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Ustica, il monito di Napolitano "Ogni sforzo per rimuovere le ombre"

Sulla vicenda di Ustica “ogni sforzo deve essere compiuto, anche sul piano internazionale, per giungere finalmente a conclusioni che rimuovano le ambiguità, i dubbi e le ombre che ancora oggi circondano quel tragico fatto”. Lo afferma il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, che in occasione del 31enisimo anniversario della tragedia del DC9 ha inviato un messaggio alla presidente dell’Associazione parenti vittime della Strage di Ustica, Daria Bonfietti, rinnovando “ai famigliari delle vittime di quella terribile notte, la sua affettuosa e solidale vicinanza”. Era stata proprio Daria Bonfietti a lanciare un appello 1 affinché “il governo si impegni perché i Paesi ai quali è stato richiesto rispondano alle rogatorie internazionali”.

Il 27 giugno del 1980 un Dc9 dell’Itavia si inabissò in mare. Persero la vita 81 persone. Una tragedia dai contorni mai chiariti, rimasta senza colpevoli, che ha prodotto in tre decenni inchieste della magistratura, interrogativi e polemiche e che rappresenta ancora oggi un mistero insoluto. Il volo IH870 decolla alle 20.08, con due ore di ritardo, da Bologna alla volta di Palermo.
L’ultimo contatto radio tra il velivolo e il controllore è delle 20.58. Poi alle 21.04, chiamato per l’autorizzazione di inizio discesa su Palermo, il volo non risponde. Alle altre chiamate replica solo il silenzio. L’aereo è disperso. Cominciano le ricerche e per tutta la notte elicotteri, aerei e navi perlustrano la zona. Solo alle prime luci dell’alba, ad alcune decine di miglia a nord di Ustica, una chiazza oleosa e i primi relitti fanno capire cosa è avvenuto: il velivolo è precipitato al largo dell’isola del palermitano, in un tratto del mar Tirreno in cui la profondità supera i tremila metri.

“L’iter tormentoso di lunghe inchieste e l’amara constatazione che le investigazioni svolte e i processi celebrati – scrive Napolitano nella lettera a Bonfietti – non hanno consentito la esauriente ricostruzione della dinamica dell’evento e la individuazione dei responsabili non debbono far venir meno l’impegno convinto di tutte le istituzioni nel sostenere le indagini tuttora in corso. La scelta dell’Associazione – continua il presidente della Repubblica – di celebrare l’anniversario attraverso un percorso artistico nello spazio antistante il Museo della Memoria (oggi apertura straordinaria dalle 10 alle 14, ndr) contribuirà ad accrescere la partecipazione collettiva al ricordo di una tragedia che resta viva nella coscienza dell’intero Paese e che esige una valida e adeguata risposta di verità e giustizia”.

Messaggio analogo anche dal presidente del Senato, Renato Schifani, che rinnova la vicinanza sua “e di tutti i colleghi senatori alle famiglie colpite, insieme al profondo cordoglio per quanti persero la vita nel disastro aereo”, e scrive che “non potremo mai dimenticare lo sgomento di quella notte. Per questo le istituzioni e la società civile hanno il dovere di essere al fianco di chi è stato colpito da questa assurda tragedia e pretendere che sia fatta chiarezza su uno degli episodi più terribili e ancora oscuri della storia recente del nostro Paese”.

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