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"La cig s’impenna:a marzo +45% E i consumi restano al palo", di Laura Matteucci

Cassa integrazione di nuovo in crescita a marzo, consumi sempre al palo, mentre l’Ocse certifica ancora una volta che l’Italia, quanto a crescita, resta il fanalino di coda dei Paesi del G7. La Germania ha preso il volo, nell’eurozona il pil dovrebbe crescere del3%nel primo trimestre e del 2,2% nel secondo, e noi siamo all’1,1%. Ancora indicatori negativi per l’economia, con unforte rimbalzo per la cig – dati Inps – che riguarda tutti gli istituti: sono state richieste e autorizzate 102,5 milioni di ore di cig contro i 70,6 milioni di febbraio con un aumento del 45,1%. Rispetto a marzo del 2010 si registra invece una frenata: -15,8%, pari a 121,8 milioni di ore. I valori cumulati del primo trimestre del 2011 portano a un totale di richieste di cig per 233,4 milioni di ore contro 299,7 milioni dello stesso periodo del 2010 (-22,14%). È soprattutto nelle richieste di cassa integrazione ordinaria per l’industria che si registra il più forte decremento (-54,3%) rispetto allo stesso mese dello scorso anno. Sostanziale stabilità, invece, nell’edilizia. Dati che per ilPd confermano come «la situazione occupazionale in Italia rimanga critica», dice l’ex ministro Cesare Damiano: «L’Inps vanifica in un solo giorno gli equilibrismi in cui il ministro Sacconi si è prodotto per mesi nel tentativo di far credere che l’Italia fosse il migliore dei mondipossibili per i lavoratori ». Un’impennata che sia la Cgil sia la Cisl giudicano preoccupante, «segnale inequivocabile di una crisi ancora molto grave che colpisce duramente il lavoro»,comericorda il segretario confederale Cgil Fulvio Fammoni. Da sottolineare, secondo Fammoni, soprattutto «il peggioramento della qualità della cig richiesta. La differenza delle quantità dei primi tre mesi con l’anno precedente – dice – è solo in quella ordinaria, cioè sullo strumento che dà certezze di rientro, mentre resta molto alta la straordinaria e vola la cig in deroga. Se non si interviene – conclude – nel 2011 sarà battuto ogni record nel ricorso alla deroga, e aumenterà la possibilità di definitiva espulsione di lavoratori dal processo produttivo ». Per la Cisl «è necessario concludere rapidamente il nuovo accordo tra governo e regioni sugli ammortizzatori sociali per il 2011 per dare certezze sulle risorse disponibili e rafforzare le politiche attive per il reimpiego», dice il segretario generale aggiunto Giorgio Santini. «La ripresa economica ancora fragile e discontinua – precisa – condiziona negativamente i comportamenti delle aziende sul piano occupazionale e non consente un’adeguata ripresa del mercato del lavoro».
CONTRAZIONE DEI VOLUMI Nessuna sorpesa, visto l’andamento occupazionale, se i consumi segnano il passo. Confcommercio sottolinea che – al lordo della vendita di auto – rispetto a gennaio c’è stato un contenuto aumento dei consumi (+0,1%), determinando «una sostanziale stabilità nell’ultimo trimestre ». Nel confronto annuo, invece, c’è un calo dell’1,3%, dopo il -2,4% di gennaio: una dinamica che riflette, «in linea con i mesi precedenti, una netta contrazione dei volumi acquistati dalle famiglie per i beni (-2,3%) e un aumento della domanda di servizi (+1,4%)». «Il quadro congiunturale – spiega Confcommercio – continua a essere caratterizzato da una ripresa economica dai toni contenuti e altalenanti, con limitati effetti sul mercato del lavoro, situazione che continua a produrre un elevato grado di incertezza sulle prospettive a breve e mediotermine dell’economia italiana e condiziona i comportamenti delle famiglie».

L’Unità 06.04.11