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Lampedusa. Il governo riferisca sulla guerriglia urbana che sta sconvolgendo l'isola

Una vera caccia all’uomo è in corso di svolgimento a Lampedusa dopo l’incendio di un centro di accoglienza e gli scontri tra isolani, immigrati tunisini e forze dell’ordine. E il governo si dimostra ancora una volta impreparato. É guerriglia urbana a Lampedusa. Una clamorosa tensione sfociata con gli scontri tra gli isolani e gli immigrati e tra quest’ultimi e le forze dell’ordine dopo i disordini di ieri pomeriggio che hanno visto anche l’incendio del centro di accoglienza. A colpi di pietra decine di italiani hanno sfogato la loro rabbia contro i tunisini rei di aver scatenato un vero inferno nell’isola. E in clima surreale di caccia all’uomo, con il sindaco di Lampedusa Bernardino De Rubeis asserragliato nel Comune e i bambini barricati nelle scuole, si attendono con fiducia le prime mosse del governo italiano. Un governo fantasma.

Che fine hanno fatto le promesse fatte da Berlusconi di rendere Lampedusa una terra colorata come Portofino? Avrà scelto definitivamente la sua nuova dimora sull’isola? I lavori per la costruzione del Casinò a che punto stanno e soprattutto che fine ha fatto la proposta di candidare Lampedusa per il Premio Nobel per la Pace? Ricordiamo solo le parole conclusive del suo show sull’isola: “entro 48 ore sarà tutto finito”!

“Il Ministro Maroni venga immediatamente in Parlamento a riferire su cio’ che sta avvenendo a Lampedusa. Le immagini che stanno facendo il giro del mondo appaiono una ulteriore conferma del fatto che la situazione degli sbarchi e della permanenza dei migranti sul territorio del nostro Paese, nonostante la demagogia e gli annunci fatti in pompa magna dal Presidente del Consiglio, di ville, parchi e casino’, non e’ assolutamente governata”. Lo ha dichiarato Anna Finocchiaro, Presidente dei senatori del PD.

Per Livia Turco, presidente del Forum Immigrazione e Politiche sociali del PD “la situazione dopo la rivolta di ieri nel centro di accoglienza di Lampedusa e i violenti scontri che oggi si stanno verificando in diverse zone della città tra tunisini e polizia, desta enorme preoccupazione. La situazione è divenuta esplosiva perché il governo fa tutto meno che svolgere i propri compiti. Infatti, le rassicurazioni date giorni fa al sindaco De Rubeis dal ministro Maroni, al fine di riportare alla normalità la situazione nel centro di accoglienza, si sono, come visto ieri, rivelate infondate. La forte tensione nel centro di Lampedusa, più volte denunciata sia dall’amministrazione locale che dalle organizzazioni operative sull’isola, avrebbe dovuto provocare una reazione immediata del governo. Invece, la tensione continua a salire e il governo persiste nella sua inerzia. Il ministro Maroni dia delucidazioni su quanto sta accadendo a Lampedusa e sui i provvedimenti che verranno adottati per ripristinare diritti e legalità sull’isola. I cittadini di Lampedusa sono stanchi di essere vittime di una situazione per cui non hanno nessuna colpa. Maroni si attivi e eviti che la situazione degeneri ulteriormente”.

“La situazione a Lampedusa sta degenerando con scontri violenti tra la polizia e gli immigrati tunisini, nel silenzio tombale del governo. E’ assolutamente urgente che il governo venga in Parlamento a riferire sui fatti di oggi, sulla drammatica condizione sia degli immigrati nel centro di accoglienza che degli abitanti dell’isola siciliana”. Lo hanno dichiarato i senatori Francesco Ferrante, Roberto Di Giovanpaolo, Roberto Della Seta e Marco Perduca.
“Purtroppo – hanno continuato i senatori del Pd – ciò che sta accadendo a Lampedusa ha tutta l’aria di una tragedia annunciata di cui il governo ha precise responsabilità. A parte show mediatici e promesse, niente è stato fatto per migliorare le condizioni degli immigrati detenuti nel centro di accoglienza e per allentare la pressione sugli abitanti dell’isola. Lampedusa è stata abbandonata a se stessa. E’ urgente che il ministro dell’Interno Maroni venga a riferire in Senato su quanto sta avvenendo e su quanto il governo intende fare per affrontare la situazione”.

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