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"Garagnani vuole Bolognesi in tribunale", di Silvia Bignami

Il deputato: dal palco ha vilipeso lo Stato. La replica: mandi l´esercito. Per l´esponente Pdl il presidente dei familiari ha delegittimato il governo

È guerra aperta tra il centrodestra e i familiari delle vittime del 2 Agosto.
Il deputato Pdl Fabio Garagnani ha presentato ieri un esposto in Procura contro Paolo Bolognesi ipotizzando il reato di vilipendio dello Stato e accusando il presidente dell´associazione delle vittime di essere un «eversivo». Ironica la replica: «Garagnani ci mandi l´esercito, visto che vuole fare la guerra ai familiari delle vittime per farci smettere di chiedere giustizia».
A dar fuoco alle polveri è proprio il parlamentare Pdl, che alla vigilia delle celebrazioni chiese per primo l´intervento dei soldati per il 2 Agosto, e fu “bacchettato” persino dal ministro della Difesa Ignazio La Russa. Ma Garagnani non si dà per vinto, e ieri ha presentato in Procura una denuncia per «vilipendio della Repubblica» contro il rappresentante dei familiari delle 85 vittime e dei 200 feriti della strage. A mandare su tutte le furie il deputato Pdl sono state le accuse di Bolognesi contro il premier Silvio Berlusconi per i suoi legami con la P2. «Le affermazioni di Bolognesi – scrive il deputato Pdl – non possono essere lasciate sotto silenzio perché delegittimano in modo inconfutabile lo Stato e le istituzioni democratiche. Non sono tollerabili atteggiamenti potenzialmente eversivi dell´ordine democratico. Né si può dire, come ha fatto Bolognesi, che sostanzialmente lo Stato è mandante o spettatore passivo di stragi».
Immediata la reprimenda del Pd: «Garagnani mostra mancanza di umanità e comprensione» dice la deputata Donata Lenzi.
Provocatoria invece la reazione del presidente dell´associazione delle vittime, che sfida il berlusconiano: «Sarebbe proprio il caso di mandare l´esercito all´associazione. Militarizziamola. Oltre a fare la guerra in Afghanistan, facciamo la guerra anche ai familiari delle vittime, così smettono di chiedere giustizia». Per Bolognesi sono stati i riferimenti al ruolo della P2 a dare fastidio a Garagnani: «Lì sta il bandolo della matassa». Per il resto, la conclusione è amara: «Sono un eversore perché chiedo giustizia e verità? Questo vuol dire non essere in un paese democratico».

da La Repubblica di Bologna