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Quote rosa: il dietrofront del governo

Accolto l’emendamento bipartisan che prevede nei Cda di società quotate il 20% di donne entro il 2012 e il 30% entro il 2015. Finocchiaro: è stata una bella prova di autonomia del Parlamento rispetto alla posizione del governo. Nuovo dietrofront del governo. Questa volta il ripensamento tocca le quote rosa nei Cda. Dopo il parere negativo espresso proprio nel giorno internazionale delle donne, l’esecutivo ha deciso di accogliere l’emendamento Germontani, presentato bipartisan da tutta la Commissione Finanze del Senato, che che prevede nei due mandati per i rinnovi dei Cda delle società quotate il 20% di donne al primo rinnovo (nel 2012) e il 30% al secondo rinnovo (nel 2015).

Molto delusa sarà il sottosegretario all’Economia, Sonia Viale, sostenitrice ad oltranza di prorogare l’entrata a regime delle quote rosa solo dal 2021. Ma davanti ad una possibile sconfitta in commissione anche lei ha ceduto al rinvio per “approfondimento”. Solo oggi pomeriggio si saprà se la decisione finale verrà portata in Aula del Senato o deliberata direttamente dalla commissione.

Sono passati anche tre ordini del giorno: il primo prevede che il ministero delle Pari opportunità possa indicare alle aziende che vogliono anticipare i tempi come farlo, con un regolamento; il secondo prevede che la Civit sia l’organismo di controllo dell’applicazione della legge da parte delle società pubbliche; il terzo prevede agevolazioni fiscali alle aziende per sostenere i costi delle assemblee straordinarie che dovranno tenersi per modificare gli statuti.

“Siamo molto soddisfatti, abbiamo fatto un buon lavoro di intesa tra maggioranza e opposizione in Commissione, e per questo preferiremmo che il testo fosse approvato in deliberante in Commissione. Si e’ trattata di una bella prova di autonomia del Parlamento rispetto alla posizione del governo che ha presentato degli emendamenti e che voleva continuare a presentarli in maniera da spingere ad un altro esito i lavori parlamentari della Commissione. Abbiamo respinto i tentativi di sterilizzare l’efficacia di questo provvedimento sulle quote rosa nelle societa’ quotate.. Il lavoro degli esponenti del PD in Commissione e’ stato determinante per giungere a una posizione condivisa, che avvia questo Paese sulla strada dell’Europa”. Così Anna Finocchiaro, Presidente dei senatori del PD.

Per Enrico Letta, vice segretario del PD “con il via libera sul ddl sulle quote rosa (Golfo-Mosca) l’Italia finalmente fa un passo verso l’Europa. E’ una scelta importante la cui implementazione farà giustizia di tutti i timori e i conservatorismi che si sono espressi in questi giorni. Sarà solo una boccata di ossigeno se qualche decina e poi centinaia di donne esperte e professioniste troveranno il modo di esprimere le loro competenze nei Cda delle società italiane quotate. Questo provocherà un sano e necessario rinnovamento di cui il nostro sistema ha sacrosanto bisogno”.

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