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Bersani: «Governo vuole uscire dall'Europa? Ci vogliono portare nell'Unione Africana…»

«Se noi non abbiamo credibilità sufficiente per le cose che facciamo e diciamo in Europa, non avremo mai ascolto». A sottolinearlo, a Napoli, a margine di una manifestazione a sostegno del candidato sindaco del Pd e di Sel Mario Morcone, il segretario del Pd Pier Luigi Bersani, riferendosi alla questione dei profughi a Lampedusa.

«Almeno per una volta Frattini ha ragione – prosegue Bersani – il problema è politico. Se siamo finiti qui è perché apprendisti stregoni della propaganda sono rimasti vittime della loro propaganda e ora ci lasciano dei guai. Questo è il risultato della propaganda del governo… propaganda su propaganda e soluzioni zero. Adesso sento che la destra vuole portarci fuori dall’Ue. Dove vuole portarci, nell’unione africana?».

«Questi problemi si risolvono con più razionalità – conclude – abbiamo avuto in passato 50mila kosovari e abbiamo risposto con razionalità e umanità. E abbiamo ottenuto solidarietà dall’Unione europea».

Poi il leader del Pd è tornato a parlare delle vicende giudiziarie del premier: «Scandalo e vergogna». «Così non si può più andare avanti» dice a Napoli Bersani. «È uno scandalo, una vergogna che anche in queste settimane si sia impegnati in Parlamento, giorno e notte, attorno alle tesi difensive degli avvocati del premier – ha spiegato Bersani – con tutti i problemi che il Paese ha, così non si può andare avanti».

da www.unita.it

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Maroni: «Ha senso stare in Europa? Lasciati soli»

«L’Italia è lasciata sola a fare quello che deve fare e che continuerà a fare. Mi chiedo se davvero abbia un senso continuare in questa posizione, a far parte dell’Unione Europea». Lo ha dichiarato il ministro degli interni, Roberto Maroni, lasciando il consiglio dei ministri Ue a Lussemburgo.

A ruota il titolare della Farnesina Franco Frattini ha rincarato la dose: «Siamo estremamente delusi dal comportamento dell’Europa che non potevamo neanche immaginare. L’Europa resti con il suo egoismo e noi troveremo altre soluzioni»

«È stato un incontro deludente – ha detto Maroni – e la linea passata è quella che l’Italia deve fare da sola. La riunione – ha spiegato Maroni – si è conclusa con un documento, sul quale c’è stata la mia astensione, che non prevede alcuna misura concreta. Noi, quando c’è stato bisogno, abbiamo espresso la nostra solidarietà verso la Grecia, l’Irlanda e il Portogallo. Ma a noi, in questa situazione di grave emergenza, ci è stato detto ‘cara Italia, sono affari tuoi e devi fare da sola’».

Il consiglio dei ministri sull’immigrazione è stato «deludente» per l’Italia ribadisce il ministro. «Meglio soli che male accompagnati».

Per il vicepresidente dei senatori del Pd Luigi Zanda «Maroni si è chiesto se abbia senso per l’Italia continuare a far parte dell’Unione europea. C’è da chiedersi se questa dichiarazione, non di un semplice deputato ma del ministro dell’interno in carica, sia un ultimo atto della politica antieuropeista della Lega nord in vista delle imminenti elezioni amministrative oppure se Maroni sia stressato per l’eccesso di lavoro degli ultimi tempi».

da www.unita.it

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Immigrati, Napolitano: «Niente ‘dispetti’ alla Ue»

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lampedusa immigrati
Il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, interviene direttamente sulla crisi immigrati e sul momento delicato che l’Unione Europea sta attraversando. «Il mio animo – dice il presidente della Repubblica – è per un impegno forte dell’Italia in Europa affinché il nostro Paese continui tenacemente a perseguire una visione comune ed elementi di politica comune anche sul tema dell’immigrazione. Tutto questo – conclude Napolitano – senza nemmeno prendere in considerazione posizioni di ritorsione o dispetto o addirittura ipotesi di separazione».

