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“Il Governo si sta avviando verso un tramonto estenuante e pericoloso", di Andrea Draghetti

Bersani:”Il governo ha il dovere di risolvere l’emergenza rifiuti in Campania, se non è in grado di farlo deve andare a casa”

“Dovrei essere io uno dei pochi italiani che gli credono?”. Così Pier Luigi Bersani ha risposto all’appello al dialogo condiviso del premier Silvio Berlusconi.

Durante la conferenza stampa di presentazione Tamtàm democratico, la nuova rivista di cultura politica, il leader democratico ha ribadito che “dialogo è una parola fumosa. Il dialogo, lo ripeto si può fare in un posto ben preciso che si chiama Parlamento: lì sono disposto a discutere di tutto, come, ad esempio, dimostrato dalla nostra proposta per risolvere l’emergenza rifiuti. Se vogliono il dialogo in Parlamento ci siamo. Ma finora siamo stati sempre inascoltati: altrimenti non ci troveremmo davanti a questa manovra economica che stanno per presentare. Berlusconi dice ‘no a crisi al buio?’. Ma il buio siete voi…”.

La presentazione del magazine online è stata anche l’occasione per rispondere ad alcune domande di attualità politica:

Scontri tra forze dell’ordine e No-Tav. “Nel movimento No-Tav ci sono anche frange violente. Negare questo significa assolverle. Non possiamo accettare l’idea che il processo di decisione venga bloccato da una frangia”. Così Pier Luigi Bersani a proposito degli scontri in Val di Susa.
Bersani ha voluto rivolgere un appello alla prudenza alle forze dell’ordine, “quelli di stamani in Val di Susa sono avvenimenti spiacevolissimi. C’è molta amarezza da parte nostra. È necessario il confronto. Sì al confronto e al dialogo ma diciamo no al blocco dei cantieri. Noi siamo contrari che il processo di decisione venga bloccato con iniziative che coinvolgono frange limitate. Ma invito le forze dell’ordine a tener presente i caratteri di un’azione che deve al massimo essere quella di limitare ridurre e attenuare gli incidenti”.

Intercettazioni. “Sulle intercettazioni noi abbiamo sempre la stessa posizione: escludiamo sia il bavaglio alla stampa sia la limitazione delle intercettazioni come reperimento della prova.
Questa è la nostra proposta che è stata depositata in Senato e che porta la firma di Finocchiaro e Casson. È inutile che il governo citi il ddl Mastella. Se gli va bene la nostra, noi ci siamo. Il problema è che non gli va bene quella”. Lo ha detto il segretario del Pd, Pier LuigiBersani, parlando in conferenza stampa al Nazareno.

Rifiuti. “Io da presidente dell’Emilia Romagna ho preso i rifiuti di altre regioni. Io sono il primo a dire che la Campania deve darsi in tempi certi un’autosufficienza nel ciclo rifiuti, ma non mi piace sentire che dei bambini, che ritengo italiani, respirino quell’aria. Dobbiamo dargli una mano: è una vergogna che non scatti questo meccanismo. Se il governo non risponde a questo deve andare a casa perché allora non è un governo”.

Manovra finanziaria. “E’ assurdo che chi ci ha portato in queste condizioni pensi che possa essere la cura. Su questo non accettiamo diktat, come non accettiamo di vedere colpiti welfare e lavoro. Finiscano con le ipocrisie”.

Vasco Rossi e Pier Ferdinando Casini. Vasco Rossi si ritira dalle scene? Uno dei più noti fan del rocker emiliano, Pier Luigi Bersani lo invita a ripensarci. “Come dice lui in una famosa canzone, “Ci credi? Ci credi tu? Beh io non ci credo”, spiega il leader del Pd. Una risposta che Bersani si sente di dare anche a Pierferdinando Casini, che ha ipotizzato un governo d’emergenza. “Più o meno – ha aggiunto Bersani – la stessa cosa che dice Vasco: io non ci credo al governo d’emergenza. Meglio andare al voto. L’ipotesi di un governo di emergenza è una ipotetica del terzo tipo”, che sarebbe possibile solo “in uno scenario in cui Berlusconi facesse un passo indietro”.
“Se ci fosse uno scenario così il Pd direbbe: vediamo. Ma quando Casini dice che se non si realizza questa ipotesi allora è meglio andare a votare, io sottolineo questo, perché questo governo si sta avviando verso un tramonto estenuante e pericoloso”.

da www.partitodemocratico.it