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"No, non torno negli Usa è il momento di lottare"

La ricercatrice Francesca Coin questa sera a “Vieni via con me”. Con una lettera a “Repubblica” Francesca Coin, 34 anni, illustrò lo shock del rientro in un´università italiana dopo otto anni di vita accademica in America: «Negli Usa era venuto a prendermi all´aeroporto il capo dipartimento dell´ateneo, come ricercatrice guadagnavo il triplo, essere giovani là è una risorsa non un problema». Ora è sui tetti di Architettura, a Roma, e questa sera leggerà nello studio di Fazio e Saviano un elenco di cose per lei necessarie all´università italiana.
Sono passati 45 giorni da quella lettera, che è successo nel frattempo?
«Il ministro Gelmini non mi ha mai risposto e io, da ricercatrice, ho dichiarato l´indisponibilità a insegnare alla Ca´ Foscari. E con l´avvicinarsi del voto parlamentare è cresciuta la necessità di bloccare una riforma sbagliata».
Perché sbagliata?
«Per tre motivi, fra i tanti. Non trova un posto per i ricercatori precari, saranno precari per sempre. L´autonomia di pensiero che da secoli nutre le università viene compromessa dall´arrivo di un cda con poteri vincolanti. E poi hanno tagliato del 90% le borse di studio: il diritto a studiare sarà solo dei ricchi».
Nonostante l´Italia bloccata, è probabile che la riforma passi.
«Lo temiamo. C´è stato uno scambio: la sfiducia al governo ha prevalso sull´università».
Che fa, torna in America?
«Là sarei comunque straniera. In Italia posso dare tutto quello che ho imparato negli Usa per un fine più grande. Oggi nel mio paese c´è l´humus per creare qualcosa di nuovo».

La Repubblica 29.11.12

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“Gelmini: sì a riforma entro l´anno atenei in fermento, domani il corteo”, di Corrado Zunino

Il decreto arriva alla Camera, potrebbe approdare al Senato il 9 dicembre. Il ministro: sarà la fine della cultura egualitaria del ‘68
Rinfrancata dalle parole di Gianfranco Fini, che ha assicurato il voto favorevole alla riforma dell´università, domani mattina alla Camera, dei 36 deputati di Futuro e Libertà, il ministro dell´Istruzione Mariastella Gelmini ritrova il coraggio e assicura: «Prima della metà di dicembre la riforma sarà legge». La Gelmini, convinta dell´approvazione alla Camera già domani sera, chiederà infatti di mettere il decreto legge in calendario al Senato il 9 dicembre, certa di un passaggio definitivo rapido. «È una riforma epocale sul piano culturale: spazza via la cultura egualitaria del ‘68», dice il ministro. «I ragazzi li hanno convinti che il governo gli ruba il futuro, ma illuderli che mettendo più soldi si risolve tutto è demagogia». Il sindaco di Roma, Gianni Alemanno, si mostra critico sulla politica dei tagli: «La riforma può essere discussa e migliorata. I tagli devono essere annullati. Sono stati commessi alcuni errori: ci volevano più risorse per dare il segno dell´intenzione di investire sull´università».
In un video rintracciabile sul sito della rete dei ricercatori 29 Aprile, che giovedì hanno filmato la salita sui tetti romani di Architettura di quattro deputati finiani, si ascoltano Fabio Granata e Benedetto Della Vedova dire: «Abbiamo detto sì alla riforma perché ci sono state forti pressioni del capo dello Stato». E poi, visto che «intendiamo votare la sfiducia a Berlusconi, vogliamo arrivare al 14 dicembre compatti». Fughe in avanti – come il “no” al decreto Gelmini -potrebbero mettere a rischio il gruppo parlamentare.
La protesta degli studenti, però, non si ferma. Fin qui sono state coinvolte 38 città, mentre 51 facoltà e rettorati sono occupati e in 19 università studenti e ricercatori sono sui tetti. Oggi in tutta Italia sono previste assemblee per preparare il presidio a Montecitorio di domani mattina e nuove iniziative. Sulle terrazze di Architettura, ormai luogo simbolo della rivolta giovanile, sono attesi il musicista Nicola Piovani e l´attore Ascanio Celestini. E i superstiti di Architettura – due piccole tende americane in queste notti li hanno difesi dalla pioggia – hanno ottenuto che il Manifesto trasferisse in Fontanella Borghese la riunione di redazione. All´Aquila sit-in in piazza Duomo, zona agibile nel cuore del centro storico devastato. E da piazza della Costituzione a Cagliari, oggi pomeriggio, partirà una fiaccolata. Dopo la contestata partecipazione a “L´ultima parola” di Gianluigi Paragone, questa sera i ricercatori di Architettura si collegheranno dal tetto di Architettura con l´”Infedele” di Gad Lerner (La7) e la ricercatrice Francesca Coin sarà ospite dell´ultima puntata di “Vieni via con me” di Fabio Fazio e Roberto Saviano (RaiTre).
Al ministero, in viale Trastevere a Roma, è previsto l´arrivo di quattro pullman: scaricheranno centinaia di bambini del VII circolo Montessori di Roma. Con loro un asino alto quattro metri costruito con bottiglie di plastica: “Taglia e ritaglia alla fine l´alunno raglia”.

La Repubblica 29.11.10