Intanto, altri due barconi carichi di migranti sono approdati la scorsa notte a Lampedusa, con un totale di 180 persone, in maggioranza eritrei e somali in fuga dalla Libia.

In serata erano giunti altri due natanti, uno con 320 e l’altro con 170 persone. È dunque di 680 il totale degli stranieri arrivati nelle ultime ore sull’isola, dove il centro di accoglienza è nuovamente saturo con oltre mille presenti su una capienza di 800 posti circa.

Da oggi dovrebbero cominciare i voli per il rimpatrio dei tunisini direttamente da Lampedusa. Ne sono previsti due al giorno, e su ciascuno viaggeranno trenta persone.

Intanto, il decreto firmato giovedì da Berlusconi non fa scattare «automaticamente» la libera circolazione nell’area Schengen. Lo ha scritto la Commissaria europea Cecilia Malmstrom, in una lettera preparata venerdì scorso ed inviata al Ministro dell’Interno, Roberto Maroni. Nella lettera si sottolinea anche che, «al momento», «non sussistono le condizioni» per attivare la direttiva 55 del 2001 sulla ‘protezione temporanea’.

La lettera è stata scritta dalla Malmstrom, titolare del portafoglio interni della Commissione europea, in risposta ad una richiesta di chiarimenti da parte del Ministro dell’Interno italiano. La Commissaria svedese afferma che Bruxelles «ha già attivato meccanismi per contribuire ad affrontare» quella che definisce una situazione «effettivamente molto difficile sul piano umano, sul piano economico e su quello del sistema di controllo alle frontiere dell’unione».

Entrando nel merito degli argomenti sollevati da Maroni, che oggi sarà a Lussemburgo per il vertice europeo, la Commissaria sostiene che «il rilascio dei permessi di soggiorno temporaneo a fini umanitari non appare sollevare problemi di compatibilità con la normativa comunitaria». Ma subito dopo aggiunge: «Per quanto riguarda il possibile utilizzo a fini di circolazione nell’area Schengen, noto che il testo dell’art.2 par. 3 del decreto del presidente del consiglio dei ministri che subordina tale libera circolazione al rispetto delle norme e condizioni in vigore, escludendo quindi già di per sè ogni automaticità legata al permesso di soggiorno in questione».

Per quanto riguarda «la tua richiesta di valutare la possibilità di attivare la direttiva 55 sulla protezione temporanea», la Commissaria – che lunedì scorso davanti al Parlamento europeo si era mostrata possibilista pur sottolineando che «non c’era una maggioranza qualificata» disposta ad approvarla in Consiglio – afferma che «al momento non ritengo che esistano le condizioni». «La mia prima valutazione – scrive la Malmstrom – mi porta infatti a nutrire dubbi sulla sussistenza delle condizioni di applicazione di tale direttiva nel caso di specie. In effetti, come spesso è stato indicato da parte italiana, i migranti irregolarmente entrati sul territorio italiano sono nella stragrande maggioranza migranti economici, non richiedenti asilo, quindi suscettibili in tempi brevi di essere rinviati in Tunisia. La direttiva sulla protezione temporanea intende invece tutelare gli sfollati provenienti da paesi terzi che non possono ritornare nel paese d’origine».

Non c’è «nulla di nuovo» nella lettera inviata dal commissario europeo agli Affari Interni, Cecilia Malmstrom, al ministro dell’Interno Roberto Maroni. Lo rilevano fonti del Viminale. Il fatto che il permesso temporaneo di soggiorno concesso dall’Italia non faccia scattare automaticamente la libera circolazione nell’area Schengen, spiegano al Viminale, «è cosa nota, perchè devono anche essere rispettate una serie di condizioni previste dal Trattato che per noi, in questo caso, sono rispettate». Quanto al fatto che non ci sono le condizioni per attuare la direttiva 55 del 2001 sulla protezione temporanea, al Ministero fanno notare che lo stesso Maroni giovedì scorso in Parlamento aveva riconosciuto che diversi Paesi erano contrari.

da www.unita.it