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Il premier dilaga in Tv, sit in del Pd sotto l'Agcom

Oggi pomeriggio dalle 16,30 alle 17,30 sit in del Pd davanti alla sede romana dell’ Agcom per protestare contro il dilagare senza limiti di Berlusconi su radio e Tv. La protesta, alla quale parteciperanno il capogruppo del Pd al Parlamento europeo, Davide Sassoli, e il segretario del Pd di Roma, Marco Miccoli, è volta anche a mettere in guardia dalla possibilità che Berlusconi possa fare propaganda domani in occasione della festa del Milan per lo scudetto o lunedì quando si recherà al tribunale di Milano per il processo Mills.

Più volte il Pd e le altre forze dell’opposizione hanno presentato in queste settimane esposti alla Agcom in cui è stata dimostrata la sproporzione di tempo, di parola e di notizia tra Berlusconi e i leaders delle opposizioni.

LE SANZIONI A TG4 E SKY
Una sanzione da 100 mila euro al Tg4 e una sanzione dello stesso importo a Sky, per «inadeguata osservanza degli ordini impartiti» martedì scorso in materia di par condicio: sono le decisioni adottate oggi dalla commissione Servizi e Prodotti dell’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni, che ha esaminato i dati del monitoraggio delle giornate di mercoledì 11 e giovedì 12 maggio e gli esposti pervenuti. «In esito all’attento esame delle trasmissioni, la Commissione – spiega una nota dell’organismo di garanzia – ha irrogato una sanzione di 100 mila euro al Tg4 e una sanzione dello stesso importo a Sky, per inadeguata osservanza degli ordini impartiti martedì scorso».

L’Autorità «proseguirà a vigilare con particolare attenzione, in queste ultime giornate, sul rigoroso rispetto di tutte le disposizioni da osservare nel periodo elettorale e, in caso di violazione, adotterà le sanzioni previste dalla legge. In proposito – si legge ancora nella nota – l’Autorità ricorda anche che, in relazione alle elezioni provinciali e comunali previste per le giornate di domenica 15 e lunedì 16 maggio, l’inizio del periodo di silenzio elettorale è fissato a decorrere dalle ore 24 di oggi venerdì 13 maggio e si concluderà alle ore 15 del 16 maggio. Il divieto di propaganda diretta e indiretta riguarda anche le emittenti radiotelevisive e si estende alla riproposizione delle posizioni politiche espresse nei giorni precedenti il divieto».

L’Autorità ricorda altresì che, «ai sensi dell’articolo 1 della legge 515/93, la presenza di membri del governo, candidati, esponenti di partito e di movimenti politici, fino alla chiusura delle operazioni di voto (quindi fino alle ore 15 del 16 maggio) può avvenire solo nelle trasmissioni informative riconducibili alla responsabilità di una specifica testata giornalistica e deve essere limitata esclusivamente all’esigenza di assicurare la completezza e l’imparzialità dell’informazione. La presenza è vietata in tutte le altre trasmissioni».

A quanto si apprende, le decisioni sono passate con quattro voti a favore (quelli del presidente Corrado Calabrò e dei commissari Michele Lauria, Gianluigi Magri e Sebastiano Sortino). Il commissario Antonio Martusciello ha invece votato contro la sanzione al Tg4, mentre si è astenuto sulla multa a Sky.

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