. Insomma Napoli, grazie alla politica del ghe pensi mì è diventata una discarica di munnezz’. Complimenti.

L’allarme riproposto con forza nell’ultimo mese è stato affrontato dalla premiata ditta B&B (Berlusconi e Bertolaso) come una vicenda ordinaria: nessuna emergenza entro 10 giorni tutto ritornerà pulito. Così mentre il Pdl campano si prendeva a mazzate tra le diversi fronde di potere locale, il ministro Carfagna attaccava la Mussolini sulla gestione napoletana chiedendo l’intervento del coordinatore Denis Verdini e il sottosegretario Cosentino pontificava soluzioni dall’alto della sua lungimiranza politica. Ma tutti si potevano vantare di aver raggiunto un nuovo miracolo al termine del nono giorno quando Berlusconi decretava finita l’emergenza con l’accordo siglato con gli amministratori locali.

Ma se sulla carta tutto sembrava risolto nella pratica l’emergenza si aggravava. Gli scontri tra manifestanti e le forze dell’ordine portavano ancora scompiglio mentre l’immondizia continuava ad accumularsi nelle strade. Tutto peggiorava fino a ieri, giornata campale della mediocrità di questo governo. L’esecutivo annunciava la presenza di un decreto per l’emergenza rifiuti. Ma il testo di questo decreto nessuno aveva la possibilità di poter visionare. La strategia del governo era quella di presentare una traccia, una bozza di disposizioni da approvare subito per poi completare il decreto più tardi. Insomma si votava su un testo non completo che poteva essere stravolto a piacimento ex post. Alla faccia del rispetto delle regole!!! Il presidente dei deputati del Pd lanciava l’allarme dai banchi di Montecitorio con un intervento molto duro di denuncia.
I deputati campani Pd chiedevano un incontro immediato con il sottosegretario Letta per avere chiarimenti sul decreto. L’incontro veniva organizzato per le ore 20 ma non era più necessario nel momento in cui il decreto, come un coniglio dal cilindro del mago, compariva, nello stupore generale, nelle mani del Capo di Stato, Giorgio Napolitano. “La vergogna istituzionale della mancata definizione del decreto sui rifiuti in Campania si è chiusa, a quanto si apprende, con un colpevole e ingiustificabile ritardo” dichiaravano i parlamentari campani. “A questo punto – continuavano in una nota – è ovviamente superata la necessità dell’incontro con il sottosegretario alla presidenza del consiglio, Gianni Letta. Speriamo di poter verificare al più presto il reale contenuto del provvedimento per esprimere la nostra valutazione sulla base di quello che in questi giorni abbiamo ripetuto con chiarezza. La situazione a Napoli e in Campania è intollerabile, la rabbia per le promesse, ancorché annunciate solennemente, puntualmente mancate da parte di Berlusconi e del suo governo è purtroppo un sentimento ampiamente diffuso tra i cittadini. Noi ci auguriamo che le misure previste siano quelle necessarie altrimenti continuerà la nostra opposizione basata su proposte concrete e realizzabili”.

Ma aveva da passa’ a nuttata perché alle furbizie non c’era ancora un limite. Durante la trasmissione Ballarò veniva presentato un reportage sulla situazione a Napoli sommersa dai rifiuti. Era il turno del capo in persona a interrompere la trasmissione con una telefonata di accusa per “mistificazione” dell’informazione. Berlusconi come al solito imponeva il suo monologo con la promessa di accettare qualche domanda da Floris. Alla controinformazione di Berlusconi non corrispondeva poi nessuna risposta alle domande del conduttore della trasmissione.

“Purtroppo per il Paese, Berlusconi insiste a raccontare un Governo che non c’è. Vive sulle nuvole, mentre i cittadini sono ormai a terra, con i piedi nell’acqua o sommersi dai rifiuti, alle prese con una crisi economica che non sa o non vuole affrontare”. Lo ha dichiarato Rosy Bindi, presidente del Pd, presente durante Ballarò. “Il decreto sui rifiuti – elenca l’ex ministro della famiglia – fino a ieri era un fantasma; quello sulla sicurezza va contro le normative Ue sulla circolazione dei cittadini comunitari e, con gli emendamenti Pdl, smonta le norme antimafia sugli appalti; la riforma fiscale è per ora solo un annuncio, e intanto con i tagli agli enti locali la pressione su famiglie e imprese negli ultimi due anni e mezzo è cresciuta; la legge di stabilità finanziaria si basa su previsioni sbagliate”. “Berlusconi – ha concluso – non ha più la percezione di ciò che accade nel Paese e, sembra, nemmeno all’interno del suo partito che richiama, senza pudore, alla sobrietà dei comportamenti. Per questo prima va a casa, meglio sarà per gli italiani”

Nonostante la caduta sarà piena di contraccolpi e di falsità, Berlusconi vede il suo impero sgretolarsi addosso. Prossima fermata per il berlusconismo? Il capolinea.

A.Dra

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“Nessuno l’ha visto, nessuno ne conosce le linee generali. Insomma del decreto sui rifiuti tanto propagandato dal governo per risolvere definitivamente la grave emergenza in Campania se ne è persa traccia. Sembra di essere in piena commedia degli equivoci e invece siamo nel pieno di una crisi politica e di potere tutta all’interno del Pdl che si ripercuote senza ritegno e con ferocia sulla
cittadinanza campana esponendola ormai a rischio sanitario”. Lo ha affermato Anna Finocchiaro, Presidente del gruppo Pd a Palazzo Madama.
“La Campania – ha sottolineato la Presidente – sta vivendo dei momenti drammatici come hanno denunciato anche i commissari europei e il centrodestra continua a coprire con gli annunci di un decreto fantasma le violente contrapposizioni che dilaniano il Pdl campano”.
“A tutto questo il Partito democratico risponde con azioni concrete, la presentazione di un disegno di legge che prevede disposizioni precise per superare l’emergenza rifiuti in Campania a partire dallo stop del commissariamento e riaffidando agli Enti locali le competenze previste dalle normali leggi. La maggioranza e il governo – ha concluso Anna Finocchiaro – dimostrino responsabilità istituzionale e discutano nel merito le proposte avanzate”.
Per Stella Bianchi, responsabile Ambiente del Pd “a sei giorni di distanza dal Consiglio dei ministri che lo ha approvato, il fantomatico decreto legge sull’emergenza rifiuti in Campania sembra essere
arrivato all’esame del Quirinale. Continuiamo a non conoscerne il contenuto, ma ci auguriamo vivamente che al primo posto ci sia l’individuazione di criteri e procedure per selezionare i siti idonei a sversare i rifiuti che continuano ad accumularsi nelle strade di Napoli e della provincia. La nostra più grande preoccupazione è che il governo e la Regione in primo luogo continuino a non fare nulla per risolvere la situazione drammatica che è sotto gli occhi di tutto il mondo e che espone i cittadini a rischi per la propria salute.
Per evitare che la crisi precipiti in un’emergenza ambientale, il governo e la Regione prendano provvedimenti immediatamente operativi nel pieno rispetto dei vincoli ambientali e della tutela del Parco nazionale del Vesuvio, per evitare che quanto sta accadendo in queste settimane sia solo l’anticipo di quanto può succedere tra pochi mesi, quando le discariche in funzione saranno completamente esaurite.
Assieme a queste misure, va avviato un percorso che consenta finalmente di superare una gestione emergenziale per avviare una ordinaria gestione del ciclo dei rifiuti anche in Campania. Questo è il cuore delle proposte che abbiamo presentato giovedì alla Camera e al Senato e sulle quali speriamo di poter avere interlocutori attenti nella maggioranza.

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