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Economia, Bersani scrive a Tremonti e sfida il governo

Il PD manda al ministro dell’economia il piano alternativo per la crescita

Il segretario del Partito Democratico, Pier Luigi Bersani, ha inviato oggi pomeriggio al ministro dell’Economia, Giulio Tremonti, il Progetto alternativo per la crescita elaborato dal Pd come contributo al programma nazionale di riforme e discusso con le parti sociali. “Le politiche economiche restrittive adottate o proposte negli ultimi mesi dalla Presidenza del Consiglio Europeo e dalla Presidenza della Commissione rischiano di non aiutare la crescita dell’economia e di avere anche effetti disgregativi sulla coesione sociale” ha scritto Bersani nella lettera, sottolineando come la vera condizione del risanamento finanziario sia la crescita dell’economia. “Le politiche adottate dal governo italiano, al pari di quelle realizzate da altri paesi governati dal centrodestra, come abbiamo detto molte volte, rischiano di avere un analogo effetto sul nostro paese, già provato dalla crisi”.
“Noi – ha scritto Bersani – crediamo che sia urgente un radicale mutamento della politica economica per costituire saldi legami tra sviluppo economico, equità sociale e riequilibrio territoriale e, per questa via, creare adeguate condizioni generali di benessere materiale, di progresso civile, di democrazia effettiva. Fisco, occupazione, politica industriale, liberalizzazioni, politica energetica: tutto deve concorrere a rimettere il paese sui binari della crescita a livello nazionale. Un piano europeo di investimenti per l’occupazione e l’innovazione finanziato con eurobonds può essere invece il volano che sostiene la ripresa europea, insieme alle iniziative per affrontare in modo innovativo il problema del debito, senza limitarsi a brandire la ghigliottina sulle prestazioni del welfare”.
“Il cambio di impostazione – ha proseguito Bersani – deve prendere le mosse dall’interpretazione della crisi, che non va considerata un fenomeno temporaneo, ma un passaggio di fase, una “grande transizione” geo-politica, economica, demografica, nella quale la diseguaglianza nella distribuzione del reddito rappresenta una delle cause di fondo che frenano lo sviluppo. Di fronte a questa situazione e in vista della presentazione all’Ue del Piano nazionale delle riforme, il Partito Democratico ha elaborato un piano alternativo per la crescita sulla base delle proposte discusse nelle tre assemblee nazionali programmatiche svolte dal Pd, dei contributi giunti da alcuni centri studi e da un gruppo di giovani economisti, oltre che dei suggerimenti raccolti nell’incontro con le parti sociali svoltosi lunedì 21 marzo”.
“Le trasmetto dunque il testo del nostro piano alternativo per la crescita. Mi auguro – ha concluso il segretario del Pd, sfidando il governo al confronto sulla politica economica – che il governo sia in grado di discuterne, affrontando finalmente il problema della politica economica in un pubblico confronto nella sede parlamentare. Noi mettiamo a disposizione le nostre proposte, pronti a recepire idee e contributi per il bene del Paese. Contiamo che il governo sappia fare altrettanto”.

da www.partitodemocratico.it