cultura

"Il cda Rai nell’ «interregno» del peperoncino", di Aldo Grasso

«A Rieti il cda della Rai al peperoncino» , visibile su corriere. it, è il più bel servizio giornalistico targato Rai degli ultimi anni. Peccato che non verrà mai trasmesso né dal Tg1, né dal Tg2 e, presumiamo, nemmeno dal Tg3. Eppure è un ritratto perfetto, uno di quei piccoli affreschi che ti permettono di capire le cose, più di tanti discorsi, più di tante analisi. «Targato Rai» significa, in questo caso, che il filmato ha per protagonisti alcuni vertici di Viale Mazzini in trasferta a Rieti. Il cda ha anticipato la tradizionale riunione del giovedì, in cui si dovevano prendere importanti decisioni su «Report» e su altre nomine, su richiesta del consigliere Guglielmo Rositani (ex finiano convertito a Berlusconi), impegnato nella sua città per la prima Fiera mondiale del peperoncino. Di più: l’ineffabile Rositani (scortesissimo con la stampa) ha pensato bene di invitare alla sagra anche alcuni amici consiglieri, il ministro dello Sviluppo economico Paolo Romani, la governatrice Renata Polverini (arrivata sul luogo in elicottero e oggetto di forti contestazioni cui ha risposto in maniera plateale) e altre eminenti autorità del nostro Belpaese. Da non crederci! Interrogati da un cronista indiscreto, il bravo Luca Chianca, i consiglieri Antonio Verro (ex dirigente dell’Edilnord) e Alessio Gorla (uno dei fondatori di Forza Italia) hanno prefigurato i destini del Servizio pubblico. Verro: «Sono a testimoniare direi anche a nome dell’azienda nella quale ho l’onore di lavorare l’attenzione al territorio» . A proposito di «Report» , con vivido senso del peperoncino, ha poi balbettato: «Onestamente credo che siamo in una fase di interregno nel quale ufficialmente ancora il vertice, e quindi il cda, non ha preso una decisione, quindi non è stata scelta una linea politica» . Per questo si trovavano tutti a Rieti, per via dell’interregno. Tocca poi a Gorla: «È l’amicizia con il collega Rositani che mi ha portato qua… Siamo un gruppo di amici che a volte litigano, ma che quasi sempre trovano poi un’intesa perché è necessaria per portare avanti gli interessi dell’azienda» . Gli interessi della Rai o del peperoncino? La Rai non deve preoccuparsi del suo ruolo nel nuovo scenario mediatico, della concorrenza, delle tecnologie digitali, della linea editoriale, degli ascolti. No, il suo futuro sarà all’insegna del pluralismo fieristico. Un giorno il cda si terrà alla Fiera della porchetta, la settimana dopo alla Sagra del tortellino di castagna, il mese a venire alla Festa dello stufato d’asino: i programmi possono aspettare. E dire che i due membri del cda eccitati dal peperoncino dirigono uno dei più grandi gruppi editoriali d’Europa, la (ex) più grande industria culturale d’Italia. Trionfi il locale, che al globale ci pensano altri!

Il Corriere della Sera 23.07.11