pari opportunità | diritti

"Bari, la rivolta dei rifugiati: scontri e feriti. Lampedusa, barcone con 25 migranti già morti", da unità.it

Scontri a Bari tra alcuni richiedenti asilo e le forze dell’ordine a Bari dopo la protesta inscenata questa mattina dagli immigrati che hanno bloccato la tangenziale e la line aferroviaria Bari-Foggia con pesanti ripercussioni sulla circvolazione. A quanto si è appreso, sono circa 150 gli immigrati che hanno partecipato ai blocchi. La polizia avrebbe utilizzato anche idranti per disperdere i manifestanti. Da almeno due mesi si registrano proteste e tenzioni all’interno del Cara, il centro di accoglienza per i richiedenti asilo di Bari Polese che ospita oltre 1.200 immigrati, prevalentemente provenienti dal Nord Africa.

«Vogliamo i documenti»: così Mohamed, uno degli immigrati che partecipa alla protesta, ha risposto alla domanda di un cronista dell’emittente Telenorba che gli chiedeva i motivi della manifestazione degenerata in scontri. Mohamed ha aggiunto di essere ospite del Cara di Bari da sette mesi e di non sapere ancora nulla della sua richiesta di asilo. «Se abbiamo i documenti lasciamo la barricata» ha aggiunto un altro manifestante. Le forze dell’ordine, in tenuta antisommossa e utilizzando anche gas lacrimogeni, hanno costretto i manifestanti ad indietreggiare e stanno cercando di riportarli nelle vicinanze del Centro di accoglienza richiedenti asilo.

Con una serie di cariche le forze dell’ordine, polizia e carabinieri in assetto antisommossa, stanno facendo retrocedere i manifestanti verso l’area del Cara e sono riusciti a liberare la statale 16 e la linea ferroviaria. Gli immigrati continuano però ad opporre resistenza e si sono armati con sbarre di ferro e pietre.

LAMPEDUSA, 25 MORTI ASFISSIATI
Venticinque cadaveri sono stati trovati a bordo del barcone, carico di 271 migranti, che era stato soccorso ieri sera dalla guardia costiera e che stamani era giunto a un miglio da Lampedusa. Lo si apprende dal comando generale delle Capitanerie di Porto, secondo cui non sono ancora chiare le cause dei decessi.

Erano stipati come sardine nella stiva che funge anche da sala macchine i 25 migranti morti nel viaggio della speranza dal Nord Africa verso Lampedusa. Da una prima ricostruzione, effettuata anche ascoltando alcune dichiarazioni di altri africani, sembrerebbe che le vittime siano state le prime persone a salire sull’imbarcazione lunga 15 metri prendendo posto nella parte inferiore della barca: unico accesso, una botola larga appena 50 centimetri. Subito dopo, sono saliti sul barcone gli altri migranti. Dopo poche ore di viaggio i gas provocati dal motore della vecchia imbarcazione avrebbero reso l’aria irrespirabile nella stiva della barca e le persone nella stiva avrebbero tentato di uscire dalla botola ma gli occupanti che si trovavano nella parte superiore della barca non l’hanno consentito perchè non ci sarebbe stato sufficiente spazio nel ponte. Il viaggio, sempre secondo le prime indicazioni, sarebbe durato oltre tre giorni e i cadaveri sono stati ritrovati in stato di parziale decomposizione dai vigili del fuoco di Lampedusa che li hanno recuperati.

I cadaveri erano nella stiva del natante. Le persone molto probabilmente sono morte asfissiate perchè il barcone era stracolmo di migranti. A Lampedusa, dopo le operazioni per lo sbarco e il soccorso delle persone, i cadaveri vengono composti sul molo, coperti con dei teli per essere portati nell’obitorio dell’isola.

Sono tutti maschi, in gran parte giovani, i 25 migranti trovati morti a bordo del barcone che era stato soccorso ieri al largo di Lampedusa. L’imbarcazione, di circa 15 metri, aveva lanciato l’allarme ieri sera, quando si trovava a circa 35 miglia dall’isola. Sul posto si sono subito dirette due motovedette della Guardia costiera e da una della Guardia di Finanza, che l’hanno raggiunto e accompagnata verso il porto. Il barcone, che procedeva molto lentamente, stamani all’alba ha però avuto un guasto, quando si trovava a circa un miglio da Lampedusa. I migranti sono stati quindi trasbordati sulle motovedette della Guardia costiera, ma a bordo il personale delle Capitanerie di porto ha fatto la macabra scoperta: 25 i cadaveri trovati durante l’ispezione del barcone. I migranti tratti in salvo, la cui provenienza è ancora imprecisata, erano 271 (non 268, come appreso in un primo momento), tra cui 36 donne e 21 bambini.

da www.unita.it