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Manovra, Legnini: "Governo ha voluto mantenere vitalizi"

“I gruppi d’opposizione avevano presentato e sottoscritto solo 22 emendamenti, il 10% appena del totale di quelli presentati ed esaminati. Di tutto questo, il governo non ha accolto nulla”.
“I gruppi d’opposizione avevano presentato e sottoscritto solo 22 emendamenti, il 10% appena del totale di quelli presentati ed esaminati, su temi di primaria importanza che erano stati anticipati al Ministro Tremonti che pure aveva dimostrato una apertura”.

Lo ha dichiarato il senatore Giovanni Legnini, relatore di minoranza nel corso del dibattito sulla manovra in corso nell’aula di Palazzo Madama. “Avevamo chiesto – ha spiegato Legnini – di esaminare un pacchetto serio, e non una presa in giro sui costi della politica, con l’anticipo al 2012 dell’equiparazione del trattamento economico a quello dei Paesi di testa dell’area Euro estendendo questo trattamento anche ai membri del governo. Avevamo poi chiesto una norma sui vitalizi per superare l’insostenibile sistema attuale sostituendolo con quello contributivo come per tutti i lavoratori dipendenti; e ancora: norme più serie e incisive su auto e voli blu riducendoli drasticamente a pochi soggetti e solo ad effettive esigenze di servizio”.

“Volevamo – ha proseguito il senatore PD – l’inclusione dei referendum nell’election day e la proposta di una sola società pubblica per gli enti locali chiudendo migliaia di società in eccesso con relativi consigli di amministrazione. Nella lotta agli sprechi e ai privilegi, abbiamo proposto l’introduzione di un tetto ragionevole alle retribuzioni dei dirigenti pubblici, l’accorpamento delle province con popolazione inferiore a 500.000 abitanti e dei piccoli comuni; Come altro atto se non di buongoverno ma di elementare buonsenso, avevamo chiesto la riorganizzazione degli uffici periferici dello Stato accorpandoli alle Prefetture ridotte anch’esse per effetto della riduzione del numero delle Province.

“Avevamo chiesto – ha concluso Legnini – di ripristinare trasparenza e concorrenza negli appalti pubblici eliminando la norma estensiva della trattativa privata per lavori fino a 1 milione (il 96% degli appalti), le norme sui grandi eventi ( quelli della cricca), la secretazione degli appalti SOGEI. Di tutto questo, il governo non ha accolto nulla”.

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